La cittadinanza digitale
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La cittadinanza digitale

La crisi dell'idea occidentale di democrazia e la partecipazione nelle reti digitali

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La cittadinanza digitale

La crisi dell'idea occidentale di democrazia e la partecipazione nelle reti digitali

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L'idea occidentale di democrazia basata sull'opinione degli umani e sulla somma dei voti è divenuta obsoleta. Alla forma deliberativa esclusivamente umana viene a sostituirsi un nuovo tipo di contrattualità che, attraverso le architetture digitali, l'internet delle cose e i sensori, estende la partecipazione a tutte le diverse entità che compongono il nostro habitat. I parlamenti, le assemblee cittadine, i partiti e tutte le architetture di interazione politica, ispirate al modello della polis e portatrici di forme di governance limitate ai soli soggetti umani, stanno lasciando spazio alle piattaforme, alle blockchain e ai diversi ambienti di reti. In questi ecosistemi interattivi gli umani, i dati, il clima, i sensori, le biodiversità e i territori informatizzati hanno iniziato ad articolare politiche e soluzioni collaborative attraverso il dialogo con i dati e la connessione tra diversi tipi di intelligenze.L'idea occidentale di società, fondata sul contratto tra i cittadini e ristretta al convivio dei soli soggetti umani, così come quella di cittadinanza, basata solo sui diritti fondamentali delle persone, oggi, dinanzi alle sfide dei mutamenti climatici e alle ultime generazioni di reti intelligenti, risultano entrambe inadeguate.La cittadinanza digitale è oggi l'ambito di ricerca che si concentra sul superamento del progetto politico occidentale e sull'inizio di una nuova cultura della governance in reti complesse, caratterizzata dalle interazioni all'interno di architetture non più composte né da soggetti né da oggetti.

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Informazioni

Editore
Meltemi
Anno
2019
ISBN
9788855190923
Categoria
Sociologia
Appendice
Manifesto per una cittadinanza digitale
Il testo è diviso in quattro parti ed ha come obiettivo presentare un campo di ricerca, di studi e di riflessione sui cambiamenti apportati dal web e dalle reti digitali alla partecipazione, ai processi decisionali e alla politica in generale.
La prima parte del documento, “Dalla società alle reti connettive”, presenta il passaggio dalle forme di contrattualità sociali, riservate ai soli cittadini, a quelle estese alla biodiversità e a tutte le entità non umane che, attraverso processi di sensorizzazione hanno “preso la parola” iniziando ad influenzare il nostro agire e le nostre decisioni. Fanno parte di queste diverse entità anche gli algoritmi, i dispositivi di connessione, i big data, e tutte le forme di intelligenza non umana e che contribuiscono alla definizione di quello che siamo.
La seconda parte del documento, “Dai parlamenti alle piattaforme digitali”, fa riferimento alle nuove modalità di interazione e connessione in rete che descrivono il passaggio dalle forme rappresentative dei processi decisionali a quelle dirette delle piattaforme digitali. Queste ultime, non solo offrono strumenti per la partecipazione diretta dei cittadini attraverso il dibattito, l’attivismo e le votazioni online, ma permettono anche la creazione di ecologie dell’interazione capaci di connettere l’intelligenza umana a quella dei dati, delle biodiversità e della robotica, creando una iper-intelligenza interattiva.
La terza parte del manifesto, “Dal soggetto politico alla persona digitale”, promuove la sostituzione dell’idea di persona come “animale politico”, propria della tradizione filosofica occidentale, con quella di info-individuo, composta dall’insieme indissociabile della persona fisica e di quella digitale. Questa nuova dimensione plurale della persona interagisce e partecipa alla vita pubblica attraverso la costruzione di reti ed ecologie di dati, le cui dinamiche devono seguire logiche di trasparenza mutua.
Infine, la quarta ed ultima parte del documento, è dedicata alla necessità di “Educare alla cittadinanza digitale”, intesa come un dovere per la nostra società e per tutte le istituzioni formative pubbliche e private. L’obiettivo è la costruzione di reti più intelligenti, capaci di creare e diffondere soluzioni concrete alle problematiche sociali, inaugurando una nuovo orizzonte della partecipazione, dell’abitare e della gestione del comune.
I primi firmatari del documento sono: prof. Massimo Di Felice, Universidade de São Paulo USP – Brasile; prof. Mario Pireddu, Università degli Studi della Tuscia – Italia; prof. Derrick De Kerckhove,University of Toronto – Canada; prof. Cosimo Accoto, Research Associated MIT Boston – USA; prof. Jose Bragança de Miranda, Universidade Nova de Lisbona – Portogallo; prof. J. Alberto Sanchez Martinez,Universidad Autónoma Metropolitana UAM – Messico.
Manifesto per la cittadinanza digitale
La nostra epoca è caratterizzata da una importante trasformazione che indica il passaggio da forme soggettive e umanistiche di interazione e cittadinanza a forme digitali, algoritmiche e info-ecologiche di partecipazione e dell’abitare. È necessario cambiare la nostra concezione del sociale e preparaci ad abitare le info-ecologie e le reti del mondo che viene.
I. Dalla società alle reti connettive
  1. Il sociale non è più composto da soli umani. Algoritmi, database, intelli...

Indice dei contenuti

  1. Introduzione
  2. Capitolo primo La trasfigurazione del mondo
  3. Capitolo secondo Reti di reti: l’evoluzione del web
  4. Capitolo terzo L’internet delle cose e il protagonismo dell’inorganico
  5. Capitolo quarto Internet of everything: la nuova connessione planetaria
  6. Capitolo quinto Le info-ecologie
  7. Capitolo sesto Abitare reti
  8. Capitolo settimo Dalla polis ai co-mondi
  9. Capitolo ottavo Né uomo, né animale, né cosa
  10. Capitolo nono Nelle reti di Gaia: dal contratto sociale al contratto naturale
  11. Capitolo decimo Il parlamento delle cose e i diritti dei non umani
  12. Capitolo undicesimo Cosmopolitica: la cittadinanza senza soggetti né oggetti
  13. Capitolo dodicesimo L’attore-rete
  14. Capitolo tredicesimo Dal cittadino all’info-viduo
  15. Capitolo quattordicesimo La cittadinanza algoritmica
  16. Capitolo quindicesimo Il populismo, ovvero, la forma politica algoritmica
  17. Capitolo sedicesimo La partecipazione senza partiti
  18. Capitolo diciassettesimo Gli Oggetti Politici non Identificati (OPNI) e la fine dell’idea europea di mondo
  19. Capitolo diciottesimo Dai politici ai portavoce: i mutamenti del linguaggio politico all’epoca delle reti digitali
  20. Capitolo diciannovesimo I nuovi cittadini I: le foreste, i fiumi, gli ecosistemi e il clima
  21. Capitolo ventesimo I nuovi cittadini II: I data-vidui e gli ologrammi
  22. Capitolo ventunesimo I nuovi cittadini III: gli umanoidi, i robot e i plantoidi
  23. Capitolo ventiduesimo I nuovi cittadini IV: le entità informatiche, gli avatar e gli assistenti digitali
  24. Capitolo ventitreesimo La cittadinanza distribuita I: dai parlamenti alle piattaforme
  25. Capitolo ventiquattresimo La cittadinanza distribuita II: la qualità ecologica delle interazioni nelle piattaforme digitali
  26. Capitolo venticinquesimo La cittadinanza distribuita III: tre modelli di piattaforme digitali di interazione
  27. Capitolo ventiseiesimo Né sociale né naturale: la contrattualità distribuita delle blockchain
  28. Appendice Manifesto per una cittadinanza digitale