L'archivio delle bestemmie
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L'archivio delle bestemmie

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Un libro di denuncia, brutale, intenso, sofferto, apparentemente empio ma molto più cristiano dei libri di tanti credenti.

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Informazioni

Anno
2020
ISBN
9788857568270
Argomento
Literature
Categoria
Poetry
Le cresime nefande
“Ma che volete Pidocchi di Cristo? Non accade nulla nel mondo e l’uomo stringe ancora la pioggia nelle sue ali di corvo e grida amore e dissonanza”
Salvatore Quasimodo
CRISTO SENZA PADRE
Cristo senza padre che hai peccato tra le ghiande dei miei maiali,
tu che vieni dalla catapecchia del falegname dove si scolpiscono buoi e asini e comete contro l’impotenza di un patrigno ottuso, dov’è il dio poeta delle tue puttane
che scuotono i capelli, in ginocchio, sui tuoi piedi di vagabondo, trovatore,
bugiardo fascinoso? Apri la porta del cielo, figliol prodigo, maestro fraudolento, rapinatore di sottane: che esca
quel dio mentale delle bestie umane, schiacci infine la tua testa di verme e si sciolga come la nube taccagna che è profeta delle cresimenefande.
*
Del dio che ci scoppia nella testa non c’è che un affannato apicale
e gli avamposti della pietra che ci distrasse, con questo ti esorto Cristo senza padre
e che ora sei terra a cui tendo tutti gli organi che posseggo e che fanno a punto e croce l’io definito, tiesorto
a rifondare il tempo delle tue piogge, della tempesta che scardinava il monte e rubava la tua maglia di carne
ormai sfilacciata, ti esorto a bruciare le fedi che claustrano gli uomini,
perché privo di dei – io che ho questa sola
antipreghiera lo so – privo di dei l’uomo non subaffitta menzogne e ama senza pleonasmi.
*
Nelle mie vene bifide scorre la marcescenza, questa è la vita, i cantici
offrono sperma d’arte insulsa,
che discende dal tuo masso inchiavardato e dai trucchi che hai appeso al chiodo
per fingerti morto e scampare.
Chi ha indossato la tua cetra di baro ha viaggiato contro la mia colpa
e gli alberghi hanno misurato l’inferno, lo sai anche tu, l’abisso.
Che non ha fondo per pesare la pioggia.
*
Cristo senza padre, ti perdono! Oggi passo io per questa storia, io rincaro l’erba con la marra! però non ho la tua brama d’oppio non vergo il cielod’ostie
io appassisco – e voi che brulicate, voi gabbie della mia pena, ascoltatemi una buonavolta,
ho l’aureola della nullità,io,
la cometa più luminosa che s’incista nei nostri passi a scoglio.
LA CRESIMA
Confermo la comunione, ho scritto. C’è un’insana bocca di peccato – le labbra sono questo, la varechina. Io che sono ghermito dallagela.
Tu, mio ghermitore pazzo che hai il nome d...

Indice dei contenuti

  1. Prologo
  2. Nel segno della croce
  3. L’archivio dei crisantemi
  4. Poesie dell’amore inibito
  5. L’amore e la rivolta
  6. L’amore e la morte
  7. Le cresime nefande