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Informazioni sul libro
Oggi Roma è prigioniera. Prigioniera della cattiva politica e della pessima amministrazione, che l'hanno abbandonata a un declino (apparentemente) inesorabile. Prigioniera dello stesso ruolo di Capitale, senza lo status e i finanziamenti delle altre Capitali europee. Prigioniera dell'inerzia della sua classe dirigente economica, sociale e culturale che, per convenienza o pavidità, ha scelto di disinteressarsi del bene comune. Prigioniera – soprattutto – di un sistema di rendite unico a livello globale che rassicura e stordisce i romani, ne raffredda gli animal spirits e blocca gli ascensori sociali. Per far rinascere Roma, dunque, occorre passare da una terribile strettoia: trasformare la Capitale nel terreno della "battaglia finale" della produzione, dell'innovazione e delle competenze contro le rendite. Non è una missione impossibile: incrociando le caratteristiche della Capitale con i macrotrend a livello globale, è possibile costruire un grande progetto che la posizioni "in vantaggio" nella sfida per lo sviluppo che si giocherà nei prossimi anni tra metropoli globali e città internazionali. Non c'è più alternativa. La meravigliosa e fragile bellezza della Città Eterna è in grave pericolo: come Andromeda sullo scoglio, sta per finire nelle fauci del mostro che avanza tra i marosi. Ma stavolta la liberazione non potrà arrivare dal coraggio d'un eroe solitario: il mitologico Perseo potrà e avrà soltanto le sembianze della voglia di riscatto di un'intera comunità. La politica romana ha fallito troppe volte per poterci riprovare da sola: l'unica speranza è chiamare a raccolta le forze migliori della società. Perché quello che si è aperto con l'annus horribilis della pandemia potrebbe diventare, a sorpresa, il "decennio di Roma". Sempre che i romani – dai cittadini alle élite – lo vogliano davvero e inizino a pretenderlo da chi li governa. E anche da se stessi.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Cover
- Sinossi
- Profilo biografico dell'autore
- Indicazione di collana
- Colophon
- Introduzione Uno strano sogno
- Prima parte - L’incubo di oggi
- Il coma profondo di Roma e l’impoverimento dei romani
- La città ingovernabile (senza poteri): puro “gestionismo” e senso civico smarrito
- La pessima amministrazione
- L’AMA che non “ama” Roma
- La classe dirigente prosciugata
- La Capitale delle diseguaglianze: il social divide centro-periferie
- Emergenza giovani
- Seconda Parte - Alibi locali e chance globali
- I romani sono più innovativi di Roma Capitale
- Il grande alibi
- La chance globale: la “Capitale della Bellezza”
- Roma può rinascere? Solo con il “modello Albertini”
- La carica dei 100 (manager)
- Terza Parte - Orizzonte 2030: 10 idee per la rinascita
- I grandi eventi: Roma al centro del mondo
- I “disservizi” pubblici locali? O si cambia, o si muore
- Vie senza sbandati, la rivoluzione del decoro
- “Welcome to Rome”: un’agenzia per attrarre dal mondo investimenti e idee di business
- L’Advisory board delle grandi aziende
- Il new deal del turismo nella Capitale
- Un “Piano Straordinario” per i giovani della Capitale
- La Capitale della mobilità green. Verso la “bike revolution”
- Roma, la smart city dell’arte mondiale
- La sussidiarietà dello sviluppo: i nuovi poli per la rinascita delle periferie
- Conclusioni La battaglia finale di Roma. Contro le rendite
- Bibliografia
- Dello stesso autore