La Quiete di Apollonia
Religiosità femminile e spazi di devozione nell'Italia del Seicento Milano
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La Quiete di Apollonia
Religiosità femminile e spazi di devozione nell'Italia del Seicento Milano
Informazioni sul libro
È a partire dai primi decenni del Seicento che l’Inquisizione romana acquisì,nella sua vasta materia di controllo, una varietà di espressioni devozionali,legate in particolare alle vie della cristiana perfezione, che andavano formando il poliedrico linguaggio di movimenti di religiosità daicontorni sfumati. L’impegno nella ridefinizione dei modelli non riguardò solo la santità, ma tutta una serie di pratiche religiose che, percorrendo lavia di atteggiamenti individuali e spesso mistici, indussero le istituzioniecclesiastiche verso un disciplinamento dei culti e un’attenzione agli indirizzidelle coscienze. Le suggestioni circolanti dall’età tridentina avevanodiffuso un modo attivo e profondo di essere cristiano e, sempre di più, di essere cristiane. L’influenza delle correnti mistiche, particolarmente dimatrice spagnola, aveva intriso in una rete molto difficile da rintracciare,ma molto penetrante nelle maglie della società, profili di donne che attirarono
l’attenzione dell’Inquisizione. In generale sono le fonti processualiche permettono lo studio di queste figure: processi culminati in condanne
o beatificazioni o in ascese di santità.
Il caso di Maddalena Ventiquattro, che qui si presenta, non è un processoma è l’esito di una scoperta che parte dalla sua autobiografia, rintracciataall’interno di un fondo privato, il Fondo “Giovanni Pansa” della Biblioteca “Vittoria Colonna”, presso il Museo delle Genti d’Abruzzo diPescara.