Pietre e fucili
La protesta sociale nelle campagne croate di fine Ottocento
- 313 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
False voci, campane e bandiere: nella Croazia di fine Ottocento i contadini e le contadine si allarmano e danno voce al proprio malcontento. Croati e serbi protestano contro le decisioni del ceto politico al potere, contestano le elezioni e gli elettori. A tentare di mantenere l'ordine vi sono i gendarmi, che vigilano, sparano, arrestano. Viene quindi la volta di magistrati e avvocati difensori, che giudicano quegli atti di ribellione.La ricerca ricostruisce i fatti e li scandaglia al fine di gettare una nuova luce sulla fin de siècle croata e sul conflitto sociale che la attraversa. Le proteste collettive e la loro repressione vengono decostruite per comprendere gli effetti dell'abolizione del Confine militare e come vengono vissuti i processi di integrazione nazionale, di apprendistato alla politica nelle campagne, di democratizzazione della società.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Collana
- Frontespizio
- Indice
- Introduzione
- Ringraziamenti
- 1. Un’onda lunga
- 2. Si stava meglio quando si stava peggio
- 3. Incomprensioni e fratture: la comunità di villaggio
- 4. La violenza popolare
- 5. La repressione
- 6. Al fuoco dell’onore
- 7. Preti all’attacco, pope in fuga
- 8. La parola agli avvocati difensori
- 9. Eredità contese
- 10. Bandiere al vento
- 11. L’evoluzione della protesta sociale
- Appendice. Per una cronologia dei tumulti del 1897
- Bibliografia
- Indice dei nomi