Anima solitaria
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Anima solitaria

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Informazioni sul libro

«Anima solitaria»: quasi un distico che ricorre più volte negli scritti del poeta, filosofo e pittore Carlo Michelstaedter e segnala con afflato "crepuscolare" ante litteram il suo radicale solipsismo. I suoi versi persuadono a un ripensamento dei due cardini dell'"avventura" umana - vita e morte - e al superamento, filosofico ma non esistenziale, dell'horror vacui. Carlo Michelstaedter mise volontariamente fine ai suoi giorni nell'ottobre del 1910, all'età di ventitré anni.

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Informazioni

Anno
2018
ISBN
9788827572153
Argomento
Letteratura
Categoria
Poesia

ANIMA SOLITARIA

27 poesie

[Se camminando vado solitario…]

Se camminando vado solitario
per campagne deserte e abbandonate
se parlo con gli amici, di risate
ebbri, e di vita,

se studio, o sogno, se lavoro o rido
o se uno slancio d’arte mi trasporta
se miro la natura ora risorta
a vita nuova,

Te sola, del mio cor dominatrice
te sola penso, a te freme ogni fibra
a te il pensiero unicamente vibra
a te adorata.

A te mi spinge con crescente furia
una forza che pria non m’era nota,
senza di te la vita mi par vuota
triste ed oscura.

Ogni energia latente in me si sveglia
all’appello possente dell’amore,
vorrei che tu vedessi entro al mio cuore
la fiamma ardente.

Vorrei levarmi verso l’infinito
etere e a lui gridar la mia passione,
vorrei comunicar la ribellione
all’universo.

Vorrei che la natura palpitasse
del palpito che l’animo mi scuote...
vorrei che nelle tue pupille immote
splendesse amore.

Ma dimmi, perché sfuggi tu il mio sguardo
fanciulla? O tu non lo comprendi ancora
il fuoco che possente mi divora?...
e tu l’accendi...

Non trovo pace che se a te vicino:
io ti vorrei seguir per ogni dove
e bever l’aria che da te si muove
né mai lasciarti.

31 marzo 1905



[Poiché il dolore l’animo m’infranse…]

Poiché il dolore l’animo m’infranse
per me non ebbe più la vita un fiore...
e pure inconscio iva cercando amore
l’animo offeso.

Ahi ti vidi e a te il pensier rivolsi
a te che pura sei siccome un giglio...
... Le lacrime mi sgorgano dal ciglio
invirilmente.

Oh mia fanciulla, oh tu non hai compreso
di quanto amore io t’ami. Ed un dolore
nuovo, più intenso mi attanaglia il cuore
che tu feristi.

Se m’ami Elsa a che mi fai soffrire?
Tu della vita mia unico raggio
tu che sola m’infondi quel coraggio
che mi fa vivo!

Lo sguardo mio non t’ha saputo dire
non t’han saputo dir le mie parole
quello che dice all’universo il sole,
amore! amore!?
3 aprile 1905



Alba. Il canto del gallo

Salve, o vita! dal cielo illuminato
dai primi raggi del sorgente sole
all’azzurra campagna!

Salve, o vita! potenza misteriosa
fiume selvaggio, poderoso eterno
ragione e forza a tutto l’universo
salve o superba!

Te nel silenzio gravido di suoni
te nel piano profondo o palpitante
cui nuovi germi agitano il seno
te nel canto lontano degli uccelli
nel frusciar delle nascenti piante;
te nell’astro che sorge trionfante
ed in fra muti sconsolati avelli
sento vibrare

E ribollir ti sento nel mio sangue
mentre il sole m’illumina la faccia
e dalle labbra mi prorompe il grido:

viva la vita!

1° giugno 1905



La notte

Tace la notte intorno a me solenne
le ore vanno e sfilan le memorie
siccome un nero e funebre convoglio.

Del cielo nelle oscurità remote
nell’ombra amica che con man soave
le grevi forme della chiesa lambe,
nell’ombra amica che gl’uomini culla
col lento canto della pace eterna
vedo di forme strane scatenarsi
una ridda veloce e affascinante
vedo la mente umana abbacinata
chinar la fronte...

Ma il mio pensiero innalzasi sdegnoso
e squarcia il manto della notte bruna
libero, e vola,
vola alla luce pura trionfante
vola al sole del vero, dove i forti
stan combattendo l’immortale agone
cinti le terapie d’agili corone,
vola esultante.



La scuola è finita!

È giunta l’ora del distacco, è giunta;
io vi lascio sedili riscaldati
aule sapienti portici affollati
ora e per sempre!

Ansie e battaglie e faticose veglie
liete sconfitte e facili vittorie
e voi quaderni carchi di memorie
io v’abbandono.

Libero sono dalla tirannia
d’ogni minuto; sono rotti i ceppi
che per lunghi anni rallentar non seppi.
Libero sono!

Libero, e innanzi a me s’apre la vita
con gli orizzonti vasti ed intentati
e coi premi lontani ed agognati
nei sogni antichi.

Freme nel petto l’animo convulso:
sete di gloria e sete di sapere
desiderio d’azione e di piacere
in me ribolle.

In un amplesso solo poderoso
vorrei legare a me tutta la terra
vincere il fato e la fortuna ch’erra
cieca nel mondo.

* * *

Ma un brivido mi corre per le membra,
la vita è fredda e piena di sgomento,
triste isolato debole mi sento
vo’ ritornare.

Vo’ ritornare ai banchi della scuola
alla diuturna noia, alle catene
a quel fetore che facea sì bene,
ai professori.

Amici, or vedo quanto abbiam perduto;
della nostra esistenza, calda un’onda
nel buio del passato si sprofonda
inesorato.

Con quel legame che ci die’ comuni
ore di gioia ed ore di sconforto
anche un periodo della vita è morto
in quest’istante.

Ma non dobbiam però chinar la fronte.
Col ferro in pugno verso l’ideale
ci batterem con animo leale!
In alto i cuori!

E se fra le battaglie della vita
saremo vinti forse, da lontano
ci volgeremo a stringerci la mano
... addio compagni!
Gorizia, 25 giugno 1905



[Sibila il legno nel camino antico…]

Sibila il legno nel camino antico
e par che tristi rimembranze chiami
mentre filtra sottil pei suoi forami
vena di fumo.

O caminetto antico quanto è triste
che nella nera bocca tua rimanga
la legna che non arde e par che pianga
di desiderio,

ma dal profondo della sua poltrona
socchiusi gli occhi, il biondo capo chino
stese le mani al fuoco del camino
Nadia ride.



[Cade la pioggia triste senza posa…]

I.

Cade la pioggia triste senza posa
a stilla a stilla
e si dissolve. Trema
la luce d’ogni cosa. Ed ogni cosa
sembra che debba
nell’ombra densa dileguare e quasi
nebbia bianchiccia perdersi e morire
mentre filtri voluttuosamente
oltre i diafani fili di pioggia
come lame d’acciaio vibranti.

Così l’anima mia si discolora
e si ...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. ANIMA SOLITARIA
  3. Indice
  4. Intro
  5. ANIMA SOLITARIA
  6. Ringraziamenti