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Sul destino
Informazioni sul libro
Nei momenti cruciali della vita, davanti ai soprusi dell'esistenza l'uomo si chiede fatalmente «Perché?» e la risposta più antica che avanza è: «Destino!», parola vuota e densa, cui ascrivere la durata della vita, la natura della morte, l'instabilità della fortuna, la diversità dei percorsi individuali. Il destino è inspiegabile quando distribuisce caratteristiche congenite, è assurdo quando uccide persone innocenti, è strapotente quando decreta rovine, è inflessibile quando vanifica i disegni dell'uomo. È di natura più che umana e d'abitudine è collocato «aldilà» dell'uomo: tessuto dagli dèi o scritto nelle stelle, pianificato da anime già morte o determinato da geni in esseri non ancora nati. L'idea di destino incontra l'ostilità di chi rivendica all'uomo la libertà di auto-determinarsi, di chi colloca dentro l'individuo il razionale della sua esistenza. Eppure, anche dentro l'uomo esiste un «aldilà» della coscienza, una dimensione inconscia che interviene nelle scelte dell'individuo, che è impenetrabile alla conoscenza e più potente delle sue intenzioni. Inconscio potrebbe essere un altro nome per indicare il destino. In esso è depositato un disegno evolutivo che si realizza negli intrecci di coincidenze significative, che sbaraglia ogni deliberazione cosciente, ma che esige sempre la partecipazione della coscienza. Perché la forza del destino è possente, ma lascia all'individuo margini di libertà tanto ampi da scegliere, perfino, tra la possibilità di vivere per niente o morire per qualcosa.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Indice
- I – LA SORTE E LE MOIRE
- II – IL CASO E LA FORTUNA
- III – IL FATO E LE FATALITÀ
- IV – IL DESTINO E L’INCONSCIO
- V – IL GENIO DI OGNI PERSONA
- VI – IL VATE E LA VOCAZIONE
- VII – LA VIA DEL DESTINO E IL SENSO DELLA VITA
- Bibliografia