L'alba del Mondo Nuovo
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Nel Protagora, Platone dice che: «L'uomo, usando l'arte [tecnica], articolò ben presto la voce in parole e inventò case, vesti, calzari, giacigli e il nutrimento che viene dalla terra […]; poi scoprì la scienza politica […] senza di cui non sarebbe l'uomo». È l'alba di un mondo nuovo, quello che Platone descrive. Non un nuovo mondo, ma un mondo nuovo; che deriva dalla conoscenza o scienza di Pitagora. C'è una frase di Anna Frank che forse comprende meglio il significato della "novità", ed è questa: «Non possiamo controllare il nostro destino, ma possiamo controllare chi diventiamalba del mondo nuovo, o». Dopo circa 2.500 anni, siamo all'inizio di un'alba nuova di un mondo nuovo.

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Informazioni

Anno
2020
ISBN
9788835802334

CHE COS’È IL TRANSUMANISMO

Tutto è consumo di energia, in qualche modo o forma. (A. Giubileo)

Abstract: Il transumanismo è una corrente di pensiero filosofico che nasce intorno alla metà del secolo scorso negli USA e affonda le proprie radici, indirettamente, fin nel pensiero “iniziale” (come lo definisce Martin Heidegger) dell’antichità; direttamente, nel pensiero postmoderno sia statunitense, da Warhol alla pop art ecc., che europeo, da J.F. Lyotard in poi. Il pensiero transumanista è fondato sul principio che tutto esplica un’azione d’irradiazione e consumo dell’energia cosmica.

Nell’attualità occorre ancora approfondire determinati nessi culturali e legami storici delle società Occidentali che nella seconda metà del Novecento hanno generato la formazione e lo sviluppo del pensiero postmoderno e in senso lato del Postmodernismo 1.
Nel 1958 - frutto della personale e tragica esperienza della guerra, che la costrinse a lasciare la Germania nazista nel 1933 perché di nazionalità ebrea, e della vita intrapresa a seguito della cittadinanza concessale dagli Stati Uniti nel 1951 -, Hannah Arendt pubblica un saggio dal titolo Vita activa e dal sottotitolo La condizione umana. Nel saggio, l’allieva di Heidegger giunge alla conclusione che, sin dall’antichità, la vera unità di misura dell’uomo e per l’uomo è la “soddisfazione”, ovvero espressamente: “ la quantità di pena e di piacere provati nella produzione o nel consumo delle cose”. Inoltre, aggiunge la previsione che, grazie alle macchine di futura generazione, “ un’eliminazione del lavoro dal rango delle attività umane non è più considerata utopica”. Anche se questo stesso futuro dipenderà dall’“ azione degli scienziati”, così che, da un punto di vista esistenziale, “ l’azione è diventata un’esperienza per pochi privilegiati, e questi pochi che ancora sanno cosa voglia dire agire sono forse ancora meno degli artisti2.
Il termine “postmoderno” è così legato allo sviluppo di una nuova società e di una nuova logica culturale che - distintamente, negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta e in Europa a partire dagli anni Settanta - nella fase avanzata o tarda del capitalismo critica il modello progressista della Modernità, il cosiddetto “mito del progresso”, e introduce una visione disillusa della vita, del tutto estranea a ogni possibile “metanarrazione” 3 e quindi priva di ogni finalità, salvo quella di accedere a un’autonomia decisionale che massimizzi la quantità di energia posseduta da ogni “umano” e necessaria per il funzionamento di sistemi determinati.
Non c’è dubbio alcuno che una tale vision sia il portato di una tradizione novecentesca attraversata da due guerre mondiali, dall’introduzione di armi atomiche e batteriologiche, dall’uso potenzialmente assai minaccioso di sostanze chimiche e nucleari, dal crescente inquinamento del suolo e dell’atmosfera, dall’allargamento costante delle disuguaglianze economiche, dal pericolo dell’insorgenza di nuovi e più atroci conflitti e quant’altro di simile. E tuttavia, nonostante molti richiami avversi e favorevoli al ripristino di una condizione di vita Pre-Moderna o arcaica, i “valori” stessi della Modernità vengono fatti salvi. In scia all’illuminismo e alla razionalità, prende forma e sostanza l’ipotesi di costruire un Apparato tecnoscientifico 4 o un Paradiso artificiale altrettanto privo di limiti 5.
Questa nuova impronta culturale è introdotta negli Stati Uniti da forme di manifestazioni empiriche, caotiche ed eterogenee: Andy Warhol e la pop art, il punk e il rock new wawe, l’iperrealismo e il minimalismo, tutti fenomeni posti a esempio che culminano in una sorta di “ populismo estetico”, espressione usata dal docente di Letteratura Comparata Fredric Jameson in un breve saggio riassuntivo del 1984 dal titolo Postmodernism, or The Cultural Logic of Late Capitalism 6.
Nel saggio, Jameson dice anche che nei generi del cinema, del romanzo e della critica letteraria è palese il debito acquisito dalla cultura francese. E infatti, pur trovando tuttora ampio riscontro e conseguente riflesso nella cultura anglosassone, la vision postmoderna germoglia nel mondo accademico francese e trova una perfetta sintesi nell’opera, edita nel 1979, di Jean Francois Lyotard: La Condition postmoderne: rapport sur le savoir (in italiano, La condizione postmoderna: rapporto sul sapere). Il saggio, apparentemente oscuro, provocò molte reazioni e diede vita a lunghissime discussioni e diatribe; tanto che l’autore diede alle stampe un altro saggio dal titolo Le Postmoderne expliqué aux enfants: Correspondance 1982-1985 (in italiano, Il Postmoderno spiegato ai bambini).
Anche mediante questa breve annotazione, J. F. Lyotard mostra immediatamente di posizionarsi all’apice di una ricerca, che tuttavia non termina nel postmoderno ma apre al Postumano 7.
Infatti, nel 1993, l’autore francese pubblica un altro saggio dal titolo Una favola postmoderna, nell’ambito di una raccolta intitolata Moralités postmodernes. In merito al messaggio in esso contenuto, il filosofo e storico della filosofia Riccardo Campa scrive: “… possiamo distinguere almeno due tipi di postmodernismo: il primo - probabilmente maggioritario - scettico verso la scienza, anti-intellettuale, controculturale, nichilista, centrato sulla quotidianità (quello di Feyerabend, Prelli, Barnes, ecc.); il secondo - probabilmente minoritario - interessato ai grandi temi della storia universale e del senso dell’esistenza, ancora fiducioso nelle capacità esplicative e predittive della scienza, ancora aperto nei confronti della potenzialità della tecnica (quello di Lyotard e di Donna Haraway)8.
In definitiva, per il Lyotard “postmoderno” ogni discorso che in passato è servito a dare un significato ultimo alla vita dell’Uomo, nel presente storico è senz’altro vano e destituito di ogni fondamento. Un tale giudizio non vale soltanto nell’attualità e per l’attualità, è un giudizio storico, il cui messaggio risuona sin dagli albori dell’umanità ed è destinato a permanere tale anche in futuro. Salvo che - ed è così che l’autore sembra intravedere forse ancora una possibilità - il discorso e la potenza della tecnica diventi tale da aprire lo spazio di un nuovo orizzonte di senso, post-umano o trans- umano (come diremo poi), e cioè un nuovo “progetto” o “programma” che oltrepassi il limite, anche per così dire, di un “populismo estetico” (F. Jameson) o di un “puro edonismo consumistico” (R. Campa). Un’ idea e quindi una teoria anche stavolta, ma, a differenza del passato della Tradizione, un’idea o teoria che dall’era dell’ Antropocene conduca verso una nuova era cosiddetta del Novacene, governata da sistemi di intelligenza artificiale (IA) capaci di integrare o sostituire la specie umana a causa della condizione inadeguata di provenienza naturale, condizione che con il passare del tempo potrebbe rivelarsi finanche obsoleta.
In base a questi stessi presupposti logici, il pensiero transumanista nasce e si sviluppa principalmente negli USA a partire dalla metà del Novecento. Il termine “transumanista” compare, probabilmente per la prima volta, in un articolo di Julian Huxley dal titolo New Bottles for New Win...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. L’ALBA DEL MONDO NUOVO
  3. Indice
  4. Intro
  5. L’ALBA DEL MONDO NUOVO
  6. THE EVOLUTION OF THE SPECIES
  7. SCIENTISTS LINKED ARTIFICIAL AND BIOLOGICAL NEURONS IN A NETWORK - AND AMAZINGLY, IT WORKED
  8. CHE COS’È IL TRANSUMANISMO
  9. INTERVISTA A ANGELO GIUBILEO*
  10. ANGELO GIUBILEO INTERVISTA ZOLTAN ISTVAN*
  11. LA MACCHINA DEL TEMPO
  12. ANTEPRIMA
  13. Ringraziamenti