Percorsi metrici

Un'esperienza poetica

Renzo Baldo

• Editore: KKIEN Publ. Int.
• Anno: 2014
• ISBN:
  9788898473755
• Argomento: Literature
• Categoria: Poetry

La poesia di Renzo Baldo si presenta come un incessante esercizio della mente volto a ricercare e a tentare di chiarire a se stesso da parte dell'autore. La poesia dell'autore si individua come "poesia pensante", ricorrendo a una categoria interpretativa che Heidegger ha usato a partire da Holderlin e che nell'età moderna è riferita soprattutto alla poesia di Goethe, in Italia a quella di Leopardi. E' solo questa poesia pensante che può esprimere la fine dei valori e delle illusioni e quindi lo spaesamento dell'uomo contemporaneo. La poesia di Baldo persegue lo sforzo di presentare pensieri strutturati che non siano manifestazioni sentimentali soggettive e del momento e mira a esprimerli "figurando".
Renzo Baldo è un autore che ha preferito "tenere nel cassetto" molte delle sue produzioni, pur avendo una statura poetica degna dei maggiori poeti moderni e contemporanei.
La pubblicazione delle sue opere, con alcune "perle" davvero pregevoli come il Codice Rutiliano, vuole rendere manifesta una poesia "alta", attratta dalle vicende umane delle quali offre commenti e immagini superlative, impegnata a dare un senso all'umana condizione.

INTARSI

Contraddizioni

Terrestrità

Non più è lecito a noi,

prole post-prometeica,

incontrare gli dei.

Se con ingenua fantasia

ti attardi a sognarli

irrompe il Compatimento

a ricordarti il non senso

dei tuoi pensieri abbandonati

sul soffice guanciale dell’irrealtà.

Così, corazzati

di salde razionali convinzioni

percorriamo i sentieri del mondo

vivendone l’implacabile transitorietà,

soffrendo

il disgregato dispiegarsi

del suo tumulto,

segnato dalla dissonanza,

Cerchiato

dall’invalicabile spessore

della terrestrità.

Il non-luogo

Quando spenta ogni angoscia

la terra fiorirà di dolcezza

e al faticoso travaglio del vivere

sottentrerà come un sogno

il sorriso della gioia

intessuta di armoniose certezze

dissolta la terrigna radice

che appesantisce il presente

e lo ingrettisce in cerchi

di annichilente povertà,

sarà concesso ad ognuno

di spezzare i fili spinati

oltre i quali germogliano roseti

e si distendono nubi festose.

Nulla sapranno di noi,

annullati nel silenzioso fluire del tempo,

come schiuma di risacca

assorbita da greto sabbioso.

Ma non importa: ci basta

aver conosciuto una possibile

Città del Sole, aver camminato

su sentieri dove il non-luogo

dell’utopia si rivelava

concretissimo spazio.

Dialogo

prima voce

Infinite vergogne quotidiane

ci assalgono,

mortali eruzioni fangose

gestite con impavida arroganza.

Una muffa vischiosa si stende

a infradiciare

ogni angolo della casa dove,

destinati, abitiamo.

seconda voce

Con un’alzata di spalla

e una sigaretta

accesa al momento giusto

puoi scrollarti di dosso

la dolente accidua che ti prostra

nel labirinto dell’angoscia.

Riluce in ambra dorata

la bellezza del mondo

e la grazia del vivere

è alto compenso alla nera protervia

di chi vanamente s’industria

ad ammorbare la luce.

prima voce

Che se per avventura mi persuadi,

non credere che io creda

che nell’inquieto fondale

del mio (e del tuo) subconscio

si possano alzare altari a Peitho,*

scaltra suadente divinità,

che accende luci,

perché sul teatro dell’essere

si sgombrino le ombre,

che come nebbie tenaci

si alzano dal nero terriccio

dove a...

Indice dei contenuti

• Titolo pagina
• Renzo Baldo
• Renzo Baldo: un percorso di pensiero in poesia
• DISARMONIE
• INTARSI
• FUTILITÀ MADRIGALESCHE
• VERSIFICAZIONI
• PARADOSSI E BIZZARRIE
• RESIDUATI E MINUTAGLIE Parte I
• RESIDUATI E MINUTAGLIE Parte II
• RUTILII AMANUENSIS METRIS CLAUDICANTIBUS CARMINA