In un mercato bancario
sempre più agguerrito e competitivo, nel quale predomina una
domanda sempre più sofisticata e a prezzi calanti, il successo di
una banca commerciale è legato, in primo luogo, alla capacità di
soddisfare al meglio le esigenze e dei bisogni espressi e latenti
dei clienti, Solo così avremo la possibilità di indurre il cliente
a scegliere i servizi della nostra banca e a rimanere ad essa
fedele.
Orientare l’azione della banca al
cliente significa, perciò, capire e conoscere che cosa egli si
aspetti dall’utilizzo del servizio che il venditore gli offre
(funzione attesa). Ma non è tutto. Il venditore dei servizi bancari
deve anche conoscere qual è la leva motivazionale che sollecita
l’acquisto del cliente, ovvero quale bisogno lo induce ad acquisire
il servizio bancario offerto.
Nel rapporto con il cliente è
necessario che il venditore dei servizi bancari tenga conto che,
nel rapporto con il cliente, è opportuno che egli comprenda
chiaramente quali siano i bisogni concreti del suo interlocutore,
il quale fa affidamento:
- sulle competenze tecniche del
venditore dei servizi bancari;
- sui consigli che questi gli
offre;
- sulle soluzioni, sulle
indicazioni e sulle informazioni che gli vengono fornite.
Oltre ai bisogni concreti, il
cliente si aspetta, dal venditore dei servizi bancari anche - se
non soprattutto - l’attenzione ai suoi bisogni psicologici. Questo
significa che il cliente desidera che il venditore dei servizi
bancari trasmetta:
- competenze relazionali;
- cortesia;
- attenzione.
Al fine di comprendere meglio quale
sia il grado di sviluppo dei bisogni e delle esigenze di un
cliente, di seguito proponiamo la cosiddetta Piramide dei bisogni
di Maslow, suddivisa in gradini successivi. Avvertendo che essa non
è una scala unidirezionale (dai problemi di base a quelli di
vertice), ma un insieme di bisogni ai quali il venditore dei
servizi bancari deve - se non lo ha già fatto - fornire efficaci
risposte.
È bene che il venditore dei servizi
bancari - qualora intenda aprire una proficua azione di vendita con
il cliente - superi gli stereotipi che limitano o annullano la
comprensione e la conoscenza delle esigenze specifiche del cliente.
Il primo stereotipo che deve essere superato è quello secondo il
quale “il cliente ha sempre ragione”. Ma nei fatti così non è. È
vero, viceversa, che “il cliente ha sempre le sue buone
ragioni”.
Il venditore dei servizi bancari
deve invece darsi altre risposte quando è chiamato a svolgere la
sua attività commerciale. Per esempio, egli deve chiedersi che cosa
voglia il cliente e cosa egli debba rispondere alla domanda posta.
Deve, quindi, rispondere a:
- una richiesta;
- un’attesa;
- un bisogno.
Inoltre il venditore dei servizi
bancari dovrà chiedersi se sia possibile soddisfare la richiesta
del cliente senza coglierne la soddisfacendone, l’attesa e il
bisogno. Certo, è possibile che il venditore dei servizi bancari
sia in grado di rispondere - almeno in parte - alle richieste del
cliente in quanto sovente alla sua domanda esplicita sono abbinate
domande latenti. Per altro, non è escluso, che il venditore dei
servizi bancari possa soddisfare la richiesta esplicita del cliente
senza conoscerne le attese e i bisogni latenti.
Il venditore dei servizi bancari
deve inoltre sapere che ogni cliente è un unicum (un mondo a sé).
Quindi il venditore di sevizi bancari deve sapersi adattare a ogni
tipologia di cliente con il quale entra in relazione. Deve, cioè,
essere in grado di rispondere alle peculiari aspettative (espresse
e latenti) dei diversi clienti.
Per il venditore dei servizi
bancari è, quindi, necessario creare efficaci relazioni coi propri
clienti. Relazioni che nascono dal rapporto fiduciario che verranno
consolidati nel tempo.
Inoltre, il venditore dei servizi
bancari deve avere la consapevolezza che la comunicazione è la
“finestra sul mondo”, attraverso la quale egli si rende visibile ai
propri interlocutori. Di conseguenza, dovrà sapere che non ci sarà
mai più una seconda occasione per fare una bella prima impressione
nel confronto del cliente. Per essere visibili (ovvero per far sì
che il venditore dei servizi bancari si faccia ascoltare dal
cliente) è necessario che egli possieda una fibra forte e una forza
di impatto sugli altri, che sono le condizioni di base su cui egli
costruirà il suo successo personale.
A testimonianza di quanto detto,
possiamo fare qualche esempio. Quando Cicerone parlava ai romani
essi dicevano: “Come parla bene”, mentre quando Demostene si
rivolgeva ai suoi concittadini ateniesi questi dicevano: “Alziamoci
e andiamo a combattere”. Sempre a proposito della capacità di
comunicare è bene rileggere quanto scriveva Picasso (“Alcuni
pittori trasformano il sole in un puntino giallo, altri trasformano
un puntino giallo nel sole”) e quando egli ci ha lasciato uno
schizzo anonimo (“Ci sono delle persone che riducono un’intensa
emozione ad una parola e persone che con una parola provocano
un’intensa emozione”) ci ha voluto insegnare che ci sono persone
che parlano e persone che sanno emozionare.
Vediamo ora una figura che rende
esplicito il rapporto tra il coinvolgimento e l’influenzamento che
viene delineandosi nella relazione tra il venditore dei servizi
bancari e i suoi clienti.