Infermieristica in cure palliative
eBook - ePub

Infermieristica in cure palliative

  1. 350 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Infermieristica in cure palliative

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Questo libro è stato costruito sulla base delle core competence dell'infermiere in cure palliative e intende rispondere a una effettiva necessità di formazione per tutti gli infermieri che si trovino ad assistere ammalati e familiari nelle fasi avanzate di malattia. Gli autori, a partire dalle evidenze, integrate con l'esperienza, hanno illustrato la metodologia di valutazione dei bisogni, gli strumenti per affrontare in maniera olistica i bisogni fisici, sociali, spirituali e psicologici del malato e della famiglia. Sono state delineate competenze di base e avanzate per orientare il lettore/studioso nel proprio percorso di apprendimento e nel fronteggiare la complessità di queste situazioni assistenziali ineluttabili. Ogni capitolo è organizzato in modo da facilitare la lettura e rendere il testo fruibile a diversi livelli: box a colori mettono in evidenza gli obiettivi di apprendimento e i concetti principali e invitano a una elaborazione personale dei contenuti. Casi clinici proposti sotto forma di storie concludono le sezioni come spunti di approfondimento.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Infermieristica in cure palliative di Cesarina Prandi in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Medicine e Nursing. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Edra
Anno
2015
ISBN
9788821439292
Argomento
Medicine
Categoria
Nursing
SEZIONE 1
I BISOGNI DEI MALATI E LA PRATICA INFERMIERISTICA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Focalizzare gli aspetti salienti della pratica clinico-assistenziale dell’infermieristica in cure palliative
Conoscere e utilizzare nella pratica di valutazione dei bisogni le componenti costitutive delle famiglie dei malati assistiti
Conoscere i principi che supportano il processo di valutazione in cure palliative e applicarli nella pratica
Conoscere le traiettorie di malattia al fine di pianificare le cure assistenziali adatte al momento clinico e alle volontà espresse del malato
Competenze
L’infermiere procede a una valutazione globale e sistematica della persona affetta da malattia inguaribile e della sua famiglia
Nella pratica professionale quotidiana prevede, riconosce e interpreta i bisogni della persona assistita, collocandoli nel percorso di vita del medesimo
Prende decisioni, in équipe, nel rispetto dei principi della proporzionalità e della rimodulazione delle cure
Esprime giudizi clinico-assistenziali affidabili basati sulla conoscenza delle traiettorie di malattia e sulle migliori prove di efficacia
Capitolo 1
La valutazione dei bisogni assistenziali del malato
Cesarina Prandi
Capitolo 2
La valutazione dei bisogni assistenziali della famiglia
Antonella Cinzia Punziano, Maria Grazia De Marinis
Capitolo 3
Gli strumenti di valutazione della qualità della vita
Daniela D’Angelo
Capitolo 4
Le traiettorie evolutive delle malattie in relazione alle cure palliative
Chiara Mastroianni, Chiara Limoni, Daniela D’Angelo
Images
Appendice Le storie
Capitolo 1
La valutazione dei bisogni assistenziali del malato
Cesarina Prandi
Pianificazione anticipata delle cure
Valutazione dei bisogni del malato
Ellen Fox, su Jama, avvia un dibattito sui modelli di assistenza e ne individua due: curativo e palliativo. Spesso sono contrapposti, il primo si concentra in ambito ospedaliero e nella formazione, mentre il secondo è ancora minoritario.
Il modello palliativo non mira alla cura della malattia, bensì al sollievo dalla sofferenza; nei termini della definizione sopra citata dell’OMS, esso mira «… al controllo del dolore, dei sintomi e dei problemi psicologici, sociali e spirituali…». Il modello palliativo rinuncia dunque all’obiettivo della cura, ma si concentra su altri scopi: il sollievo dalla sofferenza, l’attenuazione della disabilità, l’assistenza agli inguaribili, il propiziare una morte serena. Esso è centrato sul malato e non sulla malattia e, in ultima analisi, mira a raggiungere la migliore qualità della vita possibile nelle circostanze date. L’approccio specifico per riconoscere alle cure palliative un ambito clinico (dal greco klinè = “presso il letto del malato”) si orienta verso tre direttrici:
• individuare e farsi carico di problemi fisici, psicologici, sociali, spirituali, pratici, delle aspettative che i malati nutrono, di speranze e di paure;
• preparare e accompagnare i malati e i loro familiari alla fine della vita, promuovendone l’autodeterminazione;
• accompagnare il malato e la sua famiglia nelle fasi di distacco e separazione caratterizzanti questa fase di vita.
L’ambito clinico-assistenziale pone le radici su postulati cardine che riguardano i valori che stanno alla base delle cure palliative.
Images
IN EVIDENZA
Secondo il Canadian Hospice Palliative Care Association (CHPCA, 2002) le cure palliative hanno le seguenti caratteristiche.
• Comprendono la cura (il caring) di tutta la persona, inclusi i suoi bisogni fisici, psicologici, sociali, spirituali.
• Assicurano che l’assistenza sia rispettosa della dignità umana.
• Supportano il vivere in maniera significativa come definito dal singolo.
• Modellano la pianificazione della cura per raggiungere gli obiettivi individuali dell’assistenza.
• Riconoscono l’individuo con malattia potenzialmente mortale e la sua famiglia come unità di cura.
• Supportano la famiglia nell’affrontare la perdite e il dolore durante i periodi di malattia e di lutto.
• Rispettano i valori personali, culturali e religiosi degli individui, le credenze e le pratiche nell’erogazione delle cure.
• Valorizzano i principi etici di autonomia, di beneficenza, di non malvagità, di giustizia, di sincerità e di riservatezza.
• Riconoscono l’individuo come soggetto autonomo, che ha diritto alle cure di fine vita e a prendere decisioni riguardo alla propria cura, nella misura in cui lo desidera.
• Riconoscono l’importanza di un approccio collaborativo interprofessionale del team di cura e anche gli sforzi dei non sanitari (es. volontari, guide spirituali).
I malati e i sintomi
A livello fisico, i malati manifestano prevalentemente sintomi quali: dolore, stanchezza (astenia), sonnolenza, nausea, mancanza di appetito, mancanza di respiro, depressione (tristezza), ansia (nervosismo), malessere generalizzato e stipsi. Nonostante i progressi scientifici nella gestione del dolore e della disponibilità di molecole efficaci è necessario tenere sotto controllo e implementare questa area. Il dolore andrà inoltre stimato non solo nella sua componente fisica, ma secondo l’accezione del total pain di Cicely Saunders, per ottenerne un trattamento completo.
I cinque domini per sviluppare cure palliative di qualità sono:
• ricevere adeguata gestione del dolore e dei sintomi;
• evitare il prolungamento inadeguato del morire;
• raggiungere un senso di controllo;
• alleviare il peso;
• rafforzare i rapporti con i propri cari.
Oltre al controllo dei sintomi sono decisive, per migliorare la qualità di vita, la continuità delle cure e la riduzione dell’aggravio della cura per i caregiver.
La buona morte è da intendersi quale una condizione libera dalle sofferenze evitabili, dal distress per il malato, per la famiglia e per il caregiver, in cui si vive in accordo generale con i desideri del malato e della famiglia e ragionevolmente coerente con standard clinici, culturali ed etici.
La letteratura internazionale è concorde nel porre l’accento su alcune priorità nella gestione e nella cura dei sintomi, sulla base di situazioni che si uniformano alla fine della vita, al di là della patologia che li ha provocati, determinando un coinvolgimento notevole nei familiari. Ai sintomi prevalenti e più disturbanti dovranno essere poste priorità sia sul versante del trattamento con il malato sia nella funzione di caregiver; essi sono: il dolore, il delirio, la dispnea, l’ansia, il disagio esistenziale, la nausea, il vomito, la stipsi, le secrezioni respiratorie e i cambiamenti cognitivi.
Dal punto di vista della cura interprofessionale, anche se gli interventi farmacologici sono importanti per ottenere una buona qualità nel fine vita, essi possono essere realizzati in collaborazione con strategie di assistenza non farmacologiche per facilitarne l’efficacia. Diversi studi hanno dimostrato che integrare e complementare con la medicina naturale e approcci non convenzionali (CAM) l’erogazione delle cure di fine vita fornisce agli individui la percezione di un maggior senso di controllo rispetto ai soli trattamenti convenzionali.
Chi valutare?
È necessario valutare ogni malato che accede ai servizi di cure palliative, ma anche ai malati che sono in fase di peggioramento. Solo con un’attenta e precisa valutazione si può procedere a un’appropriata pianificazione delle cure infermieristiche, in qualsiasi fase della vita. L’attenzione non andrà posta alla valutazione della malattia, quanto alla valutazione della persona malata e di quanto la malattia possa incidere sulla qualità della vita. Inoltre, un’attenzione sull’esperienza che il malato ha condotto fino a quel momento frequentando i servizi sanitari può offrire all’infermiere una molteplicità di informazioni dell’esperienza che il malato ha fatto e sta facendo della propria malattia.
Quando valutare?
La valutazione è un processo continuo durante il corso della malattia del paziente. Valutazioni strutturate debbono essere effettuate su ciascuno dei pazienti durante il percorso di malattia, nello specifico:
• al momento della diagnosi;
• quando inizia o si modificano i trattamenti;
• al completamento del piano di trattamento primario;
• a ogni nuovo episodio di recidiva di malattia;
• nel momento di riconoscimento di inguaribilità;
• all’inizio della fine della vita;
• nel momento in cui vengono riconosciute le ultime ore di vita;
• in occasione di qualsiasi modificazione o richiesta da parte del malato o familiare-caregiver.
La valutazione può essere effettuata in qualsiasi ambiente fisico in cui si trovi l’ammalato e che assicuri comfort e privacy. Nonostante la migliore prassi suggerisca che una valutazione dovrebbe essere completata in un’unica sessione, questo potrebbe non essere sempre praticabile e appropriato. Il valutatore dovrebbe seguire questi principi: (1) i tempi e il ritmo di valutazione devono essere misurati dal paziente; (2) le esigenze prioritarie devono essere individuate in una fase iniziale; (3) la valutazione complessiva deve essere completata in un tempo ragionevole (es. 48-72 ore).
Chi deve effettuare la valutazione?
La valutazione rappresenta un punto chiave e cardine nell’assistenza a un malato in cure palliative. L’organizzazione deve garantire che chi si occupa della valutazione dei malati sia f...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Autori
  3. Presentazione
  4. Prefazione
  5. Introduzione
  6. Ringraziamenti
  7. SEZIONE 1 - I BISOGNI DEI MALATI E LA PRATICA INFERMIERISTICA
  8. SEZIONE 2 - I BISOGNI ASSISTENZIALI
  9. SEZIONE 3 - LA RELAZIONE INFERMIERE/MALATO/ FAMIGLIA
  10. SEZIONE 4 - L’APPROCCIO OLISTICO
  11. SEZIONE 5 - LA QUALITÀ DELLE CURE
  12. SEZIONE 6 - ASPETTI METODOLOGICI E ORGANIZZATIVI