Guida Al Buddismo Per Principianti: Gli Insegnamenti Di Buddha Per Vivere Una Vita Di Pace

Angelo Williams, Alberto Favaro

• Editore: Tektime
• Anno: 2019
• ISBN:
  9788893984911
• Argomento: Personal Development
• Categoria: Personal Success

Scoprite i segreti del Buddhismo in questo incredibile libro! Il Buddhismo è composto da una varietà di credenze, tradizioni e pratiche spirituali basate principalmente sugli insegnamenti di Buddha. È praticato da oltre trecento milioni di persone in tutto il mondo. Il Buddhismo spiega l'ineguaglianza e l'ingiustizia. Ci fornisce uno scopo nella vita dandoci un codice morale e un modo di condurre una vita piena di zen e felicità. Il Buddhismo rappresenta la fine delle sofferenze per chiunque riesca a raggiungere l'illuminazione perché la persona non rimugina più su quello che le manca, ma impara a vivere con la realtà di quello che c'è, senza bisogni, desideri, voleri. Scaveremo più in profondità su questo e scopriremo di più sul Buddhismo. Se volete migliorare la vostra comprensione del Buddhismo, siete arrivati nel posto giusto. Leggendo questo libro scoprirete come il Buddhismo potrà esservi di aiuto. All'interno troverete.
Capitolo 1: ll primo Buddha e i suoi insegnamenti
Capitolo 2: Intelligenza al di là del sè
Capitolo 3: Mahayana – il grande veicolo
Capitolo 4: Come trovare l'illuminazione
Capitolo 5: Come praticare il Buddhismo
Capitolo 6: Linee guida per praticare il Buddhismo
Capitolo 7: Le radici del male
Capitolo 8: I quattro stadi dell'illuminazione:
Capitolo 9: Zen
Capitolo 10: I tre gioielli – radici salutari
Capitolo 11: I tre veleni – radici non salutari
Capitolo 12: Combattere stress, ansia e depressione con il Buddhismo
Capitolo 13: Mudra per combattere lo stress
Capitolo 14: Iniziare il giorno con motivazioni e pensieri positivi
Capitolo 15: Come ho cominciato a praticare il Buddhismo?
Capitolo 16: I cinque impedimenti
Capitolo 17: Simboli del Buddhismo
Capitolo 18: I Buddhisti e l'alcool
Capitolo 19: Perché il Buddhismo è vero?
Capitolo 20: Perché il Buddhismo è così popolare?
Capitolo 21: Perché le nazioni buddhiste sono povere?
Capitolo 22: Il Buddhismo è una scienza?
Capitolo 23: Dio nel Buddhismo
Capitolo 24: Religione qualificata
Capitolo 25: Buddhismo e Cristianità
Capitolo 26: Buddhismo e Kabbalah
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Capitolo 1: il primo Buddha e i suoi insegnamenti

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Circa duemila e seicento anni fa, un ricco monarca raffinato fu concepito nelle regioni meridionali delle montagne Himalayane che si estendono nell’India del Nord. Fu chiamato Siddhartha Gautama ed ebbe in dono un’esistenza di sfarzo e lusso.
Gautama, però, si sentiva turbato malgrado fosse una delle persone più ricche. Si sentiva ansioso, confuso e finiva regolarmente col sentirlo in ogni cosa della sua vita. Per questi motivi e per cercare le risposte alle sue domande filosofiche, Gautama decise di lasciare il suo castello all’età di 29 anni.
Fu quella la prima volta che Gautama lasciò la sua casa e quello che vide gli fece capire che aveva una vita facile, un’esistenza che non valeva la pena vivere. Vedere i vecchi e i malati lo rese ansioso di indagare ancora di più le cose del mondo. Cominciò ad allontanarsi sempre di più dal suo castello per stare con i viandanti. E sempre di più, avendo a che fare con un numero sempre maggiore di individui, si sentì senza speranza per come stava conducendo la sua vita. Alla fine, abbandonò definitivamente il suo stile di vita precedente e scelse di cambiarlo completamente. Gautama andò senza cercare alcuna gioia mortale. Si allontanò dalle sue ricchezze materiali e andò per strada a chiedere l’elemosina. Questo fece per guadagnare la pace. Alla fine, alcune persone che lo ricordavano come sovrano cercarono di persuaderlo a ritornare alla residenza reale ma lui rifiutò l’offerta.
Nonostante il fatto che stesse conducendo una vita estremamente umile, Gautama era ancora inquieto, così cominciò a cambiare la sua vita e iniziò a cercare la sua via tra tutti gli uomini saggi che conosceva. Cominciò ad affrontare la riflessione yogica e raggiunse una maggiore quantità di consapevolezza di pensiero che  sbalordirono gli esperti del santuario. A causa della sua bravura nel campo della riflessione, gli specialisti del santuario gli offrirono un luogo dove insegnarla lui stesso, ma egli tuttavia rifiutò la posizione. Questo fu dovuto al fatto che  Gautama non era ancora soddisfatto e aveva bisogno di andare avanti nel suo percorso verso l’illuminazione.
Dopo aver padroneggiato l’arte della riflessione, Gautama a quel punto passò a un livello più profondo di umiltà. Portò l’austerità religiosa a un altro livello impedendosi di chiedere qualsiasi singola cosa compreso il nutrimento. Mangiava solamente una noce o qualche foglia a intervalli di giorni per impedire di morire di fame. Passò i suoi giorni entrando in una condizione di contemplazione sempre più profonda per raggiungere una consapevolezza più chiara e profonda. Pensò all’universo, al mondo alla vita e fece in modo di non fermarsi fino a quando non avesse trovato la risposta giusta. Il suo viaggio verso l’edificazione impiegò 49 giorni e in quel momento aveva raggiunto l’età di 35 anni.
Arrivato a quell punto, era conosciuto come l’incomparabile Buddha, che significa "il risvegliato" o anche "l’illuminato".

Il suo apprendimento

Nonostante il fatto che sia difficile rendersi conto veramente dei pensieri di Gautama nel corso del suo viaggio verso l’illuminazione, egli ci ha fornito alcune idee di supporto che i buddhisti conoscono oggi come il Dharma.

Gautama ha composto il Dharma alla luce delle "Quattro rispettabili certezze". Questi fatti sono gli aiuti attraverso i quali un uomo può raggiungere il Nirvana. Nel Buddhismo, il Nirvana è una condizione di predominio mentale. Sommata a veri sentimenti di serenità e un’opportunità. Per dirla semplicemente, è quella cosa che la maggior parte delle religioni chiamano "il Paradiso sulla terra."

Per avere la capacità di raggiungere il Nirvana, un uomo dovrebbe capire come eliminare la rabbia, la cupidigia, l’immaturità e gli altri sentimenti negativi e distraenti. Essere compassionevole, gentile e filantropico.

I suoi insegnamenti

Come indicato dal Buddha supremo, ci sono quattro fatti importanti che un uomo deve affrontare per vedere il mondo come è realmente. La nobile verità iniziale: c'è dolore sulla terra.

Questo implica semplicemente che la vita non è senza sfide. Il brutto capita e nessuno ne è esentato. In qualche momento della vita saremo feriti o ci ammaleremo o perderemo qualcosa o qualcuno a noi caro. Indipendentemente dal fatto che vediamo le nostre vite come generalmente positive, nonostante tutto, alla fine dobbiamo confrontarci con la mortalità. La prima nobile verità ci mostra che dovremmo riconoscere che la vita è difficile e che dovremmo affrontarla a testa alta.

Seconda nobile verità: ogni dolore ha una ragione.

La nostra sofferenza è sicuramente il risultato di qualcosa che dobbiamo avere, ma che tuttavia non possiamo avere, o per essere qualcuno che non siamo, negando quello che siamo realmente. Per esempio, la maggioranza delle persone lavora per raggiungere la felicità materiale, il potere e il controllo ma tuttavia la maggior parte delle persone non lo otterrà. In questo modo, si riempiranno di problemi. Ci sono altre volte in cui gli individui affermano di essere quello che non sono e questo impedisce loro di riconoscere quello che realmente sono. Di conseguenza è probabile che si sentano infelici. É difficile ma dobbiamo affrontarlo a testa alta.

Terza nobile verità: la vostra sofferenza può finire.

La terza nobile verità ci dice semplicemente che è possibile finire i nostri problemi ridefinendo noi stessi e ripensando al modo in cui viviamo. Dobbiamo ricordare che non dobbiamo impressionare le altre persone e che non dobbiamo fingere di essere qualcuno per adattarci. La vita diventa semplice una volta che impariamo a concentrarci su noi stessi e sulle cose di cui abbiamo realmente bisogno.

 

Quarta nobile verità: come porre fine alla sofferenza.

Rendersi conto che possiamo porre fine alla nostra sofferenza è un grande passo verso la felicità. La quarta nobile verità ci indica come porre fine alla nostra sofferenza attraverso la meditazione consapevole, che comporta “l’ottuplice sentiero per la felicità”.

 

Capitolo 2: l’intelligenza al di là del Sé

Come individui, la nostra consapevolezza è in gran parte concentrata sulla sopravvivenza. In effetti, anche se siamo progrediti tra le categorie animali, questa verità fondamentale sull’istinto umano non è cambiata. Siamo animali che cercano di garantirsi che il sole continuerà a sorgere su di loro ogni mattino. La battaglia per salvaguardare il proprio sé è una realtà fondamentale dell’essere umano. Non siamo in grado di immaginare un mondo in cui il nostro sé abbia smesso di esistere, e così ci trasmettiamo racconti su una vita passeggera dopo la morte, in cui continueremo a esistere. Lo scenario storico del mondo è lo scenario storico dell’umanità che scopre la sua salvezza nella garanzia della venuta di un mondo superiore. In ogni caso, quel mondo migliore è dentro di noi. É un pezzo di noi che si rivelerà se lo cercheremo.

Siamo interamente persuasi della nostra importanza ed è corretto che ogni singola persona tra di noi sia importante, e questo è vero anche per l'interezza. Il nostro valore individuale è profondamente associato con il valore degli altri e con tutto ciò che è nell'universo. Capendo questo, abbandonando le stupidaggini costruite sul sé e catturando la realtà diversamente è una parte della garanzia del Buddhismo per gli individui che ne seguono le lezioni.

Il Buddhismo è il quarto più grande tipo di pratica sull'aldilà del pianeta. Dico pratica sull'aldilà qui, visto che è meno una religione e più una logica. Il Buddhismo è diviso in alcune scuole, anche se ognuna di queste scuole adotta alcune lezioni vocali, procedure e pratiche che sono normali per ognuna delle altre. In Occidente, il Buddhismo ha cominciato a diventare progressivamente di tendenza, alla luce delle sue premesse filosofiche e per il test significativo che rivolge all'indipendenza occidentale.

L'indipendenza occidentale è basata sulla convinzione che il sé sia un centro omni inclusivo. Il nostro stile di vita rafforza deliberatamente questa convinzione, così la maggior parte del nostro vagare si basa sul fatto che i nostri bisogni e voleri individuali siano di un valore importantissimo. Mentre non lo ammettiamo con trasparenza, giustifichiamo questa convinzione. Partecipiamo a ridicole manifestazioni di filantropia (generalmente durante le festività) per curare dalla mentalità ristretta le nostre voci interiori. Sembra che non abbiamo mai abbastanza e quando capiamo quanto abbiamo, comparato con quanto poco hanno gli altri, ci sentiamo pieni di rimorsi. Quel senso di colpa, in ogni caso, non è mai abbastanza per spingere quel genere di cambiamenti significativi che dobbiamo fare con un obiettivo finale specifico per ricreare il mondo come un posto più carico di amore e compassione. Lo diciamo a voce, ma la gran parte di noi non si abbandonerà mai a praticare queste che sono le qualità più umane.

Comprende un lavoro. Comprende un'idea. É compresa la rinuncia del sé. É quest'ultima che tende a bloccarci in breve tempo. Rinunciare a cosa? É un'idea schiacciante, significativa. In ogni caso è proprio quell'idea che istruisce nel mondo più lampante il Buddhismo. É quell'idea che può mostrarci la via che porta all'illuminazione e a una espansione dei nostri spiriti di pace, felicità e gioia. Il Buddhismo offre un approccio che soddisfa noi stessi con desideri che portano effetti duraturi e non solo contro la nostra infelicità.

I nostri desideri sono l'origine di tutte le sofferenze, sulla base del fatto che quelle cose che vogliamo si fondano sul tormento degli altri, che lo sappiamo o meno. Questo è valido particolarmente in un'epoca di globalizzazione, di legami obbligati e anche di assoggettamento. Abbiamo bisogno di quel televisore a schermo piatto, così non ci chiediamo chi lavora per farlo. Abbiamo bisogno di quei pantaloni all'ultima moda, così fingiamo di non renderci conto che sono stati creati dalle mani di ragazzini. Potrei andare avanti su questo argomento, ma tutti coloro che leggono qui conoscono questa storia. Siamo tutti consapevoli che il raggiungimento dei nostri desideri illimitati ha un costo. Potremmo semplicemente non importarcene, alla luce del fatto che i nostri desideri vengono prima di quelli degli altri. In ogni caso, questo è quello che so – mi rendo conto che voi state leggendo attentamente questo libro come risultato della vostra consapevolezza che il vuoto dentro di voi che cercate senza sosta di riempire ogni giorno, è alla ricerca di qualcosa di più appagante rispetto a passare tutto il tempo per seguire le pressanti richieste dei vostri desideri. Voi state leggendo con attenzione questo libro visto che vi siete resi conto che i vostri desideri possono essere cambiati in qualcosa di un valore straordinario, con uno stimolo che esce verso tutto quello che c'è attorno a voi. Siete pronti a cambiare. Questo implica che siete preparati a viaggiare verso la saggezza che consente il piacere nella vostra vita; un piacere che normalmente diventerà una parte della vostra identità e sarà visto da tutto coloro che vi conoscono.

Le tre vie della saggezza buddhista

La conoscenza che Siddhartha ha appreso nel suo viaggio sotto l'albero della Bodhi e che ha impartito al mondo è il fondamento del Buddhismo. In questa saggezza c'è la vera libertà dal tormento. Ci sono tre diverse strade nella pratica dei Buddhisti per conoscerla. Queste pratiche possono mostrarvi la via verso la vostra libertà e verso quella degli altri. Intraprendendola, è probabile che assumiate un mandato ma, tuttavia, questo mandato è un esercizio senza volontà. É una caratteristica frutto del lavoro dell'intelligenza in voi, aggiungendo una brillantezza illuminata che sarà di sprone per gli altri.

Saggezza dall'ascolto

La saggezza è quello che accade quando, avendo sviluppato amore e compassione, siete in grado di modificare la vostra comprensione della realtà per assimilare che ogni cosa, tutto quello che esiste, è effimero. Niente è grande. Nulla è corretto. Niente non è giusto. Nulla è come sembra essere, come indicato dal nostro discernimento. Le nostre osservazioni sono incastrate in una complessità di incontri, presupposti sociali e preferenze individuali, e questo ci tiene lontani dall’avere la capacità di allineare con attenzione quello che ci circonda in generale con la nostra voce interiore (che è il nostro Buddha dentro di noi).

Sviluppiamo per noi dei materiali che sono profondamente distorti dalle variabili di cui ho parlato in precedenza, e questo porta a un fantasioso tipo di mondo reale, inaccessibile dalla realtà. Questa visione assomiglia a quella di osservare una cosa attraverso un bicchiere d'acqua. L'immagine che vediamo sull'altro lato è in qualche modo corretta ma vaga, contorta. Noi creiamo questa distorsione attenendoci alle convinzioni sulla nostra idea del mondo.
Come potremmo ascoltare quando la nostra psiche è così piena di sospetti, convinzioni e conoscenze parziali? Come potremmo ascoltare l'altra versione della storia quando siamo così profondamente legati alle nostre? Non è realistico. Perciò il primo dei metodi buddhisti per la saggezza è quello di capire come ascoltare in modo significativo e con orecchie attente. Una parte di questo apprendimento è dimenticare quello che ritenevamo come corretto. Significa fare arrendere il nostro gruppo di verità soggettive a un tipo di obiettività che sembra veramente liberarci dalla realtà errata che siamo giunti a considerare come "genuina". Questo implica che è...

Indice dei contenuti

• Capitolo 1: il primo Buddha e i suoi insegnamenti
• Capitolo 2: l’intelligenza al di là del Sé
• Capitolo 3:  Mahayana – il grande veicolo
• Capitolo 4: Come trovare l’illuminazione
• Capitolo 5: Come praticare il Buddhismo
• Capitolo 6: Linee guida per praticare il Buddhismo
• Capitolo 7: Le radici del male
• Capitolo 8: I quattro stadi dell’illuminazione
• Capitolo 9: Zen
• Capitolo 10: I tre gioielli – le radici sane
• Capitolo 11: I tre veleni – le radici malate
• Capitolo 12: combattere lo stress, l’ansia e la depressione con il Buddhismo
• Chapter 13: Mudra per combattere lo stress
• Capitolo 14: Iniziate la vostra giornata con motivazioni e pensieri positivi
• Capitolo 15: Come comincio a praticare il Buddhismo?
• Capitolo 16: i cinque impedimenti
• Capitolo 17: Simboli del Buddhismo
• Capitolo 18: I Buddhisti e l'alcool
• Capitolo 19: Perché il Buddhismo è vero?
• Capitolo 20: Perché il Buddhismo è così popolare?
• Capitolo 21: Perché le nazioni buddhiste sono povere?
• Capitolo 22: Il Buddhismo è una scienza?
• Capitolo 23: Dio nel Buddhismo
• Capitolo 24: religione qualificata
• Capitolo 25: Il Buddhismo e la Cristianità
• Capitolo 26: Buddhismo e Kabbalah
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