Prefazione all’edizione italiana
Il capitalismo non è molto apprezzato neanche in Germania, uno fra i Paesi più ricchi e meno diseguali oggi esistenti. Secondo un sondaggio più volte ripetuto, solo la metà dei tedeschi considera l’economia di mercato il miglior sistema economico possibile; se poi il termine “economia di mercato” viene sostituito con la parola “capitalismo”, la percentuale a suo favore diminuisce nettamente. L’ostilità nei confronti del capitalismo viene articolata nelle critiche di numerosi esperti, alcune delle quali molto eloquenti e ben documentate. Tuttavia, i critici del capitalismo raramente si spingono fino a indicare quale altro sistema economico ne dovrebbe prendere il posto. Quando lo fanno, le loro proposte sono spesso di un’ingenuità disarmante e in generale così vaghe da non permettere un ragionamento serio circa i loro presunti meriti. Questo deficit appare tanto più grave se si considera che nel corso dei secoli l’umanità ha elaborato un discreto numero di progetti di riorganizzazione radicale delle attività economiche.
Con questo libro invito allora il lettore a esplorare le alternative economiche più promettenti finora concepite, iniziando dallo Stato ideale di Platone per arrivare alle recenti proposte sul reddito di base universale, l’eredità sociale e il socialismo azionario. Per ogni alternativa, prima ne descriverò i tratti fondamentali e poi ne simulerò il funzionamento al fine di dedurne i probabili risultati economici. La pietra di paragone per valutare questi sistemi alternativi sarà l’economia sociale di mercato, ovvero il sistema economico che caratterizza la Germania e gli altri Paesi europei “che vanno relativamente bene”.
Questo testo non narra la storia delle utopie economiche. Il mio obiettivo è di rispondere a un diffuso bisogno di orientamento per poterci alfine avviare verso un sistema economico più civile, equo ed efficiente del capitalismo. La recente crisi a seguito della pandemia del Covid-19 ha ulteriormente rafforzato il senso di questa operazione. L’emergenza sanitaria ha infatti palesato i limiti di applicabilità della logica capitalista e le misure straordinarie messe in atto dai governi hanno evidenziato che cambiamenti radicali di regole sociali fondamentali sono possibili. Pertanto, oggi ancor più di ieri appare legittima l’aspirazione ad andare oltre il capitalismo. Questa aspirazione genera un enorme potenziale di energia sociale, ma al fine di trasformare questa energia in azioni politiche costruttive occorre sapere dove si vuole andare e dunque conoscere le migliori alternative al sistema attuale. Il mio proposito è perciò di esaminare la logica interna dei modelli più interessanti per poter poi analizzarne le conseguenze. In primo piano metterò quindi la coerenza economica di questi progetti e i probabili risultati di una loro eventuale realizzazione. Così facendo, l’esplorazione di sistemi economici alternativi servirà a stimare se un’altra organizzazione della produzione e del consumo sia non solo possibile ma anche auspicabile.
Il viaggio verso altri mondi è sempre anche un viaggio dentro se stessi. Il confronto con essi ci consente di comprendere meglio la natura del nostro sistema, quali sono i suoi limiti e le sue potenzialità ancora inespresse. Alla fine della nostra esplorazione cercherò allora di delineare una strategia concreta e a mio parere praticabile che, partendo dal sistema economico così come è oggi, lo renda gradualmente più civile, più equo e più efficiente.
Questo libro si rivolge a un grande pubblico e non presuppone conoscenze economiche approfondite. Ho cercato di presentare i risultati dell’analisi economica dei diversi sistemi in modo comprensibile senza sacrificare la logica dell’argomentazione. Avrei potuto arricchire ogni paragrafo con note in calce e precisazioni, ma ho deciso di rinunciarvi per rendere più fluida la lettura. I testi citati nei vari capitoli e altri, utili per approfondimenti, sono riportati nella nota bibliografica a fine volume. La presente edizione italiana contiene in aggiunta a quella originale tedesca un’appendice, già apparsa nelle edizioni in altre lingue. Questa appendice approfondisce la proposta formulata nell’epilogo e si rivolge in particolare agli esperti di politica economica.
Berlino, giugno 2020
Giacomo Corneo
1. Prologo
Un certo giorno, il dialogo via e-mail tra un padre e sua figlia prese una direzione che nessuno dei due si aspettava.
Figlia: […] Sì, ho letto il testo di economia che mi hai dato prima di partire, spero che adesso mi lascerai un po’ in pace!
Padre: E allora, hai cambiato opinione?
Figlia: No, per niente! La tua “mano invisibile del mercato” manco mi fa il solletico. Ma in che mondo vivete??? Ci sono banchieri che si vantano di ottenere rendimenti del 25% e per questo si sentono di meritare compensi milionari. Poi salta fuori che i loro conti sono solo aria fritta e la banca che amministrano finisce nei guai… Ma niente di male, tanto loro non pagano mai per gli errori che commettono, no, ci pensa lo Stato a salvarli – naturalmente, proprio quello Stato di cui si lamentano in continuazione!
È così che funziona realmente l’economia di mercato, è così che uno diventa ricco e l’altro rimane povero, altro che “mano invisibile”!
Padre: La “mano invisibile” è più che altro una metafora…
Figlia: L’unica vera mano invisibile è quella dei banchieri nelle tasche dei cittadini. E la conseguenza di tutto questo è che, alla fine, a moltissime persone vengono negati beni e servizi fondamentali, come una scuola pubblica decente per i loro figli. Allora, per piacere, chiamalo “capitalismo” e non “economia di mercato”. Così si capisce meglio qual è il vero obiettivo che muove il sistema: l’interesse del capitale, puro e semplice.
E ti dirò di più: la nostra con...