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Banca e politica a Milano a metà Quattrocento
Informazioni sul libro
Negli importanti lavori sul ruolo economico di Milano nel basso Medioevo, sinora l'attenzione degli studiosi è stata rivolta per lo più all'ambito mercantile e artigianale o a quello corporativo. Rari sono stati gli studi specifici dedicati ai banchieri, spesso diluiti in opere sul mondo economico in genere. Questo libro è la prima ricerca sistematica volta alla ricostruzione della fisionomia complessiva dei banchieri attivi nel capoluogo lombardo in età bassomedievale. In particolare, si analizza l'evoluzione dell'élite finanziaria milanese a partire dal periodo peggio documentato, e pertanto meno studiato, della Milano quattrocentesca, cioè dal triennio della Repubblica ambrosiana (1447-1450), ricostruendo, altresì, le principali conseguenze economiche della crisi degli anni 1447-1451, mai indagate in maniera approfondita.La principale fonte di questo libro è costituita da un nucleo di materiale inedito, ossia circa duecento protesti di lettere di cambio degli anni 1441-1454, unico nel suo genere nel panorama documentario milanese. Sulla scorta di tale documentazione, si indagano qui le ragioni sottese all'emissione e al protesto delle tratte cambiarie, fornendo al contempo una ricostruzione del profilo politico dei banchieri ambrosiani nel delicato passaggio dall'età viscontea a quella sforzesca.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Collana
- Frontespizio
- Indice
- Introduzione
- 1. Le premesse
- 2. Strumenti creditizi, circuiti finanziari e operatori
- 3. L’età della libertas
- 4. L’età sforzesca
- Note conclusive
- Prosopografia
- Appendici
- Bibliografia
- Indice dei nomi di persona e di luogo