Lavorare, è una parola
Un alfabeto corale a cinquant'anni dallo Statuto dei lavoratori
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Lavorare, è una parola
Un alfabeto corale a cinquant'anni dallo Statuto dei lavoratori
Informazioni sul libro
A cinquant'anni dallo Statuto dei lavoratori, il diritto al lavoro è più che mai la base di ogni altro diritto fondamentale. Un diritto messo sempre più a dura prova dalla realtà, non ultima la pandemia che, insieme agli effetti immediati e disastrosi che produce, impone una vera e propria rivoluzione al modo di concepire il lavoro. La garanzia occupazionale appare un simulacro, di fronte alle tante aziende che chiudono per spostare altrove la produzione o contrarla, e le lotte che portarono alla legge sembrano affievolite dal venir meno dell'unità sindacale e dallo sfaldarsi della classe operaia. Tutele più fragili, dismissioni di interi settori produttivi, forme di sfruttamento, aumento della disoccupazione, morti sul lavoro sono solo alcuni dei fenomeni che corrodono le fondamenta di quel diritto. In questo volume alcune delle voci più autorevoli della cultura, dell'economia, del diritto e della politica delineano un nuovo alfabeto del lavoro, dando concretezza e senso a una parola spesso abusata e travisata. Dietro ogni termine scelto c'è la riflessione su un aspetto cruciale: oggi non si può ragionare di lavoro senza porre al centro la crisi ambientale, la sicurezza e le nuove malattie professionali, i movimenti migratori, la conciliazione del lavoro femminile con i compiti di cura e la maternità, la disabilità, l'intelligenza artificiale, l'arretratezza del Mezzogiorno. È nel lavoro, nel lavoro tutelato, che cerchiamo una realizzazione materiale e morale. Eppure è proprio nel lavoro che spesso incontriamo lo sfruttamento e la negazione dei diritti fondamentali.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Copyright
- Indice
- Prefazione di Enrico Letta
- Introduzione di Altero Frigerio e Roberta Lisi
- A come Algoritmo. Il lavoro al tempo dell’intelligenza artificiale di Michele Mezza
- B come Bergoglio. Il lavoro nel cuore e nella mente di papa Francesco di Matteo Maria Zuppi
- C come Carta dei diritti universali. Prima il lavoro: i principi, le regole, gli obiettivi di Susanna Camusso
- D come Deserto Sud. Il Mezzogiorno tra abbandono economico e tsunami demografico di Adriano Giannola
- E come Europa. Utile, sociale, solidale. Per il lavoro, per la democrazia e la libertà di David Sassoli
- F come Fabbrica. Cipputi, lo Statuto e i diritti dalla catena di montaggio alle app di Valerio De Stefano
- G come Generazione del non lavoro. I lavoretti, la precarietà, la fuga dall’Italia di Bruno Anastasia
- H come Handicap. Lavoro e disabilità, due mondi che non si incontrano (quasi) mai di Paola Scarcella
- I come Immigrati. L’accoglienza, lo sfruttamento, i diritti di chi viene da noi per lavorare di Donatella Di Cesare
- J come Jobs Act. La grande illusione, il grande inganno di Claudio Treves
- K come Keynesiano. Riabilitare l’intervento pubblico dopo l’austerità e la precarietà di Riccardo Realfonzo
- L come Lavoro minorile. Sfruttamento e povertà educativa invece di studio e giochi di Raffaela Milano
- M come Mafia, no grazie!. Legalità e buon lavoro per contrastare la corruzione e ogni criminalità di Paolo Borrometi
- N come Nuovo modello di sviluppo. Il lavoro tra ambiente, economia circolare e benessere sociale di Giulio Marcon
- O come Orario. Il tempo di lavoro e la produttività: la nuova sfida è qui di Marco Craviolatti
- P come Pensioni. Il difficile equilibrio fra benessere degli individui e vincoli di bilancio di Michele Raitano
- Q come Quarto stato. Un cammino collettivo che cambia ma non si ferma di Marco Omizzolo
- R come Rls. Sicurezza del lavoro: troppi morti, incidenti e malattie professionali di Antonio Boccuzzi
- S come Sapere operaio. Dalle 150 ore alla formazione permanente di Andrea Ranieri
- T come Tavolo di crisi. Lo Stato nell’economia e nel lavoro di Laura Pennacchi
- U come Unità. Democrazia dal basso e rappresentanza sindacale di Antonio Pizzinato
- V come Valore lavoro. Libertà, dignità, emancipazione: lo vuole la Costituzione, lo ribadisce lo Statuto di Carlo Smuraglia
- W come Women. Conciliazione, lavoro di cura, gender gap e dintorni: ogni vera trasformazione passa per le donne di Anna Italia
- Z come Zenit. Il lavoro: un faro sicuro per chi crede nella democrazia e spera nel cambiamento. Conversazione con Emanuele Macaluso raccolta da Giorgio Frasca Polara
- Gli autori