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Le apparizioni, i segni, il messaggio

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Le apparizioni, i segni, il messaggio

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Dal 2 al 6 febbraio del 1995, a Pantano di Civitavecchia, una statuina della Madonna raffigurante la regina della Pace lacrimò sangue per tredici volte nel giardino della famiglia Gregori. Pianse ancora sangue il 15 marzo nelle mani del vescovo Girolamo Grillo. Da quel giorno altri eventi soprannaturali si sono succeduti: una seconda Madonnina, identica alla precedente, dono di un cardinale a nome del Papa, ha incominciato a effondere un olio profumato durante alcune feste religiose o di fronte a persone riunite in preghiera; la vergine stessa è apparsa e ha dato i suoi messaggi. Prima destinataria e strumento di queste manifestazioni è la famiglia Gregori: padre, madre e tre figli, tutti resi partecipi di tante grazie e segni straordinari. Ma anche il vescovo è stato reso testimone di tutto.Questo volume, agile come una guida del pellegrino, espone tutti i fatti salienti della vicenda; i documenti sulle analisi scientifiche, che hanno escluso truffe e manipolazioni; i documenti che rivelano la devozione di san Giovanni Paolo II verso la Madonnina; i riconoscimenti pubblici dell'autorità della Chiesa; le testimonianze dei Gregori. Solo qui compaiono i testi dei messaggi della Madonna delle rose dal Cuore Immacolato e regina delle Famiglie – così Maria si è presentata a Civitavecchia –, nei quali mette in connessione queste sue visite con le apparizioni di Fatima. È in atto una battaglia contro la Chiesa e contro la famiglia – rivela –, ma il trionfo del suo Cuore Immacolato, promesso già nel 1917, si compirà, e ciò avverrà mediante la fedeltà delle famiglie nell'unità della Chiesa.

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Informazioni

Editore
Ares
Anno
2020
ISBN
9788881559343
Capitolo terzo

APPARIZIONI E MESSAGGI







A Civitavecchia oltre il fenomeno della lacrimazione di sangue e delle trasudazioni di olio profumato, ci sono state anche apparizioni e sono stati dati messaggi. Strumento anche di queste manifestazioni è sempre la famiglia Gregori.

Nell’occasione del decimo anniversario delle lacrimazioni di sangue, Jessica in una intervista televisiva affermò per la prima volta pubblicamente che ci sono state diverse apparizioni della Madonna la quale ha dato anche dei messaggi. Alcuni di questi contengono segreti che erano noti solo al vescovo Grillo. Sempre Jessica nella sua dichiarazione scritta per il dossier pubblicato dalla Rivista diocesana di Civitavecchia, attestava i fenomeni come segue.

«Dichiaro inoltre di aver ricevuto dei messaggi, da chi non posso svelarlo, dati al Vescovo, nello stesso anno e negli anni seguenti. Tali messaggi sono tenuti in segreto tra me e il Vescovo, e io non posso rivelarli perché legata all’obbligo del silenzio. L’unico che potrà rivelarli, se un giorno avrà intenzione di farlo, è soltanto il vescovo, monsignor Girolamo Grillo.
Inoltre, sempre in quegli stessi anni, dichiaro di aver ricevuto altri messaggi che riguardano principalmente la famiglia e l’unità di quest’ultima che in questi tempi viene distrutta dalle insidie del demonio.
Tali messaggi richiedono anche: molta preghiera davanti a Gesù Eucaristia; andare alla Santa Messa tutti i giorni; confessarsi almeno una volta alla settimana, nel giorno del Signore; recitare il Santo Rosario; consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria»1.

Anche Fabio Gregori, in più interviste ha affermato che ci sono state delle apparizioni della Madonna durante le quali sono stati dati anche dei messaggi. Fabio ha dichiarato a sua volta di aver visto la Vergine e di averne ricevuto i messaggi. In alcuni casi quando era insieme con sua figlia Jessica, altre volte da solo.

Lo stesso vescovo monsignor Girolamo Grillo confermò di aver ricevuto dei messaggi segreti da Jessica. Lo fece in via ufficiale, ancora in carica, nel Dossier pubblicato dalla diocesi:

«Quanto a Jessica Gregori, la ragazza che, al tempo delle lacrimazioni, aveva appena cinque anni e mezzo, allora personalmente dapprima neppure la volli interrogare e perché ero scettico sul fenomeno e anche perché ritenevo che ella ripetesse come un pappagallo una lezione imparata a memoria. Stranamente, però, ogni qualvolta mi parlava della “sua Madonnina” (così la chiamava) mi si stringeva al collo e piangeva a lungo. Questo atteggiamento sarebbe proseguito per parecchi anni.
Quello stesso anno venne da me altre quattro volte nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre. Il padre la portava con sé in braccio; poi, chiedeva al papà di lasciarla sola con me, pregandolo di allontanarsi fuori. Mi si avvicinava, dicendomi: “Chinati (io ero seduto), perché la Madonna ti manda un messaggio che soltanto tu devi sapere”. Mi raccontava naturalmente di come vedeva la Madonna. Ricordo di averla trattata sempre in maniera piuttosto rude, dicendole: “ma va’, chi ti ha detto di raccontarmi queste frottole?”. La piccola, allora si metteva subito a piangere, dicendomi fra le lacrime: “Lo sapevo che non ci avresti creduto, ma quella ‘Ragazza’ (così le sarebbe apparsa la Madonna), mi ha detto: ‘Devi dire al Vescovo, allora, di scrivere le cose che gli racconti, altrimenti avrebbe potuto dimenticare’”. Io, a dire la verità, non scrissi mai nulla, in quel periodo, nel mio Diario; lo avrei fatto soltanto nel mese di gennaio del 1996, pensando a uno degli ultimi messaggi che, riguardando la piccola stessa e me, mi fece riflettere. Oggi, posso affermare che il contenuto di quei messaggi, purtroppo, successivamente si sarebbe rivelato esatto. Ne parlai con qualcuno, ma per ora non posso dire con chi. La bambina di allora ricorda perfettamente il contenuto di quei messaggi, anche se non ne comprendeva il vero significato di alcune espressioni. Ovviamente ella, secondo la consegna ricevuta allora da quella Ragazza (che, secondo la piccola sarebbe stata la Madonna) è tenuta al segreto. Potrebbe dire soltanto, qualora fosse interrogata, che tra lei e il Vescovo ci sono dei segreti, di cui lei, però, non può parlare.
Oggi, posso dire che Jessica mi sembra una ragazza molto semplice e sincera, ma che allora, pur avendo soltanto cinque anni e mezzo, parlava come una piccola donna; tanto è vero che, dentro di me, stento tuttora a credere che, a quell’età, abbia potuto dirmi certe cose. Posso aggiungere che ella non ha mai parlato di quei segreti, neppure con il suo confessore. Ella ricorda benissimo gli stessi segreti, come ho potuto constatare, interrogandola di recente»2.

Successivamente, prima della morte, mons. Grillo pubblicò un suo Diario (La vera storia di un doloroso dramma di amore, Shalom 2011) in cui a più riprese conferma le apparizioni e, infine, la sua piena adesione personale a tutti i segni di natura soprannaturale collegati alla vicenda della Madonnina di Pantano.

Abbiamo, quindi, delle apparizioni e dei messaggi. Per quanto riguarda le apparizioni ci addentriamo in un campo più difficile da valutare rispetto ai precedenti già evidenziati; infatti, le lacrimazioni e le trasudazioni possono essere constatate da tutti e analizzate scientificamente, mentre le apparizioni rimangono nell’àmbito della soggettività del veggente o dei veggenti e richiedono un attento discernimento. Per quanto riguarda i messaggi anch’essi sono da ascrivere all’àmbito soggettivo, però se ne può verificare l’ortodossia, e se contengono profezie occorre attendere che si adempiano.

Nel nostro caso siamo in presenza di messaggi che contengono dei «segreti» noti solo a Jessica e al Vescovo; ci sono, poi, altri messaggi che possono essere portati alla conoscenza di tutti e questo sarebbe il desiderio della Vergine.
Questi messaggi sono stati dati in un ciclo di apparizioni che hanno inizio il 2 luglio 1995 e termina il 17 maggio 1996. Nonostante le rivelazioni private presso la famiglia Gregori continuino anche in seguito, questa data viene tuttavia indicata nelle pagine che seguono come quella dell’ultima apparizione, proprio perché con essa si ritiene che la Madonna abbia dato l’ultimo messaggio che definiremo «con valenza pubblica», da comunicare cioè alla Chiesa tutta e al mondo come richiamo di conversione.
Se la Madonna parla, del resto, certamente lo fa per il bene di tutta l’umanità; ed è necessario conoscere ciò che dice, per mettere in pratica i suoi accorati materni appelli. A questo punto, per chi scrive, essendo convinto della bontà del dettato della Madonna a Civitavecchia, tacere sarebbe colpevole.

Bisogna in ogni modo sempre ricordare che la Rivelazione ormai è chiusa, ciò che il Signore doveva dire di necessario per la nostra salvezza lo ha detto ed è contenuto nella Scrittura e nella Tradizione, pertanto ogni ulteriore messaggio frutto di rivelazioni private non aggiunge niente di nuovo rispetto a ciò che già sappiamo.
Tuttavia, ci possono essere dei richiami, degli avvertimenti, degli inviti ad abbandonare la via del male e a fare ciò che ci dice Gesù nel Vangelo. La Madonna è una madre premurosa, a Lei sta a cuore la sorte dei figli; se, in circostanze particolari, si manifesta e parla, vuol dire che i pericoli sono reali. Come se la Madonna ci dicesse: «State attenti, perché avete imboccato una strada che vi porta verso il baratro, ma ancora siete in tempo per tornare indietro».

Di seguito ripercorriamo i principali segni e messaggi che ci possano aiutare a cogliere il dono e la sostanza degli eventi di Pantano. Nell’illustrazione cronologica che segue ho pensato di accompagnare ai segni e ai messaggi solo brevi sottolineature di commento, essendo essi già chiari in sé stessi e non volendo preventivamente influenzare il lettore con il giudizio personale di chi scrive. Rimando, pertanto all’ultima parte del capitolo per una qualche riflessione sintetica che offra al tempo stesso ulteriori spunti di approfondimento e meditazione.

Prima di iniziare è utile ricordare al lettore che questi messaggi non hanno ancora alcun riconoscimento ufficiale della Chiesa e che, pertanto, possono essere accettati o non accettati senza che ne sia compromessa la propria coscienza. Il riportare solo alcuni messaggi, o parte di essi, non dipende da una scelta arbitraria, ma dal fatto che alcuni di essi riguardano solo la famiglia, o le singole persone, o il Vescovo. Pertanto sia per il rispetto delle persone, sia perché non riguardano tutti, non è opportuno riportarli. Si dà notizia, inoltre che la Madonna, a Civitavecchia, oltre ai segni impressi nelle due statue che la raffigurano, ha dato anche altri segni oggettivi e altre prove concrete per attestare la verità del suo apparire e parlare, e fugare ogni dubbio d’allucinazione o inganno diabolico. Tali prove riguardano le persone interessate, pertanto lasciamo a loro la libertà di manifestarle quando e come vorranno.


Segni e voci

Prima dell’evento della lacrimazione di sangue della Madonnina ci sono stati dei segni premonitori: sogni particolari, una croce di fiori nel campo dietro la casa Gregori, la presenza di una colomba bianca per più giorni. Tutte cose messe in evidenza nella relazione inviata al vescovo diocesano da Don Pablo Martín in data 4 marzo 19953.

Analogamente, prima delle apparizioni e dei messaggi della Vergine, si sono riscontrate apparizioni di Angeli e alcuni messaggi attribuibili nelle diverse circostanze alla prima e alla seconda Persona della Trinità e all’Angelo custode.
Dopo l’evento della lacrimazione di sangue una voce maschile si fa sentire per la prima volta il 6 febbraio 1995 alle ore 5,20 rivolta a Fabio che dice: «La devi portare in ch...

Indice dei contenuti

  1. Prefazione di Riccardo Caniato
  2. Introduzione dell'Autore
  3. La Madonna che ha lacrimato sangue
  4. Seconda statuina. Trasudazioni e profumo
  5. Apparizioni e messaggi
  6. Considerazioni e rilievi sui messaggi
  7. Giovanni Paolo II e la Madonnina
  8. La Madonna piange lacrime normali
  9. La vicenda della Madonnina continua
  10. Conclusione. «Che cosa dobbiamo fare?»
  11. Per una sintesi. Due interviste a cura di R. Caniato
  12. Due formule di Consacrazione
  13. Note
  14. Notizia sull'Autore
  15. Introduzione dell'Autore
  16. INDICE