La stella nera

Magia e potere nell'era di Trump

Gary Lachman, Michele Trionfera

• Editore: Tlon
• Anno: 2020
• ISBN:
  9788831498029
• Argomento: Politica e relazioni internazionali
• Categoria: Storia e teoria politica

In "La stella nera" Gary Lachman offre una panoramica sulle radici dei movimenti di pensiero occulto che hanno dato forma al fenomeno Trump (dal pensiero positivo al New thought, dal Tradizionalismo di Guénon ed Evola, a oscuri personaggi dell'esoterismo francese). I principali protagonisti della politica internazionale esprimono, secondo Lachman, una visione del mondo che ha molto a che fare con la "magia", intesa come capacità di alterare il reale attraverso l'immaginazione o l'uso dei simboli della memetica su internet. Il libro, senza mai strizzare l'occhio al complottismo, mette in luce, con grande chiarezza, una serie di autori e filosofie che oggi si muovono al di sotto della superficie degli eventi trascinando il lettore lungo détour. Il pregio del lavoro di Lachman sta nel leggere l'attualità con una lente insolita e originale, capace di aprire squarci inattesi sulla realtà politica e culturale che stiamo vivendo negli ultimi anni. Il testo è arricchito da una prefazione dell'autore per l'edizione italiana.

Introduzione: Nuovo disordine mondiale

Diversi anni fa ho scritto un libro in cui prendevo in esame l’influenza di alcune idee “occulte” o “esoteriche” sulla politica del mondo moderno. “Occulto” significa “celato” ed “esoterico” sta per “riservato a una ristretta cerchia di persone”; più in generale, entrambi i termini si riferiscono ad aspetti della realtà che eccedono il nostro modo ordinario, razionale e scientifico di considerare le cose, ovvero tutto ciò che possiamo vagamente chiamare “magico”. Mentre la scienza ufficiale vuole per lo più smascherare queste nozioni, proclamandone l’assurdità e definendole superstiziose esse perdurano e, come ho cercato di mostrare in altri libri, hanno formato una contro-tradizione di “conoscenze reiette” che ha caratterizzato la storia e la cultura occidentali sin dagli albori.2 Uno degli obiettivi del mio libro Politics and the Occult era mostrare come, a differenza dell’opinione comune promossa da autori del calibro di Umberto Eco, secondo la quale qualsiasi tipo di “politica occulta” si colloca nettamente a destra dello scacchiere politico, in realtà le cose sono ben diverse.3 La mia tesi è che esiste anche una politica occulta “progressista” la cui influenza nella storia va solo cercata. Ne sono un esempio personaggi e movimenti come i Rosacroce del Diciassettesimo secolo in Germania e l’ascendente che hanno avuto le teosofe Annie Besant e Helena Blavatsky nella conquista dell’indipendenza dell’India.

Madame Blavatsky è un buon esempio della pessima reputazione di cui gode l’occultismo quando entra in contatto con la politica. Autrice del classico dell’esoterismo La dottrina segreta, un’immensa storia occulta del genere umano e dell’universo, viene spesso bollata come la fonte delle teorie che, attraverso l’appropriazione indebita da parte dei suprematisti ariani, hanno alimentato le odiose idee razziali del nazionalsocialismo. Non si sottolinea quasi mai però come il Mahatma Gandhi sia stato influenzato in maniera decisiva dall’incontro con Madame Blavatsky, avvenuto poco prima della morte di quest’ultima, e dal contatto con alcuni amici teosofi che lo introdussero al testo sacro della spiritualità induista, la Bhagavadgītā. Come ho scritto nel mio lavoro su Helena Blavatsky, la Bhagavadgītā divenne il libro più importante nella vita di Gandhi, per la cui scoperta fu sempre grato ai teosofi. Persino nel giorno stesso in cui venne assassinato si espresse in loro favore nel suo giornale «Harijan».4 Basterebbe questo a suggerire come sia approssimativa l’idea di una politica occulta che si collochi unicamente a destra.

Continuo a ritenere sia così, e che collegare automaticamente l’occultismo con la destra politica sia inadeguato perché mostra un’immagine parziale del fenomeno. Ma questo libro sarà diverso. Quello che cercherò di mettere a fuoco è il legame tra occultismo ed estrema destra, e non nel passato ma nel presente. Ma perché si tratta di un libro necessario, se mi sono sforzato di dimostrare che la politica occulta non dovrebbe essere ricondotta immediatamente all’estrema destra? Perché sembra che, negli ultimi tempi, l’occultismo abbia fatto di nuovo il suo ingresso in politica, e a detta di molti non su invito della sinistra.

Perché lo dico? Spero che le seguenti pagine riusciranno a portare le prove di quella che sembra una nuova incursione dell’occultismo di estrema destra nel panorama politico contemporaneo. Ma forse il modo migliore per introdurre questo processo è spiegare in che modo mi ci sono imbattuto la prima volta. Lo devo ai social media, come succede sempre più spesso al giorno d’oggi.

Un pomeriggio, in maniera del tutto casuale, ho trovato su Facebook un post di Harvey Bishop, il blogger del New thought. Come i lettori forse sapranno, New thought è il nome generico che unisce un insieme eterogeneo di filosofie, credenze e pratiche che condividono l’idea di fondo secondo la quale la mente può influenzare direttamente la realtà, e lo sforzo mentale basta da solo a “far accadere le cose”. Nella sua versione attuale ha avuto avvio all’inizio del Ventesimo secolo, ed è andato incontro a diversi rinnovamenti fino a diventare ormai un pilastro della New Age e della spiritualità. Alcuni lettori potrebbero esserne venuti a conoscenza grazie al libro The Secret di Rhonda Byrne, best-seller e film di qualche anno fa. Come Mental Science, Science of Mind, e sotto altri nomi, veicola metodi di visualizzazione e immaginazione creativa attraverso i quali si può concepire una realtà futura e farla accadere. L’assunto è che, se immaginato con sufficiente determinazione, perseveranza e dedizione, il futuro che ci si prefigura si realizzerà.

Bishop, e con lui altri seguaci di questa corrente, mette in evidenza gli aspetti positivi del New thought e il suo legame con la spiritualità. Infatti, secondo una delle affermazioni più popolari di questo movimento, attraverso “il potere del pensiero positivo” – titolo di un libro di incredibile successo – si possono raggiungere i propri obiettivi, realizzare i propri scopi, e in generale garantirsi una vita piena e soddisfacente. Ma il post di Bishop non parlava di questo. Aveva a che fare con qualcosa di profondamente oscuro.

Uno degli effetti collaterali più inquietanti della vittoria del miliardario Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America nel novembre del 2016 si è verificato durante l’incontro annuale del National Policy Institute, tenutosi subito dopo l’investitura del nuovo presidente nel Ronald Reagan Building, non lontano dalla Casa Bianca. “National Policy Institute” sembra il nome innocente di quella che molti ritengono essere un’organizzazione di nazionalisti bianchi.5 L’estrema destra – tanto negli Stati Uniti che in Europa – ha visto nel successo di Trump il segno della fine del predominio liberale e l’inizio di una nuova fase in cui esercitare il potere. Durante la campagna elettorale era emerso su internet un nuovo movimento di estrema destra, poco strutturato e coeso, ribattezzato da Richard Spencer, leader del National Policy Institute, “alternative right” o “alt-right”, per differenziarlo dai suoi predecessori poco sofisticati. Rallegrato dalla vittoria di Trump, Spencer salutò l’incontro dell’npi con un agghiacciante incitamento, accolto dall’uditorio con una reazione ancora più nefasta. Non appena Spencer declamò “Hail Trump, hail our people, hail our victory!”, la folla rispose con applausi entusiastici e saluti nazisti – o, come spiegò Spencer in seguito, saluti romani.6 Ma ciò che rende tutto ancora più disturbante è che Spencer e i suoi seguaci si erano presi il merito della vittoria di Trump. Secondo il presidente del National Policy Institute infatti, ci si trovava di fronte a “una vittoria della volontà”: «Volevamo Donald Trump al potere, abbiamo fatto diventare questo sogno la nostra realtà».7

Come sottolineato da Bishop, trasformare i sogni in realtà è uno degli scopi principali del New thought. Quello che serve infatti è un desiderio intenso da materializzare attraverso il potere dell’intenzione. Nel suo post Bishop esprimeva preoccupazione proprio per il fatto che Spencer e i suoi seguaci potessero aver tratto ispirazione dai libri del New thought trasformando il potere del pensiero positivo in qualcosa che lui stesso, e altri, non considera affatto positivo.

Il modo esatto in cui Spencer e l’alt-right abbiano “sognato” Trump al potere – se lo hanno fatto davvero – sarà esaminato successivamente. Per il momento posso dire che il meccanismo sembra aver coinvolto quella che è nota come “meme magick”. Meme è un termine che deriva dal lavoro del biologo Richard Dawkins, famoso per il “gene egoista”, secondo il quale i meme svolgono, sul piano culturale, la stessa funzione che hanno i geni nell’organismo. I meme sono idee, comportamenti, mode, immagini, simboli, slogan, o qualsias...

Indice dei contenuti

• Prefazione all’edizione italiana: Stelle nere sopra l’Europa
• Introduzione: Nuovo disordine mondiale
• Postfazione
• Ringraziamenti
• Bibliografia