Metamorfosi dei topoi nella poesia europea dalla tradizione alla modernità. II
Le forme di Proteo - Antichi e nuovi topoi nella poesia del '900
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Metamorfosi dei topoi nella poesia europea dalla tradizione alla modernità. II
Le forme di Proteo - Antichi e nuovi topoi nella poesia del '900
Informazioni sul libro
«Non credo sia facile ricostruire quale sia stato il modo di procedere di E.R. Curtius nell’affrontare in Letteratura europea e Medio Evo latino, uno dei grandi classici della critica del Novecento, la grande questione della continuità o della discontinuità tra la tradizione letteraria greco-latina, quella del Medio Evo cristiano dopo la caduta dell’Impero Romano, per arrivare alle letterature in lingua volgare, poi moderne, e alla grande cesura storica, per lui segnata dal secolo dei Lumi.
Di quest’opera molte lacune, incoerenze, limiti e contraddizioni, nei decenni che ci separano dalla sua prima edizione del 1948, sono state in settant’anni evidenziate e sviscerate in numerosissimi interventi e recensioni firmate da critici di orientamenti anche molto diversi.
Più obiezioni e perplessità che consensi riempivano quegli scritti anche se il riconoscimento per il coraggio di un’impresa unica per grandiosità e ambizione era, quasi sempre, la premessa necessaria alle stroncature più o meno radicali che seguivano.
Eppure il grande libro di Curtius continua a essere letto o, meglio, consultato, e ha resistito a tutto, alle radicali mutazioni dei metodi e delle questioni che appassionano la critica letteraria contemporanea e perfino al disinteresse prevalente, negli anni più recenti, per temi che non siano di attualità.…» — Il Curatore
Domande frequenti
Informazioni
ANDREA AFRIBO
VECCHI E NUOVI TOPOI. PER UNA MAPPATURA DELLA POESIA ITALIANA DEL NOVECENTO
S. Corazzini, La finestra aperta sul mare (Le aureole, 1905); M. Luzi, Terrazza (La barca, 1935); A. Gatto, Balcone (Isola, 1932); Mi chiami alla finestra (Poesie d’amore, 1941-49, 1973); Alla finestra (La forza degli occhi, 1954); Donne alla finestra (Osteria flegrea, 1962); E. Montale, Il balcone (Occasioni, 1939); V. Sereni, Terrazza (Frontiera, 1941); C. Betocchi, Alla finestra, d’inverno, all’ora della prima messa (L’estate di San Martino, 1961); L. Erba, Dalla terrazza, Alla finestra (Nella terra di mezzo11); G. Caproni, Dietro i vetri (Come un’allegoria, 1936); A. Zanzotto, Per la finestra nuova (IX Ecloghe, 1962); F. Fortini, Dalla mia finestra (Una volta per sempre, 1963); G. Raboni, Dalla mia finestra (Le case della Vetra, 1966); A. Bertolucci, Dal balcone (Viaggio d’inverno, 1971); G. Giudici, Finestra (Quanto spera di campare Giovanni, 1993); Finestrina (Empie stelle, 1996); S. Solmi, Dal balcone (1968); M. De Angelis, La finestra (Somiglianze, 1976); A. Anedda, Dal balcone del corpo (2007).
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Colophon
- INDICE
- Introduzione di Paolo Amalfitano
- Nota bibliografica
- GUIDO PADUANO: Topos e tema: un’opposizione teorica (con un esempio da Pasolini)
- FILIPPOMARIA PONTANI: Un domaine extérieur molto particolare: Alessandria, l’alessandrinismo e il fenomeno Kavafis
- PAOLO AMALFITANO: Nuovo Inferno, nuovo Paradiso. Le forme del tempo nella poesia di T. S. Eliot
- NICCOLÒ SCAFFAI: «Di che cosa è composto il giardino». L’anti-idillio come topos nella poesia del Novecento
- INES RAVASINI: Per una topica «universal y andaluza»: antichi topoi e nuovi linguaggi in Federico Garcia Lorca
- LUIGI REITANI: «Di buio in buio»: tenebre e notte nella poesia di Paul Celan
- FABIO SCOTTO: Corpo e presenza in Bernard Noël e Yves Bonnefoy
- ALESSANDRO NIERO: Intorno alle «Egloghe» di Iosif Brodskij
- MICHEL MURAT: «Tutto e tutti si somigliano»: luoghi comuni della modernità negativa
- ANDREA AFRIBO: Vecchi e nuovi topoi. Per una mappatura della poesia italiana del Novecento