Il virus, la rabbia, la paura

Effetti di un lockdown delle emozioni

Carmelo Guarino

• Editore: Ledizioni
• Anno: 2020
• ISBN:
  9788855263535
• Argomento: Medicina
• Categoria: Atención sanitaria

La pandemia da Nuovo Coronavirus ha posto l'intera umanità dinnanzi a dinamiche epidemiologiche e circostanze sociali che hanno disorientato le istituzioni di tutto il mondo e destabilizzato gli equilibri sistemici dei diversi ambiti di vita, con conseguenze emotive e psico-sociali così preoccupanti da richiedere interventi tempestivi e mirati. Sembra pertanto emergere una nuova richiesta di welfare, che anni di neoliberismo incontrollato hanno irrimediabilmente compromesso, e di nuovi paradigmi di assistenza e protezione sociale capaci di non lasciare indietro nessuno, ispirati a un'idea di comunità e fondati su un rinnovato rapporto di fiducia tra persone e istituzioni, cittadini e stati.Esplorare la tempesta di emozioni generate da una crisi globale come la pandemia da Covid-19 è operazione assai ampia e articolata per le implicazioni scientifiche che rivela, per le conseguenze di carattere sociale ed economico indotte, per le refluenze determinate nelle vite private di ciascuno di noi. Proprio per questo, pur senza la pretesa di esaurire un tema così complesso, è parso interessante indagare con le categorie concettuali della Sociologia lo shock emotivo e sociale che la pandemia ha determinato nelle persone, sia a livello individuale che nel contesto delle dinamiche relazionali. Uno shock che, osservato occasionalmente, nella vita di tutti i giorni, restituisce la sensazione di un paesaggio umano fragile e vulnerabile, ostaggio di antiche paure e vittima di vecchi pregiudizi. Molti studiosi sono convinti che il Covid-19 dovrà ancora rivelare numerose e drammatiche conseguenze, non solo sul piano medico e sanitario ma anche su quello più propriamente sociale e culturale. Solo mediante progetti di elevato valore, che richiedono impegno e sacrificio, cooperazione e collaborazione, si potranno porre le condizioni per una generale capacità di far fronte alle sfide che l'umanità deve e dovrà affrontare oggi e in futuro.

PARTE IV
Paure del presente
e sfide del futuro

Alcune riflessioni conclusive

La pandemia da Covid-19 sembra aver impresso un’improvvisa accelerazione a quel mutamento sociale già teorizzato da Zygmunt Bauman in Liquid Modernity del 2000 alla luce di un’idea di cambiamento perpetuo in cui l’unica certezza è rappresentata dall’incertezza. Un mutamento che si muove nella direzione di quella che Ulrich Beck in Metamorphosis of the world del 2016 ha definito come “metamorfosi” e il cui esito appare indefinibile. Come ha scritto, nel 2004, Alain Touraine in Un nouveau paradigme. Pour comprendre le monde aujourd’hui, viviamo in una contemporaneità segnata dalla fine della società, dalla rottura dei legami sociali, dalla solitudine, dalla crisi delle identità, liberi da obblighi di appartenenza e da regole imposte. D’altra parte, se la liquidità di Bauman e la fine della società di Touraine raccontano dello smarrimento, del disagio e della disgregazione delle coscienze indotti dalla deriva della modernità, avvertiti come una perpetua crisi, secondo Carlo Bordoni, parte di questo mutamento è stato determinato dalla pandemia da Covid-19 che ne ha di fatto accelerato le dinamiche. Secondo Bordoni, si staglia all’orizzonte un nuovo ordine sociale che potremmo definire “post-società … intesa come condizione nella quale prevalgono le moltitudini, mutano le modalità delle relazioni sociali, si alterano i rapporti tra pubblico e privato” (Bordoni, 2020).

Principale indicatore di questo mutamento, a cui il Sars-CoV-2 ha impresso così tanta accelerazione, è la ritrovata centralità dello Stato (in quanto produttore di norme e regole necessarie al controllo sociale e alla prevenzione dei comportamenti a rischio in nome della tutela della salute pubblica), della Scienza (in quanto origine di conoscenze e verità affidabili, valide e verificabili) e della Comunità (rispetto a una moltitudine di individui animati da rabbia e aggressività, avidi e propensi allo sfruttamento indiscriminato delle possibilità). Sulla falsariga di Max Weber, potremmo dire che la pandemia da Covid-19 agendo da potente e straordinario elemento acceleratore, ha contribuito al mutamento in corso nella direzione di “uno stato nascente”, di un tempo nuovo, di una condizione emergente che, tuttavia, come qualunque cambiamento, produce contestualmente disorientamento e inquietudini, paura e rabbia.

La comparsa sulla scena mondiale della pandemia ha determinato, dunque, effetti, conseguenze e implicazione sulla sfera delle relazioni umane e sul funzionamento dei sistemi sociali, che ne hanno destabilizzato gli equilibri mettendone a rischio la tenuta. L’intera struttura drammaturgica della vita già descritta da Ervin Goffman in The presentation of self in everyday life del 1959 sembra essere stata profondamente turbata e sovvertita. Appare legittimo sostenere che la pandemia da Covid-19 abbia agito da fattore slatentizzante, piuttosto che da fattore causale, di fenomeni emotivi come rabbia, paura, angoscia. Questo conferma quanto sostenuto da Bauman in Retrotopia pubblicato nel 2017 secondo cui un antico e profondo processo di ripiegamento sociale in senso tribale, dove stigma e avversione nei confronti del diverso e dello straniero operano nella direzione di una progressiva disgregazione sociale, procede inarrestabile. Gli effetti di questo processo sembrano essersi momentaneamente trasferiti dal piano più propriamente politico dei processi di globalizzazione a quello più specificamente relazionale e sociale. La paura dell’immigrato è diventata la paura del contagio, la rabbia contro gli stranieri si traduce nella rabbia contro i trasgressori delle misure di restrizione e di contenimento, la condanna sociale nei confronti del diverso si trasforma nello stigma e nella relativa emarginazione dell’untore. Il tutto in un quadro di dinamiche psico-sociali che individuano nell’elevata morbilità e mortalità della pandemia e nelle conseguenze di questa un potente detonatore delle nostre incertezze e delle nostre vulnerabilità, diffuse e indistinte, che Bauman ha sintetizzato nel concetto di “paura”, già ampiamente innescata dalla modernità liquida (Bauman, 2006, trad. it. 2008, pagg. 3-28).

La sensazione sembra essere quella di vagare senza una meta precisa o, peggio ancora, di essersi arenati su una terra sconosciuta, familiare, ma al contempo diversa. A tal proposito, Bauman parla di una situazione straordinaria “… in cui l’assetto legale dell’ordine sociale esistente ha perso la presa ed è incapace di governare la vita sociale, mentre un nuovo assetto, che riflette le condizioni appena emerse, è responsab...

Indice dei contenuti

• Il virus, la rabbia, la paura
• Colophon
• Indice
• Introduzione
• I PARTE Inquadramento teorico di base
• II PARTE Pandemia da Covid-19. Dal dato epidemiologico alle conseguenze sulle emozioni e sui comportamenti
• III PARTE Paura e rabbia al tempo del Covid-19: una ricerca empirica
• PARTE IV Paure del presente e sfide del futuro