Malizia
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"Si fallor sum!", ..."Cogito ergo sum!" Hanno ancora valore o sono soltanto tracce evanescenti del lontano passato, di tante e forse anche troppe forme di verità apparente, in realtà, magari, del tutto inesistenti? Un ulteriore esempio di "errore in evoluzione" oppure l'ennesimo tentativo del potere politico, economico e finanziario di far passare inosservata la grande crisi di valori umani che sta portando il mondo alla deriva? Dal carro al caos. Dalla Fede alla Scienza e dall'inganno epocale della realtà virtuale, alla paura di perdere e di rimanere indietro. Dalla Mela del peccato alla "Mancata Malizia!". Dal vile fantasma dell'intelligenza artificiale al tramonto delle idee e all'Esilio mentale. Dalla rivoluzione culturale alla perversa e disumana cultura della corruzione, del profitto e del denaro: la tragedia sociale. Tutti prigionieri e schiavi di un'assurda "Dittatura digitale", di una falsa Scienza e di una falsa Democrazia costretta a tradire le aspettative di un'umanità senza speranza, che non riesce più a rivendicare neanche il diritto-dovere ai valori della Famiglia, della Dignità e della preziosa Identità in particolare. Tutti incantati, ingannati e ignari complici di un potere politico, economico e finanziario senza scrupoli, che, dalla lotta per il controllo dei mercati, al clima, all'inquinamento e all'irresponsabile strategia dell'indebitamento dei paesi poveri, mette a rischio il destino del pianeta e delle future generazioni.

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Informazioni

Anno
2019
ISBN
9788875744007
Categoria
Sociologia

MALIZIA







Che l’erba del vicino è sempre migliore ormai lo sanno anche i bambini, …che la pubblicità è l’anima del commercio è pure abbastanza noto a tutti, …che l’avventura della vita è sempre più difficile e complessa non è certo una gran novità per nessuno ma che il gusto del proibito è sempre stato, è ancora adesso e sempre resterà, quasi per tutti, anche un valore inestimabile per rendere ancora più preziosi i prodotti da vendere al mercato non lo deve sapere mai davvero nessuno! È un’antica verità di sempre che distingue nettamente i veri mercanti, dai vili mercenari e dai poveri mendicanti, dove però, vale la pena ricordare che il mendicante ricco è sempre più mendicante del mendicante povero! Non è un gioco di parole ma è una premessa necessaria per ribadire che il mondo gira sempre secondo valori virtuali fatti passare come verità assolute rivolte al raggiungimento del Bene Comune, mentre in realtà a dare peso, significato e senso all’esistenza in vita, sono sempre le solite unità di misura, a “valore variabile”, stabilite di volta in volta dall’indole umana e dal linguaggio di comunicazione di massa necessario a formare, informare e se si rende necessario, deformare maliziosamente anche la coscienza collettiva dell’intera società civile contemporanea! Soprattutto da quando, insomma, purtroppo, la scoperta scientifica, …a furia di provare ad imitare la Natura, si è via via venuta a trovare nelle condizioni di pretendere di sfidare addirittura il sacro ed inviolabile mistero della vita, della morte e dell’eterno universale! Un’assurda pretesa se solo si considera che ancora oggi la percezione del Bene e del Male, della felicità e della vera gioia di vivere è soltanto un fatto mentale! Un inestimabile valore che non ha mai nulla a che fare con l’ignara voglia di non lasciarsi contaminare mai più dello strettamente necessario dall’umana tragedia della paura di rimanere troppo indietro! Tutto il resto è sempre stato, lo è ancora adesso e sempre resterà, soltanto un fatto di sensibilità, di intelligenza personale, di cultura e di umana ipocrisia quasi legalizzata, che consente di risolvere tanti problemi, tante difficoltà e tanti conflitti di interesse senza dover ricorrere necessariamente sempre all’uso della forza fisica, delle armi o a scatenare una sanguinosa guerra! Ormai gli ostacoli si affrontano e si superano a colpi di manovre finanziarie, a colpi di minacce trasversali di potenti organizzazioni criminali, a colpi di scena o di immagini televisive e solo di tanto in tanto anche a colpi di “sottili” strategie di mercato internazionale! Sempre secondo la capacità di ognuno di mettersi in discussione e di voler trovare insieme soluzioni intelligenti condivise e o comunque molto vicine alle presunte Verità delle parti! Inevitabilmente sempre in rapporto e nel rispetto del contesto sociale, storico, politico e culturale di riferimento! L’occhio della mente del resto è come un’antenna a larga banda che cattura i messaggi millenari del linguaggio della Natura ma non può proprio fare a meno di evitare anche l’influenza dei nuovi linguaggi di comunicazione alternativi imposti e non proposti dall’invadenza dirompente della tecnologia moderna, in generale, e di quella ancora più pericolosa e penetrante di quella informatica, numerica o digitale! Sarà un bene o sarà un male? Sarà meglio o sarà peggio, tutto dipende dall’uso o dall’abuso che se ne fa! Di certo ci sarà sempre anche chi continua a cadere nella trappola epocale della curiosità, dell’invidia, del fascino delle novità, del gusto del proibito o ancora peggio dell’umana mania di protagonismo personale, e chi, invece, nel rispetto dell’eterna virtù dell’umana prudenza prima di decidere pensa, medita, riflette e solo dopo si avventura anche oltre l’onestà, la bontà e la fedeltà millenaria dell’eterno Mistero della Natura! Sempre inseparabilmente insieme alla propria sensibilità, alla propria coscienza ed alla conoscenza che ognuno, bene o male, si ritrova e su cui può fare affidamento! Ad estremi mali estremi rimedi e quando si vengono a creare le condizioni, perfino ricorrendo alla scelta obbligata del “male necessario”, che almeno al momento diventa l’unica e l’ultima via della salvezza e preziosa grazia di Dio! È un fatto di intelligenza allo stato puro, di coraggio, di paura, di indole, natura e cultura! Nella vita intanto ognuno è costretto a correre sempre e comunque secondo i ritmi e la cultura che incontra lungo l’intero percorso divino! Nessuno sceglie da sé il percorso del suo destino! Né dove nasce, né dove cresce e tanto meno come cresce! Di certo poi la Natura, come per incanto, provvede a promuovere incontri fra coetanei, fra vicini di casa, fra compagni di scuola, amici, parenti ma tutti animati dalla comune volontà del piacere di stare insieme o dall’eterna paura di rimanere indietro da soli!
Simili con simili, sensibilità con sensibilità, sangue chiama sangue, cultura chiama cultura, pulito chiama pulito e sporco chiama sporco! Tutti costretti a vivere e a interpretare al meglio la mentalità, la tradizione e la cultura della società che incontrano! Certo è che al mondo quando una cosa è di tutti, è considerata anche di nessuno e, per essere preziosa, deve essere necessariamente anche rara! Il più è troppo, il meno manca, il giusto è Dio e solo il nulla è uguale! Nella vita è solo un fatto di contesto, di coraggio, di paura, di Natura e di Cultura; …di Verità, di Giustizia e di Libertà che inizia sempre dove finisce quella degli altri; …a prescindere! Soltanto un fatto di prudenza, di diffidenza e di preziosa Malizia: l’Arte di riuscire a dissimulare con estrema prudenza l’umana ipocrisia! Quella misera maschera quotidiana che ognuno indossa al mattino per nascondere la paura di passare inosservato e che si toglie soltanto a sera quando rientra a casa dove si sente sicuro di non poter subire l’umana ipocrisia di nessuno! Eppure al mondo, c’è ancora sempre tanta gente, che considera l’umana Malizia “altrui”, …e non solo la sua, ora una forma di autodifesa necessaria ed ora anche un’intollerabile offesa alla buona creanza di una società che, invece, intanto cambia continuamente e obbliga il potere di turno a prendere di volta in volta ogni opportuno provvedimento capace di mantenere l’equilibrio nei rapporti interpersonali nella vita di relazione sociale e fra quelli fra cittadini e Stato più in particolare! Nella vita non è mai tanto difficile raggiungere in successo quanto diventa estremamente difficile riuscire poi a mantenerlo! È il grande rischio che si corre quando si pretende di uscire dalla grande palude dell’umana mediocrità per affrontare con coraggio il disegno del proprio destino fra le opposte sponde della Prudenza, da un lato, e dell’umana diffidenza, dall’altro! Né mai nessuno dovrebbe pretendere di poter parlare dell’umana Malizia, senza considerare il contesto storico, sociale e culturale di riferimento. Né della Malizia, né della Scienza e né tanto meno della Fede! Tre valori universali dell’uomo, senza spazio e senza tempo, che ora illuminano ed ora spengono la luce della Speranza, in rapporto alla capacità di intendere e di volere che in realtà poi ognuno si ritrova! A partire dall’intelligenza e per finire alla preziosa luce mediatica dell’umana Malizia che invita sempre alla prudenza! Un’ombra provvidenziale che ricorda, …anzi suggerisce sempre di non sottovalutare mai nessuno, di rispettare l’amicizia sincera e di condannare ogni forma di furbizia, di arroganza e di umana aggressività! Tant’è che nella vita di relazione sociale e soprattutto nel mondo degli affari la Malizia è da ritenere una forma di alta intelligenza e di grande senso di responsabilità che non si può e non si deve permettere quasi mai nessuna distrazione! A volte può diventare perfino un’inevitabile forma di prudenza o di “male necessario” ma, quando serve a limitare un danno maggiore, diventa addirittura indispensabile! Ed in casi di estrema necessità, quando c’è in gioco la vita, …perfino provvidenziale! Soprattutto nel caos, nel disordine generale e comunque quando si rende necessario decidere responsabilmente con urgenza, senza una buona dose di malizia il rischio è sempre molto alto! La malizia positiva, insomma, è un’Arte che nasce e prende sembianze soltanto nella coscienza dei grandi pensatori, …a prescindere! È un’arma di offesa e di difesa, ma come tutte le armi a doppio taglio diventa addirittura straordinaria per dissimulare la malizia altrui! È l’Arte che aiuta a mantenere la calma sia davanti ai prepotenti che all’ignaro ignorante che non riesce proprio a fare mai a meno di tentare di fare il furbo! In questi casi è davvero una delle tante forme di Malizia in cui si manifesta perfino la luce della Divina Provvidenza! Intanto giova ricordare che al mondo solo gli imbecilli non hanno mai dubbi e che davanti ad ogni forma di mediazione e di intermediazione commerciale o di inevitabili conflitti di interesse vale sempre il vecchio detto che invita a diffidare sempre “di chi non ha pecore e vende lana!” Né ignorare che già in passato, nelle pagine del testo: “Il Trono di Salomone” la Malizia è definita un’Arte necessaria all’autodifesa o quanto meno un valido contributo indispensabile a svelare le vere intenzioni di chi si dichiara leale!
pag. 40 “… difenda, ed egualmente offenda l’altrui malizia. Deludere arte con arte, e saper essere ignorante a suo tempo, è grande Prudenza. (...distinguere la dissimulazione). La simulazione (che per alcuni si spiega essere un sapersi ben servire della verità) presso di me non è un’arte così semplice, come alcuni se la figurano. La sua Etimologia porta l’unione di due cose opposte in sé, ma unite nell’apparenza. Ha non so, che malizia positiva, laddove la dissimulazione ha del negativo; ch’è a dire, non ispiega un male, e ‘l nasconde col colorito della pietà. Quegli che poi, simula, unisce assieme e bontà, e malizia, e nel mentre, che esprime dolcezza, va maturando veleni. A dire il vero, il simulatore giugne a soddisfarsi con sicurezza delle sue crudeltà; e il dissimulatore ha per fine usar Clemenza”. Pag. 56 “…il vero colore della Prudenza è la bontà, conciliabile se ella non è ragionevole e accompagnata da Virtù Morali diviene Malizia. La Prudenza presa per un certo operare oculato, è puro interesse”.
Ma cos’è in realtà l’umana Malizia? È un’arma, un’ombra, un’arma o un’Arte necessaria ad affrontare quotidianamente le inevitabili avversità della vita? È un bene, un male, una condanna, un privilegio oppure un’insidia indispensabile nell’eterna lotta per l’umana sopravvivenza? Un’espressione dell’istinto, dell’intuito, dell’interesse, del libero arbitrio oppure è soltanto l’umana mania di protagonismo a spingere l’uomo a sfidare il disegno del destino? Di certo il buon senso, il buon gusto, il senso della misura e l’umana capacità di sviluppare idee e soluzioni nascono spontaneamente dall’equilibrio mentale e dalla rapidità di concentrazione, fra l’eterna forza del ricatto, da un lato, e l’inevitabile voglia del riscatto, dall’altro! Un antico “gioco-giogo”, vecchio quanto il mondo, dove nessuno vuole perdere, nessuno vuole rischiare e nessuno vorrebbe mai rimanere indietro o comunque apparire diverso! …e sia pure soltanto all’apparenza! La verità è che il mondo va sempre e comunque in avanti ma l’eterno principio universale secondo cui “Occhio non vede cuore non duole” vale sempre! Anzi torna volentieri sulla scena della vita quotidiana per ricordare ancora a tutti che per il Popolo l’inglorioso traguardo della conoscenza-conosciuta, …o quasi, rappresenta la massima soddisfazione possibile! Sembra un’ipotesi davvero assai assurda e fantasiosa ma per la comune mediocrità è importante apparire uguale agli altri o quanto meno mai troppo inferiore ai propri simili! Del resto l’ansia, la preoccupazione, il gusto dell’attesa ed ancora peggio il gusto del proibito è sempre stato, è ancora adesso e sempre resterà il vero protagonista del destino dell’umanità! Perfino il benessere apparente e le false comodità diventano il punto di arrivo di chi non riesce ad averle! L’uomo comune cerca sempre di ottenere quello che non possiede a prescindere dal valore reale e dalla capacità di soddisfare i suoi gusti! Gli manca sempre, solo e soltanto quello che appartiene agli altri e sia pure meno prezioso e meno interessante di quello che ha già! Addirittura non appena riesce a rendersi conto che al mondo esiste qualcosa a sua insaputa pur di ottenerla è capace di diventare aggressivo! Per il Popolo è sempre la solita storia: “l’erba del vicino è sempre migliore!” …a prescindere! Eppure a distanza di secoli e millenni non si vuole ancora convincere che quando una cosa appartiene a tutti non è mai preziosa, così come quando è ritenuta preziosa è perché può e deve appartenere solo a pochissimi! Certo è che la conoscenza in generale e quella intempestiva in particolare può creare sempre tanti guai! È l’eterna condanna di tanta gente frustrata, infelice e complessata che cade puntualmente nell’umana trappola del gusto del proibito! È il destino dei deboli, dei fragili o comunque di tanti poveri sprovveduti che finiscono per diventare inevitabilmente facili prede dei poteri forti sempre pronti a cogliere il momento più opportuno per consolidare la loro forza! È l’eterno conflitto di interessi che separa da sempre gli opposti schieramenti della miseria mentale della comune mediocrità e l’inevitabile ricorso del Potere costretto a mantenere comunque nettamente separate le competenze, i ruoli e le funzioni! Soprattutto da quando l’eterna lotta fra Popolo e Potere viene combattuta tutti i giorni a colpi di immagini-spettacolo, di messaggi, stimoli, di perverse strategie e di maliziosi colpi di scena! Una battaglia quotidiana combattuta con il metodo non violento delle offerte pubblicitarie che riesce ad orientare il destino dell’umanità intera senza alcun bisogno di sparare neanche un solo colpo di arma da fuoco! Ormai basta sapere incantare ed ingannare la gente direttamente a casa propria, fra le mura domestiche e tutto scorre senza tanti scrupoli di coscienza e sempre secondo la Malizia del potere politico, economico e finanziario, comunque sempre attento ad investire ed a continuare a speculare soprattutto nell’industria dei consumi, del turismo, dello sport e dello spettacolo di massa! Ed intanto il tempo scorre! Anzi, l’illusione del tempo scorre comunque secondo tradizioni, mentalità, abitudini, stili di vita, ritmi e verità istantanee sempre più esigenti, fra Natura, cultura, coraggio e paura! Fra l’angoscia di vivere e la paura di morire! Fra genio e follia, senza potere escludere nemmeno, che al mondo c’è anche chi non solo non teme affatto il mistero della morte ma che la considera addirittura l’unica e forse anche l’ultima via di uscita per porre fine alla sua schiavitù ed alla sua sofferenza quotidiana! È un fatto di mentalità, di cultura, di coraggio e di paura! Di certo la morte volontaria non è poi sempre, solo e soltanto, espressione di umana follia! Semmai potrebbe essere anche un fatto di dolore, di grande disagio sociale, di disperazione e di umana dignità! Una fuga volontaria da un mondo alla deriva, senza valori umani, falso, corrotto, bugiardo e truffaldino dove forse nemmeno l’ingiustizia è mai uguale per tutti! Una fuga estrema e consapevole da un’assurda cultura mediatica, perversa e disumana, dove ognuno pensa di poter arricchirsi ed affermarsi professionalmente speculando sulle attività produttive di chi lavora onestamente per il raggiungimento del bene comune! Fatto sta che l’uomo nasce libero e muore prigioniero e schiavo della verità apparente in realtà magari del tutto inesistente! …a prescindere! A prescindere dalla lingua, etnia, religione o razza! Nasce libero di pensare, riflettere e meditare, …e finisce per cadere puntualmente vittima e preda della sua paura di rimanere indietro o di apparire diverso! A partire dalla necessità di soddisfare i bisogni di prima necessità e per finire alla qualità della vita di una società sempre più esigente e sempre più convinta di poter pretendere comunque il rispetto dei diritti garantiti dalle Istituzioni dello Stato! Dal diritto alla salute, al lavoro, alla giustizia, alla libertà ed allo studio! Contro ogni forma di discriminazione razziale o ancora peggio morale, sociale e cult...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Sinossi
  3. Profilo biografico degli autori
  4. Colophon
  5. Dedica
  6. Presentazione
  7. Introduzione
  8. MALIZIA