Daniello Bartoli. Storia della Compagnia di Gesù

Autori Vari

• Editore: Tiemme Edizioni Digitali
• Anno: 2020
• ISBN:
  9788835363309
• Argomento: Theology & Religion
• Categoria: Religion

La Istoria della Compagnia di Gesù (1650-1673), di Daniello Bartoli, è il più esteso classico della letteratura italiana, lungo oltre diecimila pagine (sei volumi in-folio). Il Gesuita ferrarese Daniello Bartoli (1608-1685) è stato un biografo, storico e scrittore incredibilmente prolifico, la sua opera più conosciuta è appunto la Istoria della Compagnia di Gesù, il cui tomo di apertura è il celebre Vita e Istituto di Sant'Ignazio.

ISTORIA DELLA COMPAGNIA DI GESÙ

I.

Appena diciannovenne Daniello Bartoli implorò i superiori di destinarlo all’apostolato in Oriente. Fu per lui di grande stimolo l’esempio del martirio di padre Marcello Mastrilli (la cui fine gloriosa egli celebrerà nella sua storia della Compagnia), per cui rinnovò più volte le insistenze affinché gli fosse concesso di avviarsi ad emulare la grandezza dei santi e “consumarsi in aiuto dei barbari”. Tuttavia il sospetto che più che a un sentimento personale e interiore egli ubbidisse all’entusiasmo collettivo che esaltava a quel tempo i giovani novizi non sembra del tutto infondato; comunque sia, i padri superiori furono d’altro avviso e lo ritennero più idoneo, appurate le sue doti e attitudini non comuni, alla vita di studio e all’insegnamento della filosofia.

In seguito, per circa un decennio e a cominciare dal 1637, egli venne destinato all’incarico di oratore sacro, cosicché ebbe la possibilità di praticare, anche se solo nelle terre della penisola, l’agognato apostolato attivo e di assaporare in qualche modo il suo ideale missionario. Dopo molte soddisfazioni e peripezie, sia per la sua salute sempre più cagionevole e sia perché il nuovo generale della Compagnia, padre Vincenzo Carafa, ritenendo opportuno conservare il ricordo dell’opera storica degli uomini dell’Ordine (ormai costituito da circa un secolo), aspirava alla compilazione di una storia sugli eroi della Compagnia e le loro vicende, Bartoli ebbe l’onere e l’onore di intraprendere la stesura della Istoria della Compagnia di Gesù.

Nel 1648 padre Carafa lo ammonì di non occuparsi d’altro che del suo lavoro di storiografo, perciò a Daniello non rimase altra alternativa che ubbidire coscienziosamente, sebbene la disamina di relazioni di missionari e lettere quasi sempre scritte in lingue straniere sovente gli pesasse non poco per la complessità e l’enorme dispiego di materiale da visionare. Egli stesso osò talvolta giustificarsi dicendo che procedeva lentamente un po’ a causa della sua poca abilità ma anche per la moltitudine di scritti da leggere. Tanta applicazione venne premiata dal risultato di una prosa di grande efficacia rappresentativa, che non ha eguali nella letteratura secentesca, né forse in buona parte di quella dei secoli precedenti e successivi.

II.

Quando Daniello Bartoli intraprese la sua monumentale Istoria della Compagnia di Gesù aveva quarant’anni e, fra brevi interruzioni e la contemporanea stesura di altre opere, attraverso le tre parti dell’ Asia, le due dell’ Europa e le Vite dei santi, la terminò a sessantacinque. Le rimanenti due parti progettate, Africa e America, non vennero nemmeno iniziate dall’autore, consapevole che per portarle a termine gli sarebbe occorsa un’altra vita, oltre a quella già vissuta narrando degli eroi cristiani votati alla restituzione a Dio delle anime “barbare” o fuorviate dalla Riforma protestante.

Già nella prefazione che apre la Istoria, Bartoli, riferendosi agli scopi universali e divini della Compagnia di Gesù, il cui operato era attivo e giovevole alla società, chiarisce le finalità dell’opera: «Le religioni che vivono in se stesse, con una scelta di vita ascetica e solitaria, possono farsi conoscere, se lo credono, ma non ne hanno il dovere come quelle che si propongono di giovare al pubblico» [1] . La Compagnia di Gesù, fondata nel 1540 da Ignazio di Loyola, perseguiva l’ideale divino del cavaliere di Cristo, storico e fedele cristiano senz’altro fine che quello di immolarsi alla causa della salvazione delle anime, contro ogni forma di eresia e in nome e in difesa della Chiesa tradizionale. Nella citata prefazione Bartoli descrive, spesso con efficaci metafore, la santità dei missionari Gesuiti e la necessità, ricavata dal disegn...

Indice dei contenuti

• Copertina
• DANIELLO BARTOLI. STORIA DELLA COMPAGNIA DI GESÙ
• Indice
• Intro
• DANIELLO BARTOLI. VITA E OPERE
• ISTORIA DELLA COMPAGNIA DI GESÙ
• Ringraziamenti