CAPITOLO | |
1 | IL SISTEMA LOGISTICO NELL’IMPRESA |
1.1 | Il sistema logistico |
| 1.1.1 L’approccio tradizionale e i successivi sviluppi |
| 1.1.2 La logistica integrata |
1.2 | L’esternalizzazione della gestione logistica |
1.3 | I rapporti con l’ambiente esterno |
1.4 | La logistica degli approvvigionamenti e i rapporti con i fornitori |
1.5 | La logistica del processo produttivo e del prodotto |
1.6 | La logistica della distribuzione |
1.1.1L’approccio tradizionale e i successivi sviluppi
Secondo la visione tradizionale, la logistica consiste nell’insieme delle attività di trasporto e di immagazzinamento che consentono la distribuzione del prodotto alla rete di vendita. L’obiettivo è quello di garantire la distribuzione del prodotto giusto, nel posto giusto, al momento giusto.
In base a tale approccio, quindi, la funzione produzione svolge un ruolo centrale, in quanto decide cosa produrre, quanto e dove, al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse e minimizzare i costi totali, indipendentemente dagli ordini effettivi, ossia dalla richiesta del mercato.
La logistica si occupa quindi di effettuare i trasporti in modo efficiente, ottimizzando i percorsi e minimizzando i cosiddetti “tempi morti”.
La necessità di orientare al mercato le politiche produttive aziendali, ha reso questo modello di logistica e di programmazione della produzione inadeguato e pertanto obsoleto. Oggi il compito della logistica è di avvicinare la produzione alla vendita, creando i presupposti per una perfetta sintonia fra le due funzioni, in modo da assicurare la consegna dei prodotti nei tempi e nei quantitativi richiesti (efficacia), contenendo il più possibile i costi delle scorte, dei trasporti e della gestione informativa dei flussi di produzione (efficienza).
Il sistema logistico aziendale deve consentire di realizzare il coordinamento dinamico tra vendite e produzione, garantendo un elevato servizio al cliente a bassi costi logistici. Tale obiettivo può essere raggiunto attraverso la gestione dei flussi fisici di materiali in sincronia con la domanda del mercato.
Figura 1.1 – Il sistema logistico: flussi fisici e informativi. L’attuale realtà produttiva è caratterizzata da un sistema economico globale, con altissimi livelli di concorrenza e si rende sempre più necessaria l’offerta di prodotti nuovi e diversi. L’impresa che si impone sul mercato deve sviluppare un rapporto preferenziale con il cliente, proponendogli un prodotto di qualità e un servizio continuo, che lo rendano consapevole dei vantaggi derivanti dall’aver scelto quel bene e quella determinata azienda (qualità totale).
I fattori determinanti per il raggiungimento del successo nell’ottica della qualità totale sono:
•l’efficienza dell’approvvigionamento delle materie prime e delle merci necessarie al processo di trasformazione;
•la possibilità di disporre di un’organizzazione logistica e commerciale che consenta il collocamento del prodotto finito o delle merci sul mercato, nei tempi e nei luoghi richiesti.
Compito della logistica aziendale è di collegare in modo razionale ed efficiente le fasi di acquisizione dei fattori della produzione, di svolgimento del processo di trasformazione tecnico-economica e di distribuzione del prodotto finito.
La logistica assume oggi un ruolo centrale nella catena della produzione e della distribuzione aziendale; è l’attività di collegamento tra le diverse aree gestionali (approvvigionamento, produzione, marketing, distribuzione e finanza), fino a diventare la funzione alla quale l’impresa affida la realizzazione del valore aggiunto del proprio prodotto, ossia il servizio al cliente.
L’impresa opera per sviluppare la logistica non solo con l’obiettivo di ridurre i costi, ma per accrescere i ricavi e in generale il proprio business: essa diventa pertanto un fattore di competizione con le altre imprese e può costituire un punto di forza sul mercato.
I fattori determinanti l’evoluzione della logistica aziendale sono:
•il processo di globalizzazione del sistema economico mondiale, con conseguenti modifiche rilevanti nei flussi delle merci e nelle relative reti distributive;
•le nuove tecnologie informatiche, che hanno rivoluzionato i sistemi aziendali di logistica. Lo sviluppo di Internet, ad esempio, ha svolto un ruolo essenziale nella creazione di forme di “partnership informatica” a tre livelli, tra impresa, fornitori e clienti, con conseguenti miglioramenti a livello produttivo e gestionale. Parallelamente alla distribuzione tradizionale, inoltre, la sempre maggiore diffusione dell’e-commerce ha indotto le imprese a sviluppare nuovi sistemi di movimentazione e fornitura delle merci; i consumatori effettuano ordini telematici, ricevendo a casa i prodotti e ciò impone alle imprese la compressione dei tempi di risposta, nonché l’incremento della frequenza delle consegne o della gamma dei prodotti offerti;
•l’evoluzione del concetto di prodotto, inteso in senso più ampio rispetto al tradizionale concetto di bene concreto e tangibile. Il prodotto viene oggi inquadrato come il “servizio complessivo ed efficiente”, messo a disposizione dal fornitore, attraverso il quale il cliente può soddisfare nel modo migliore i propri bisogni. L’impresa moderna deve pertanto offrire vantaggi aggiuntivi conseguenti all’acquisizione del proprio prodotto, differenziando in questo modo la propria offerta da quella dei concorrenti.
1.1.2 La logistica integrata
L’evoluzione naturale del sistema logistico porta all’affermazione del sistema di logistica integrata, con lo scopo di ricercare la migliore combinazione tra i settori dell’approvvigionamento, dello stoccaggio e dell’evasione degli ordini ricevuti dai clienti.
I passaggi essenziali su cui si basa l’organizzazione e l’efficienza del sistema logistico sono i seguenti:
1)la fase precedente alla gestione del magazzino, nella quale viene definito il fabbisogno di merci e di materie prime nonché il loro approvvigionamento, deve svilupparsi in modo specializzato e qualificato, scegliendo materiale di qualità, con costi ridotti e fornitori affidabili;
2)le procedure interne di comunicazione e trasmissione dei dati devono essere tempestive e aggiornate. Il magazzino deve essere cioè coordinato con la produzione, per evadere gli ordini nei tempi richiesti dal servizio commerciale, consentendo all’impresa di conseguire un vantaggio sul mercato.
Il coordinamento delle fasi produttive ha portato allo sviluppo del concetto di supply chain (catena della fornitura), secondo cui l’impresa è vista come un anello di un’unica catena logistica, che si identifica in una rete di entità organizzative connesse, interdipendenti e operanti in modo coordinato, con l’obiettivo di gestire, controllare e migliorare il flusso di materiali e informazioni. La catena parte dai fornitori e, dopo aver attraversato le fasi di approvvigionamento, trasformazione e distribuzione all’interno dell’impresa, raggiunge i clienti finali.
La supply chain ha favorito l’ampliamento del concetto tradizionale di logistica aziendale, e può essere definita come “un’impresa estesa”, in cui i processi aziendali sono opportunamente integrati, dall’utilizzatore finale ai fornitori di materiali, prodotti, servizi e informazioni, allo scopo di creare valore aggiunto per il cliente.
L’impresa che intende adottare questa moderna filosofia gestionale deve aumentare la rapidità e la flessibilità nell’evasione degli ordini della clientela, potenziando la propria presenza sul mercato attraverso:
•il raggiungimento dei clienti, mediante l’intuizione delle loro necessità prima che queste si rendano evidenti;
•l’adattamento alle richieste del mercato, con l’ottimizzazione dei costi e della struttura del servizio;
•la minimizzazione degli sprechi nelle diverse attività produttive.
Gli obiettivi che possono essere raggiunti con la logistica integrata sono:
•una magg...