Elogio della vecchiaia
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Elogio della vecchiaia

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Elogio della vecchiaia

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Informazioni sul libro

"Io ho scritto questo libro per me e per tutti coloro, che avendo più di sessant'anni, più di cinquemila lire di rendita, e una buona salute, non sono felici, e non lo sono per la sola ragione di esser vecchi".
Paolo Mantegazza L'autore Paolo Mantegazza (Monza, 31 ottobre 1831 – San Terenzo, 28 agosto 1910) è stato un fisiologo, antropologo, patriota e scrittore italiano.

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Informazioni

Editore
Passerino
Anno
2014
ISBN
9788898925698

Il codice della vecchiaia: Igiene fisica — Igiene morale

Amplectenda est et amanda senectus, plena est voluptatis, si illa scias uti. Gratissima sunt poma quum fugiunt. Deditos vino potatio extrema delectat. Quod in se iucundissimum hominis voluptas habet in finem sui differt.
(SENECA)

Aforismi e pensieri

1.

Ogni vecchio sano dovrebbe far mettere in un quadro queste sante parole del dottor Reveillé Parise1, che ci ha dato un bellissimo libro sulla vecchiaia.
Valutare le forze che rimangono, eccitarle e sostenerle con arte, onde godere della vita il più possibile, il meglio possibile e il più a lungo possibile.
A raggiungere questo fine valgono questi quattro precetti:
Saper essere vecchio.
Conoscer perfettamente se stesso.
Disporre e regolare convenientemente le abitudini della vita.
Combattere ogni malattia dal suo principio.

2.

Fate il vecchio di buon'ora se volete farlo lungamente.

3.

Anche se siete sani e robusti, anche se l'amore vi serba ancora de' fiori, dichiaratevi vecchi a sessant'anni.
4.

La decrepitezza è una forma morbosa della vecchiaia: il vecchio sano muore senz'esser mai stato decrepito.

5.

Il vecchio deve lavorare sempre un poco; non far mai un solo sforzo.

6.

In ordine di pericolo si schierano in questo modo le fatiche del vecchio:
Le amorose.2
Le muscolari.
Le intellettuali.

7.

Nemico tremendo della vecchiaia è il freddo.

8.

Nemico non meno terribile è il mutamento di clima e di abitudini.

9.

Temete il freddo umido: tenete i piedi caldi, imperciocché vi dico che il catarro ha ucciso più vecchi di quello che il cannone abbia massacrato soldati.

10.

I vecchi dovrebbero viver sempre in campagna, e anche in città badare moltissimo alla purezza dell'aria che respirano. L'aria pura, tonica, calda e secca è un vero elisir di lunga vita.

11.

In Italia, credo Bordighera l'ottima fra le stazioni per l'uomo vecchio.

12.

Il vecchio non deve mai uscir di casa nei giorni più freddi dell'inverno perché la pneumonite è uno degli assassini più feroci degli uomini vecchi.

13.

Nessun vecchio (fosse egli il più bigotto degli uomini) deve mangiar di magro.
Anche Erasmo nei suoi ultimi anni aveva ottenuto la dispensa dal papa, perché egli diceva, di avere l'anima cattolica, ma lo stomaco protestante.

14.

I vecchi devono mangiar pochissimo e il loro cibo deve esser sempre di facile digestione.

15.

Il vino è il balsamo della vecchiaia. Lo hanno detto i proverbi di tutte le nazioni, lo hanno proclamato i medici d'ogni tempo e Galeno lasciò scritto:
Sane vinum pueris est alienissimum, ita senibus aptissimum.

16.

Il vino conviene meglio ai vecchi magri e di polsi deboli, che agli obesi e a quelli che hanno tendenza alle congestioni cerebrali.

17.

Non mai bagni freddi, se non ordinati dal medico o usati da lungo tempo.

18.

Mantenete attiva la circolazione capillare della pelle, facendosi mattina e sera frizioni per tutto il corpo con una spazzola, né troppo molle, né troppo dura.

19.

Due volte alla settimana fatevi fare un massaggio generale.

20.

Nell'inverno e nel sommo dell'estate potete ripetere il massaggio anche tre o quattro volte per settimana.

21.

Nessun giorno senza una piccola passeggiata e senza un breve lavoro intellettuale.

22.

Non prolungate mai il sonno artificialmente con calmanti delle farmacie. I vecchi hanno piccolissimo bisogno di dormire.

23.

Combattete la veglia troppo ostinata, facendo un po' più di moto e bevendo un bicchiere di latte prima di andare a letto.
Se non siete pletorico, potete senza pericolo aggiungere al latte un cucchiaino di vecchio cognac.

24.

Non imitate mai le abitudini di altri vecchi, ma fatevene di proprie calcate sopra la perfetta conoscenza di voi stessi.

25.

Il vecchio sano si alza molto presto e si corica molto presto.
Se è molto debole si alza molto tardi e va a letto molto presto.
Anche nella giornata sta lungamente sdraiato, per riposare il cuore e per facilitare la circolazione venosa delle gambe, che spesso hanno vene varicose.

26.

Il vecchio sano, appena alzato, prende una tazza di cioccolato al latte o all'acqua, secondo i propri gusti e secondo l'appetito: lo prende solo o in compagnia di un crostino di pane o di un biscotto.

27.

All'infuori di questa piccola colazione, il vecchio non mangia che due volte al giorno, cioè dal mezzogiorno al tocco e fra le cinque e le sette secondo i gusti e le abitudini.

28.

Il pasto del mezzogiorno deve essere il più forte, leggerissimo quello della sera.

29.

Ogni pasto deve essere accompagnato da acqua pura sul principio e il vino non deve beversi che sulla fine.

30.

Per pasteggiare ottimo vino è il Chianti di due a quattro anni, o il Bordeaux leggero od anche il Borgogna.
Con la frutta potete bere un bicchiere di Gattinara, o di Ghemme, o di Sizzano stravecchio.
Nei casi di grande debolezza o di vecchiaia estrema sostituite a questi tre nettari del Piemonte un bicchiere di Oporto vecchissimo.

31.

Nessun liquore — mai! — Né vermutte prima del pranzo, né chartreuse benedectine dopo pranzo.

32.

Il caffè o il tè può prendersi una o due volte al giorno, quando non produce la veglia o non eccita soverchiamente i nervi.

33.

Per rispetto agli eccitanti ognuno deve governarsi da sé. Ai vecchi l'esperienza non può mancare davvero, e se il grande Zimermann diceva, che a trent'anni ogni uomo deve essere medico di se stesso, figuratevi come non lo debba essere a sessanta e settanta.

34.

Se avete fumato per tutta la vostra vita, non lasciate di fumare anche da vecchi; ma fumate meno e tabacco meno forte.

35.

Una cena eccellente consiste in un po' di carne fredda e una buona insalata di lattuga, che ha anche il merito di conciliare il sonno.

36.

Fate pure una buona siesta dopo il primo pasto e sonnecchiate pure sulla poltrona dopo il secondo, prima di andare a letto.

37.

A letto abbiate sempre molte coperte e soprattutto tenete bene caldi i piedi.
Nell'inverno la camera da letto sia sempr...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Elogio della vecchiaia
  3. Indice
  4. Prefazione
  5. La vecchiaia nel cuore e nel pensiero dell’uomo
  6. L’amore nella vecchiaia
  7. L’amicizia nel vecchio
  8. Il pensiero nella vecchiaia
  9. I due pèchés mignons della vecchiaia
  10. L’avarizia nel vecchio
  11. Le grandi virtù e le grandi gioie della vecchiaia
  12. Le piccole gioie della vecchiezza
  13. Le memorie nel vecchio
  14. La paura della morte
  15. Storia di due vecchi felici
  16. Il codice della vecchiaia: Igiene fisica — Igiene morale
  17. Il gerocomio
  18. Ringraziamenti