Il Mito di Dracula: dall'oscurità delle origini, ai meandri dell'inconscio, al buio delle sale cinematografiche
eBook - ePub

Il Mito di Dracula: dall'oscurità delle origini, ai meandri dell'inconscio, al buio delle sale cinematografiche

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Il Mito di Dracula: dall'oscurità delle origini, ai meandri dell'inconscio, al buio delle sale cinematografiche

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Un saggio che rilegge il vampirismo in una chiave nuova e completa, analizzandolo dal punto di vista storico, antropologico, religioso e psicoanalitico. Un'ampia sezione è dedicata all'approfondimento del genere letterario che ha dato vita a Dracula e alla ricca produzione cinematografica in tema di vampiri: vengono analizzati sei film famosi, dall'opera espressionista di Murnau, al Nosferatu di Herzog, al Bram Stoker's Dracula di Coppola, fino al vampiro metropolitano di Ferrara. Il mistero e la fascinazione dei non morti non conoscono declino e il mito di Dracula continua ad appassionare e a terrorizzare, adattandosi al mondo contemporaneo. Più che il sangue e la grande capacità seduttiva che sono strettamente collegati al personaggio, è soprattutto il suo perdurare nel tempo che ci colpisce e ci fa riflettere ancora oggi.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Il Mito di Dracula: dall'oscurità delle origini, ai meandri dell'inconscio, al buio delle sale cinematografiche di Edvige Gioia in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Literature e Literary Criticism History & Theory. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2018
ISBN
9788833462240
VAMPIRISMO E LETTERATURA
La rivalutazione da parte dei romantici di forme e contenuti delle culture popolari tradizionali avviene quando l’antico universo era ormai scomparso o fortemente disgregato. Il vampiro del folklore era infatti legato alla società arcaica, mentre il vampiro letterario è legato alla fine di quel mondo e al lento affermarsi di un mondo nuovo.
Il vampiro della letteratura romantica non sembra più rinviare alle paure profondamente radicate della morte per fame o per pestilenze. La sete di sangue del vampiro moderno rinvia ad ossessioni e angosce molto diverse da quelle della società tradizionale. Nell’ultima parte del settecento inizia la ribellione romantica a quella razionalità illuministica che aveva rigettato le antiche concezioni tradizionali e la letteratura dà uno spazio preferenziale proprio a quelle concezioni, ponendosi come sede di un ritorno dell’irrazionale che era stato represso. Si fa strada un forte interesse verso il mondo popolare e vengono raccolti canti, ballate, fiabe, racconti e proverbi proprio delle culture folkloriche tradizionali, che diventano elementi importanti per fondare una storia nazionale, la storia del popolo–nazione.
Anche la scoperta dell’orrido, del fantastico, del meraviglioso, del terrificante non si può separare dal processo più generale di scoperta e invenzione della tradizione.
Il vampiro letterario e colto, che ricalca i miti del romanticismo, non sempre ha un legame con la superstizione vampirica che aveva contagiato alcuni paesi dell’Europa nel Settecento. Il vampiro si afferma infatti come una figura moderna, nello stesso tempo colta e popolare nella quale gli scrittori romantici riversano concezioni, paure ed angosce dell’uomo nuovo che si era lasciato alle spalle l’ignoranza e la superstizione. Con il lungo racconto Il vampiro1 di William Polidori, pubblicato inizialmente sotto il nome di Byron nel 1819, avviene una grande trasformazione: da soggetto folclorico-mitologico prima e filosofico-teologico poi, il vampiro fa il suo ingresso nell’alta letteratura di finzione. In questo nuovo ambito abbandona i panni laceri degli umili contadini ignoranti e superstiziosi dei Balcani e si riveste degli abiti scuri ed eleganti adatti al nuovo personaggio aristocratico e malefico che è diventato un seduttore o un pervertito, ma che comunque si è civilizzato ed urbanizzato. Fin dalla sua comparsa nella letteratura, l’aggressione vampirica viene recepita dunque come simbolo di atti o di delitti passionali. John William Polidori, giovane medico personale e amico di Byron, fu invitato anche lui al celebre soggiorno nella villa Diodati di Ginevra nel 1816, insieme a Byron, a Shelley e alla sua futura moglie Mary e a Claire Clarmont, ex amante di Byron: insieme partecipano alla sfida, lanciata dallo stesso Byron, di scrivere ognuno una storia di fantasmi. Byron abbozzò la storia di due amici che si recano in viaggio in Grecia e durante il viaggio, uno dei due muore in circostanze misteriose e fa promettere all’altro che la propria morte deve rimanere segreta. Al ritorno in Inghilterra, il sopravvissuto ritrova l’amico vivo e dedito ad avventure amorose.
Su questo frammento di Byron, Polidori costruì il suo Vampiro.
Il racconto narra infatti dell’incontro di Lord Ruthwen, uomo misterioso e affascinante, con il giovane gentiluomo di nome Aubrey. Insieme intraprendono un viaggio che li porterà a Roma e poi in Grecia. Aubrey però, durante il viaggio, si accorge che il suo compagno è capace di compiere atti nefandi e moralmente riprovevoli, come insidiare la virtù di innocenti fanciulle, e per questo, disgustato dalla sua amoralità, decide di continuare il suo viaggio da solo. Arrivato in Grecia, vi si stabilisce e si innamora di una fanciulla, Ianthe, di un amore candido e puro. Qui per la prima volta sente parlare di vampiri e in qualche modo associa le caratteristiche e il comportamento che gli vengono descritti a Lord Ruthwen, il suo compagno di viaggio. Purtroppo proprio lui subisce l’attacco dei vampiri che uccidono, mordendola sul collo, Ianthe, la donna di cui si è profondamente innamorato. Viene raggiunto da Lord Ruthwen mentre si trova nella più cupa disperazione e insieme decidono di proseguire il viaggio che però viene interrotto da un attacco di briganti durante il quale Lord Ruthwen viene ucciso. Prima di morire, si fa promettere da Aubrey che la sua morte rimarrà segreta per un anno e un giorno.
Quando torna a Londra il giovane Aubrey incontra vivo e vegeto il Lord che frequenta i salotti mondani ed assiste all’azione di seduzione dell’essere malvagio e mostruoso nei confronti di sua sorella. L’impossibilità di denunciare Lord Ruthwen lo porta sull’orlo della pazzia e del delirio e quando, finalmente, scade il tempo del giuramento, ormai è troppo tardi perché sua sorella ha sposato il vampiro che si era presentato sotto falso nome e con lui è partita per il viaggio di nozze. Purtroppo, quando il diabolico travestimento viene svelato, il mostro è scomparso dopo aver soddisfatto la sua sete di sangue con la sorella di Aubrey. Con il racconto Il Vampiro, Polidori trasforma lo stesso Byron in un mostro vampirico, ottenendo così la sua rivincita nei confronti dello scrittore, insopportabile e litigioso compagno di vita e di viaggi.
Il Vampiro di Polidori è inseparabile dal clima culturale e spirituale preromantico e romantico, dal byronismo, dalla rappresentazione del dandy glaciale e seducente, dalla concezione dell’eroe maledetto che rovina gli altri e se stesso. Motivi ricorrenti del racconto sono la potenza della seduzione, la maleficità del mostro-vampiro e la distruttività del suo sguardo. Nella descrizione fisica del vampiro, non c’è nulla che ricordi le descrizioni del vampiro folklorico, gonfio di sangue e rubicondo, ma sono invece evidenti i tratti dell’eroe della tradizione gotica: pallore, sguardo gelido ma irresistibile, aspetto cadaverico ma seduttivo.2
Dopo Il Vampiro di Polidori, Nodier pubblicò nel 1930 Lord Ruthwen ou les vampires,3 una sorta di continuazione del racconto di Polidori. Lo steso Nodier già nel 1820 aveva allestito un dramma tratto da The Vampire, contribuendo ad alimentare la moda vampirica che in quel periodo dilaga nei teatri parigini ed europei.4
Una nuova epidemia vampirica contagia il mondo letterario europeo: nel 1820 Charle R. Maturi5 pubblica Melmoth the Wanderer, che ha come protagonista una strana figura di ebreo errante con le caratteristiche del vampiro byroniano alla Polidori.
Lo stesso Mèrimèe,6 nella sua opera Guzla, scritta nel 1825, raccoglie numerose storie di vampiri, mostri e spettri. Nel 1847 Aleksej K. Tolstoj,7 parente del più famoso Tolstoj, scrisse in francese La famiglia dei Vurdalak, poi tradotto in russo e pubblicato nel 1884. Tolstoj riprende un motivo del folklore russo, colorandolo però con il gusto dell’epoca: Sdenka, la vampira, è una contadina serba povera e ignorante, mentre la persona che è oggetto delle sue “attenzioni” è un galante rappresentante della Corte francese. Già precedentemente, nel 1841, Tolstoj aveva pubblicato la sua prima opera, Upir’ (Il vampiro)8, in cui i personaggi sono bizzarri vampiri della provincia moscovita che amano stare seduti vicino al fumante samovar e solo occasionalmente svolgono la loro funzione di vampiri.
Va sottolineato che in Russia non si affermano quei vampiri che evidenziano desideri inconfessati e repressi e che coinvolgono, come nel raffinato The Vampire di Polidori, la maggioranza degli abitanti di una Londra borghese. Mentre i vampiri della letteratura occidentale si muovono in modo inquietante e tendono a distruggere gli spazi fisici e culturali della modernità, i vampiri russi restano legati alla loro terra e si muovono all’interno del loro mondo naturale ed equilibrato.
In Italia, solo nel 1869 Franco Mistrali pubblicò Il Vampiro9, un romanzo ambientato nel Principato di Monaco che recupera tutti gli stereotipi del vampiro, che però entra a pieno titolo nella letteratura italiana con la novella di Capuana10 Un vampiro. La storia, che ha per protagonista un marito defunto, ha una chiara impronta positivistica e riporta il tema del vampirismo all’interno del dibattito tra scienza e razionalità.
Tra la vasta produzione letteraria vampirica europea di metà Ottocento merita di essere ricordato il romanzo Varney the Vampyre, or, The feast of blood (Varney il vampiro o il festino di sangue), scritto da Thomas Preskett Prest in collaborazione con James Malcom Rymer11. Si tratta di un feuilleton di scarso valore letterario che però fu fondamentale per i diffondersi della figura e del mito del vampiro nel nuovo folklore europeo.12
Nel romanzo Carmilla13 scritto da Joseph Sheridan Le Fanu nel 1872, l’arrivo improvviso e misterioso della melanconica donna-vampiro, viene presentito dal padre di Laura, una fragile fanciulla predisposta all’incontro col vampiro. Laura, che vive in un paesaggio e in un’atmosfera intrise di malinconia, è colpita da una vera e propria sindrome dell’umore melanconico, mentre Carmilla è il fantasma che nasce, come scrive Teti, da una ipertrofia dell’immaginazione, rappresenta infatti l’eros malinconico che distrugge, incorporando l’oggetto perduto, identificato con la persona della protagonista, attraverso un processo che regredisce alla fase orale o cannibalica della libido.
Carmilla è sicuramente il più bello e noto romanzo dell’Ottocento che ha come protagonista una donna vampiro. Laura, l’io narrante del racconto, e il padre, un ex funzionario dell’impero asburgico, vivono in una dimora feudale, un castello delle Stiria, dove, ancora bambina, Laura incontra in circostanze misteriose e inquietanti una giovane signora, che in seguito sarebbe riapparsa come Carmilla. Carmilla i...

Indice dei contenuti

  1. PREFAZIONE
  2. LE ORIGINI
  3. VAMPIRISMO, ANTROPOLOGIA E RELIGIONE
  4. VAMPIRISMO E PSICOANALISI
  5. VAMPIRISMO E LETTERATURA
  6. VAMPIRISMO E CINEMA
  7. NOSFERATU DI MURNAU
  8. NOSFERATU, IL PRINCIPE DELLA NOTTE DI WERNER HERZOG
  9. MIRIAM SI SVEGLIA A MEZZANOTTE DI TONY SCOTT
  10. BRAM STOKER’S DRACULA DI FRANCIS FORD COPPOLA
  11. INTERVISTA COL VAMPIRO DI NEIL JORDAN
  12. THE ADDICTION DI ABEL FERRARA
  13. CONCLUSIONE
  14. BIBLIOGRAFIA