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Informazioni sul libro
Poco conosciuta in Italia, e più amata all'estero, in particolare in Francia, Sara Acquarone (1914-2005) è una delle figure più significative della storia della danza italiana ed europea. Formatasi nel clima torinese degli anni fra le due guerre, in cui si respira l'aria del modernismo coreico portato in Italia dalle sorelle Markman, Raja e Bella Hutter, dà vita nel secondo dopoguerra al suo Teatro di Movimento, frutto di una sensibilità ai mutamenti sociali e culturali in atto. Il teatro coreografico della Acquarone è testimonianza di un momento di grande fermento e di rinnovamento sul piano della concezione moderna dello spettacolo, non più visto come un prodotto, ma come un progetto di collaborazione fra arti diverse (danza, pittura, musica) al loro apogeo. Il libro curato da Alessandro Pontremoli, grazie agli interventi di Vittoria Doglio, Susanne Franco, Claudia Allasia (tra gli altri), colloca Sara Acquarone nel contesto delle rapide trasformazioni socioculturali del Novecento, per ricostruire una immagine il più possibile attuale e reale della fisionomia artistica ed umana della signora della danza torinese e di individuare la ricchezza dei percorsi della sua eredità coreografica e pedagogica.