Capitolo 1
I FATTORI BASE DEL SUCCESSO
Come utilizzare al meglio la parte pratica di questo capitolo
• Usa una matita.
• Applica i cinque fattori base alla tua vita quotidiana.
• Collega i concetti a esperienze che hai vissuto in prima persona.
• Compila tutte le schede.
• Leggi e rifletti sulle tue competenze personali. Sono dentro di te!
Durante gli studi universitari noi studenti ci dedicavamo spesso a prove di forza. La “forza” in questione era quella dei nostri cervelli: cercavamo di dimostrare un quoziente intellettivo superiore con i voti presi agli esami, oppure elaborando ragionamenti o logiche nuove per arrivare alla soluzione dei problemi. Era una sfida continua con se stessi e con il proprio cervello. Un mio amico, grande giocatore di scacchi, diceva sempre: “Quando giochi a calcio e perdi puoi sempre prendertela con un fattore esterno, come l’arbitro o il rimbalzo della palla. Ma se perdi una partita a scacchi... beh, quelli sono schiaffi al cervello e non puoi prendertela con nessuno, puoi solo migliorare la sequenza delle mosse e le tue future strategie. Non basta conoscere le regole: bisogna sapere come sfruttarle al meglio”.
Il nostro atteggiamento di studenti irriverenti di fisica e matematica ci faceva storcere il naso quando arrivavano in facoltà le nuove matricole che venivano dal liceo classico. “Non ce la faranno mai!”, ci dicevamo. La nostra esperienza aveva creato in noi questa convinzione e questo atteggiamento nei loro confronti. Il nostro pensiero poteva anche essere giusto, ma era circoscritto alla nostra esperienza individuale, a sua volta influenzata dalle esperienze di altri. I fatti andarono poi diversamente: per fare un esempio, solo 16 degli 80 studenti che si iscrissero all’università nel mio stesso anno presero infine la laurea. E tra loro c’erano anche ex matricole che venivano da studi umanistici.
In quell’occasione ho imparato due cose:
• senza un metodo e senza applicazione, la sola intelligenza non basta! I ragazzi e le ragazze che venivano dal liceo classico avevano un metodo di studio molto più sistematico del nostro. Faticarono non poco nei primi esami, è vero, ma in seguito furono ricompensati dal loro metodo e dalla loro costanza;
• avere un metodo e un processo predefiniti permette a chiunque di ottenere risultati maggiori di chi non ha un metodo o non ne segue uno! L’intelligenza non è solo di tipo matematico. Tutti ne possiedono una che prevale sulle altre, che può essere relazionale, linguistica, musicale eccetera. È stato dimostrato scientificamente che esiste più di un tipo d’intelligenza. Daniel Goleman, lo psicologo autore del libro Intelligenza emotiva, ha scritto: “L’intelligenza scolastica ha ben poco a che fare con la vita emotiva, individui con un QI (quoziente intellettivo) elevato possono rivelarsi nocchieri spaventosamente incapaci nei flutti della loro vita privata”.
Stai per iniziare un percorso insieme a te stesso e sarà il tuo atteggiamento a fare la differenza!
Il libro che hai in mano stimola riflessioni teoriche e pratiche, non vuole essere solo letto, vuole essere scritto da te. Solo tu puoi completarlo con le tue esperienze e con i tuoi errori.
Non ti nascondo di aver pensato, prima di scrivere queste pagine: “Devo essere un pazzo incosciente o un uomo molto coraggioso per scrivere qualcosa su un tema simile”. Un tema trattato già in mille modi da centinaia di autori più o meno autorevoli. Esistono già libri pieni di ricette infallibili o di formule magiche, che promettono di rivoluzionare la vita del lettore trasformandolo in un piccolo re Mida che tramuta in oro tutto ciò che tocca.
Beh, devo deluderti perché in questo libro ...