Ciao Italia!
eBook - ePub

Ciao Italia!

101 storie di cervelli in fuga

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Ciao Italia!

101 storie di cervelli in fuga

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

101 storie di emigranti del Terzo Millennio. Giovani digitali globalizzati alla ricerca di occasioni di lavoro nel Mondo, migliori di quanto l'Italia riesca a offrire. Ragazzi che hanno salutato casa propria non perché disperati dopo aver bussato a mille porte, ma per dare pieno sviluppo alla loro preparazione. Storie di "cervelli in fuga", quindi, talenti quasi sempre laureati, spesso con master o dottorati nelle più prestigiose università del mondo, che sono andati all'estero per libera scelta, per curiosità intellettuale, spinti da un "nomadismo postmoderno".Uno spaccato sulle tendenze e lo stato attuale dei cervelli in fuga e, per i giovani lettori e le loro famiglie, una preziosa fonte di ispirazione, una guida di fatto ai percorsi di studio e lavoro internazionali. Le storie raccolte in questo libro sono state pubblicate inizialmente sul Corriere della Sera e qui vengono riproposte in versione aggiornata a oggi.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Ciao Italia! di Enzo Riboni in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Didattica e Formazione professionale. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2020
ISBN
9788869393372

Appendice

a cura di Eca Italia

IL “REGIME IMPATRIATI”: NORMATIVA E TASSAZIONE AGEVOLATA

di Vittorio de Chaurand de Saint Eustache,
Technical Director presso Eca Italia
Uno degli argomenti che continua a focalizzare l’interesse delle aziende che sono chiamate a gestire fenomeni di mobilità internazionale del personale è rappresentato dal regime fiscale agevolativo noto come “regime impatriati”, introdotto, a partire dal 2016, dall’art. 16 del decreto legislativo n. 147 del 14 settembre 2015 (Disposizioni recanti misure per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese).
Si tratta di una misura legislativa volta ad agevolare le persone fisiche che trasferiscono la residenza in Italia per svolgervi un’attività di lavoro, per le quali è prevista una tassazione agevolata dei redditi prodotti in Italia.
L’art. 16 del decreto 147 è stato originariamente emanato con la finalità specifica di utilizzare la leva fiscale allo scopo di attrarre soggetti ad alta qualificazione in Italia e in questo modo favorire lo sviluppo economico, scientifico, tecnologico e culturale del Paese attraverso un effetto di upgrade della forza lavoro domestica, che poteva essere generato da lavoratori esteri altamente qualificati che avessero deciso di trasferirsi e radicarsi in Italia.
Il regime impatriati ha però subìto nel tempo importanti modifiche normative, tese a potenziarne l’efficacia e ad ampliare il più possibile la platea di potenziali fruitori dell’agevolazione. Le ultime modifiche sono quelle introdotte, a partire dal periodo d’imposta 2020, dal D.L. 34 dell’aprile 2019 (Decreto Crescita), convertito a giugno con l. 58/2019.
Evoluzione normativa
Il regime impatriati è stato, come detto, introdotto dall’art. 16 del decreto legislativo n. 147 del 2015, il quale aveva individuato due distinte categorie di beneficiari, quelle previste dal comma 1 e quelle indicate nel comma successivo, caratterizzate da specifici requisiti soggettivi e accomunate dal fatto che per entrambe le categorie si doveva trattare di soggetti che si erano trasferiti fiscalmente in Italia per svolgervi un’attività lavorativa e che si impegnavano a mantenere la residenza fiscale per almeno un biennio.
Da una parte manager e lavoratori con alte qualificazioni e specializzazioni (categoria prevista dall’articolo 16, comma 1), che erano stati residenti all’estero nei cinque anni precedenti il trasferimento; dall’altra soggetti laureati, che avevano svolto all’estero per almeno un biennio, nel periodo precedente il rientro o il trasferimento in Italia, attività di lavoro o studio (categoria prevista dall’articolo 16, comma 2).
Il regime inizialmente riservava il beneficio fiscale ai soli percettori di redditi di lavoro dipendente, i quali concorrevano alla formazione del reddito complessivo nella misura del 70%.
La Legge di bilancio 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232), ha, a partire dall’anno di imposta 2017, esteso il beneficio anche ai lavoratori autonomi, e ridotto, dal 70% al 50% la quota di reddito soggetta a tassazione. L’agevolazione al 50% si poteva applicare anche ai lavoratori dipendenti trasferitisi in Italia nel 2016, i quali avevano potuto fruire dello sconto fiscale del 30% nel primo anno di introduzione del regime e che nei quattro anni successivi hanno potuto fruire della maggiore agevolazione (al contrario, l’estensione ai lavoratori autonomi poteva valere per i soli soggetti che avessero trasferito la residenza fiscale in Italia a partire dal 2017, escludendo quindi i lavoratori autonomi che si fossero trasferiti nel 2016).
A decorrere dal 1°gennaio 2020, l’art. 5 del D.L. 34 dell’aprile 2019 (Decreto Crescita), convertito a giugno con l. 58/2019, ha previsto un sostanziale restyling della norma agevolativa. In particolare le nuove misure hanno semplificato le condizioni di accesso al regime previste dal comma 1 dell’art. 16 (eliminando la condizione dell’elevata specializzazione e delle funzioni manageriali, e riducendo a due anni il periodo minimo di residenza estera precedente il trasferimento in Italia); introdotto un maggiore abbattimento della base imponibile; esteso l’accesso al regime anche a coloro che intendono trasferirsi in Italia per avviare un’attività d’impresa nel territorio italiano, ed esteso il beneficio per ulteriori cinque anni nel caso in cui il lavoratore possieda specifici requisiti.
Per effetto delle novità introdotte dal Decreto Crescita, il regime ha quindi perso in parte la sua esclusiva finalità di attrarre dall’estero individui di talento ad alta qualificazione.
Rimane l’obiettivo, attraverso la leva fiscale, di incentivare l’ingresso o il rientro in Italia di persone fisiche, e questo a prescindere dal “contributo” (in termini di capacità e specializzazioni) che le stesse potrebbero dare al “sistema Paese”, con un effetto positivo sul gettito fiscale, determinato dalla tassazione (ancorché agevolata) dei redditi dei soggetti che decidono il rientro in Italia in conseguenza della presente norma.
Il regime impatriati nella sua attuale formulazione
L’ art. 16 del decreto legislativo n. 147 del 2015 – nella formulazione attualmente in vigore e riservata a coloro che abbiano traferito la residenza fiscale in Italia a partire dal periodo d’imposta 2020 – dispone che: “I redditi di lavoro dipendente, i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e i redditi di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato ai sensi dell’articolo 2 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30 per cento del loro ammontare […]”.
Tale agevolazione si applica a decorrere dal periodo di imposta in cui è avvenuto il trasferimento della residenza fiscale nel territorio dello Stato e per i quattro periodi successivi (comma 3).
L’art. 16 del decreto internazionalizzazione continua a individuare sotto il titolo lavoratori “impatriati” due categorie di beneficiari, i soggetti di cui al comma 1 e quelli di cui al comma 2.
Ogni soggetto interessato all’agevolazione ha quindi la facoltà di appurare in quale dei due ambiti verificare i propri requisiti. In entrambi i casi l’agevolazione a cui si ha beneficio rimane identica.
I soggetti individuati dal comma 1
Cominciando dalla categoria di soggetti beneficiari individuati dal comma 1 (che come detto è quella che è stata interessata dalle modifiche del Decreto Crescita), possono accedere al beneficio fiscale i soggetti che soddisfino contemporaneamente le seguenti condizioni:
a. Non essere stati residenti in Italia nei due periodi di imposta precedenti il trasferimento della residenza fiscale in Italia. Il lavoratore che, ad esempio, abbia fatto ingresso in Italia a gennaio 2020, deve essere stato fiscalmente non residente in Italia nei due periodi d’imposta 2018-2019.
b. Trasferire la residenza fiscale ai sensi dell’art. 2 del TUIR.
c. Prestare l’attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano. Secondo quanto previsto dal decreto attuativo del MEF del 26 maggio 2016 (articolo 1, lettera c), tale requisito deve essere verificato in relazione a ciascun periodo d’imposta (in ciascuno dei periodi di imposta di applicazione massima della norma) e risulta soddisfatto se l’attività lavorativa è prestata nel territorio italiano per un periodo superiore a 183 giorni nell’arco dell’anno. La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 17/E del 23 maggio 2017 (avente a oggetto i regimi agevolativi per persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia) ha chiarito che i predetti 183 giorni non devono essere intesi come giorni lavorativi. Al contrario, nel computo del predetto periodo rientrano anche le ferie, le festività, i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi. In via interpretativa, l’Agenzia delle Entrate ha altresì ritenuto che i brevi periodi di trasferta all’estero debbano essere considerati al fine di verificare che l’attività di lavoro sia prevalentemente prestata in Italia. Non possono essere, invece, computati i giorni di trasferta di durata superiore a 183 giorni o i periodi di attività all’estero svolti in distacco. Il lavoratore, qualora non rispetti il predetto requisito temporale, pur essendo fiscalmente residente in Italia, non potrà fruire del beneficio sul reddito prodotto nel territorio dello Stato per tale periodo di imposta, che sarà quindi ordinariamente assoggettato a tassazione sull’intera base imponibile. Il periodo di imposta di sospensione del regime, nel quale l’attività dovesse essere prestata all’estero per più di 183 giorni, concorrerà comunque al computo del periodo massimo di applicazione del beneficio fiscale. Ad esempio, un lavoratore che accede al regime in quanto rientrante nella categoria del comma 1, fiscalmente residente in Italia dal 2020, fruitore del beneficio dal medesimo anno, se nel 2021 fosse inviato all’estero in trasferta per 200 giorni, per tale anno (2020) non potrà fruire dell’agevolazione neanche in relazione al reddito riferibile all’attività lavorativa prestata in Italia (nel corso del 2020), ma potrà fruirne per gli anni successivi, sussistendo tutti i requisiti richiesti dalla norma.
d. Impegnarsi a mantenere la residenza in Italia per almeno un biennio. Il lavoratore che, ad esempio, trasferisca la residenza fiscale nel 2020 dovrà quindi mantenerla anche nel p...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Colophon
  4. Prefazione
  5. Introduzione
  6. I GLOBETROTTER
  7. GLI OCEANICI
  8. GLI ASIATICI
  9. I FAN DELLA GRANDE MELA
  10. I PANAMERICANS
  11. TRA AFRICA E MEDIO ORIENTE
  12. I CONTINENTALI
  13. SEDOTTI DALLA CITY
  14. I REPATRIATES
  15. Appendice a cura di Eca Italia