Avvenire e dolore trascendentale

Catherine Malabou

• Editore: Mimesis Edizioni
• Anno: 2019
• ISBN:
  9788857556819
• Argomento: Philosophy
• Categoria: Philosophy History & Theory

Tra i libri più importanti usciti sull'argomentonegli ultimi trent'anni, quest'opera risulta una lettura essenziale per tutti coloro che sono interessati alla filosofia continentale contemporanea. Da un'assenza di pensiero dell'avvenire nella filosofia di Hegel risulterebbe un'assenza di avvenire della stessa filosofia hegeliana. Catherine Malabou, allieva di Jacques Derrida, con la sua riflessione filosofica ha smentito questo assunto, lavorando sul concetto di plasticità e mostrando come esso descriva al meglio la teoria della temporalità sviluppata dal filosofo tedesco.

La negatività dialettica
e il dolore trascendentale
La lettura heideggeriana di Hegel
nel volume 68 della Gesamtausgabe

Il volume 68 delle Opere complete di Heidegger129 intitolato Hegel non è stato ancora – almeno in Francia – oggetto di un commento sistematico. Questo volume, pubblicato nel 1993, è costituito da due lavori. Il primo comprende due seminari – tenuti nel 1938-1939, 1941 e uno nel 1942 – raggruppati sotto un unico titolo: La negatività. Un confronto con Hegel a partire dall’impostazione della negatività130. Il secondo studio contiene il testo del seminario del 1942 intitolato “Commento all’Introduzione alla Fenomenologia dello spirito di Hegel”131.

Il poco interesse da parte dei lettori francesi per questi due lavori si giustifica dal fatto che gli stessi appaiono come due entità autonome, senza un reale legame strutturale tra di loro. Il primo, quasi aforistico, contiene una riflessione d’insieme sul sistema e la negatività viene esaminata, soprattutto, secondo il suo significato logico. Il secondo distingue il senso della negatività soltanto a partire dall’esperienza della coscienza. Inoltre, i due testi sembrano non apportare nulla di realmente nuovo in rapporto alle altre opere di Heidegger dedicate a Hegel e tradotte in francese soltanto dopo un lungo periodo di tempo. Noi troviamo, infatti, in questi seminari sulla negatività, alcune analisi già presenti in Che cos’è metafisica? così come in Essere e tempo. D’altra parte, questi seminari annunciano quale sarà l’oggetto del “colloquio” (Gespräch) su Hegel nei seminari del 1956-1957 sulla Scienza della logica e pubblicati in Identità e Differenza. Il secondo lavoro, da parte sua, sembra dare l’impressione di essere soltanto un chiaro abbozzo di ciò che Heidegger svilupperà, qualche tempo dopo, nel saggio Il concetto hegeliano di esperienza.

Una più attenta lettura dei due lavori, tuttavia, permette di comprendere come essi reciprocamente si rispondono nonostante la loro differenza, o meglio, la loro apparente indifferenza. È dunque la natura di questa risposta che determina la singolarità e l’irriducibile originalità di questi due testi. Qual è l’orientamento esegetico tracciato da questa risposta? Nel primo lavoro, Heidegger mostra, in maniera del tutto inattesa, che la negatività dialettica è destinata a mancare – a perdere di vista – il suo fenomeno. Non ci sarebbe, secondo Heidegger, una fenomenalità specifica della negatività dialettica. Il concetto di negazione non corrisponderebbe ad alcuna manifestazione. Il secondo lavoro, apparentemente, contraddirebbe queste conclusioni nel proporre la definizione della negatività hegeliana nei termini di un “dolore trascendentale”. Il negativo [négatif] sarebbe una passione logica, un affetto concettuale, un dolore, di cui l’esperienza della coscienza è la testimonianza più immediata.

Il “dolore trascendentale” è allora la manifestazione originaria e privilegiata della negatività? Il dolore trascendentale può costituire la Stimmung del sistema nella sua totalità? Sì e No, risponde Heidegger. Qui vediamo, allo stesso tempo, il carattere disgiunto e complementare di questi due lavori. Questo sì e questo no, nella loro strana complicità, sono ciò che il seguente articolo si propone di analizzare, con l’obiettivo di individuare le linee di forza di un commento generale del volume.

Il carattere corsivo e talvolta frammentario delle proposte teoriche riunite sotto il titolo Die Negativität per nulla impediscono di individuare gli orientamenti fondamentali di un testo per altri aspetti molto chiaro. ...

Indice dei contenuti

• Catherine Malabou - Prefazione all’edizione italiana
• Antonio Frank Jardilino Maciel - Introduzione
• Nota di traduzione
• Negativi della dialettica Tra Hegel e lo Hegel di Heidegger: Hyppolite, Koyré, Kojève
• La negatività dialettica e il dolore trascendentale La lettura heideggeriana di Hegel nel volume 68 della Gesamtausgabe