Epoche dello spirito

Dante, Hegel e Manzoni

Massimo Campanini

• Editore: Rosenberg & Sellier
• Anno: 2021
• ISBN:
  9788878859883
• Argomento: Philosophie
• Categoria: Religionsphilosophie

Il 2021 è, come noto, il settimo centenario della morte di Dante. Ma anche il secondo centenario della morte di Napoleone (per cui Manzoni compose il 5 maggio; e nel 1821 terminò anche l' Adelchi e intraprese la stesura del Fermo e Lucia ). E sempre nel 1821 Hegel pubblicò i Lineamenti di filosofia del diritto. Questo scritto di Massimo Campanini, consegnato all'editore proprio il giorno prima della sua improvvisa scomparsa, il 9 ottobre 2020, riannoda le tre ricorrenze lungo il filo del rapporto tra religione e storia, che in tre grandi autori pur così diversi, che si volevano e si professavano esplicitamente cristiani, appare sempre altamente aporetico e problematico, poiché in loro la religione entra sempre in rapporto dialettico con la società di appartenenza.
Una aporeticità che apre una finestra di comprensione dei motivi della crisi del mondo contemporaneo, anzi più esattamente dell'Occidente contemporaneo.
L'imperdibile, suggestivo e brillante testamento intellettuale di un grande studioso.

Introduzione

Il 2021 è un anno di importanti anniversari. Innanzi tutto il settimo centenario della morte di Dante; ma anche il secondo della morte di Napoleone. Nel 1821, Alessandro Manzoni compose perciò il 5 maggio; ma non solo, nel 1821 terminò l’Adelchi e intraprese la stesura del Fermo e Lucia. Infine, nel 1821 Hegel pubblicò i Lineamenti di filosofia del diritto, forse la sua opera più organica insieme alla Logica. Questo libro intende riannodare le tre ricorrenze in tre capitoli, dedicati rispettivamente a Dante, Hegel e Manzoni, lungo il filo del rapporto tra religione e storia.

Il filo potrebbe sembrare estrinseco e pretestuoso, ma l’intento è quello di interrogare la grave, per quanto spesso minimizzata o negata, crisi del presente attraverso i modelli del passato. Il rapporto tra religione e storia in tre autori così diversi come Dante, Hegel e Manzoni appare altamente aporetico e problematico; ma questa aporeticità apre una finestra di comprensione dei motivi della crisi del mondo contemporaneo, anzi più esattamente dell’Occidente contemporaneo. In tutti e tre gli autori, infatti – tre grandi che, pur nella loro diacronia e diversità, si volevano e si professavano esplicitamente cristiani –, la religione entra in rapporto dialettico con la società di appartenenza. Mio intento è di mostrare come le motivazioni di tale contrasto dialettico gettino qualche luce sulle dinamiche della società attuale, che da “occidentale” si è globalizzata a mondiale. Dante esibisce uno spirito profetico che recepisce la lettura abramica del monoteismo separandola però dalle sue radici semitiche – e dunque anche da quelle islamiche – in vista di una riforma globale della società. Hegel interpreta quello spirito espansivo e dominatore della cultura europea che però ha provocato come conseguenza la conquista imperialistica dell’Asia e dell’Africa, e la pericolosa illusione da parte degli euro-occidentali di essere gli unici, esclusivi depositari dell’universalità della verità. Manzoni, posto in contraltare a Hegel, legge la storia in modo fondamentalmente pessimistico, in un difficile equilibrio tra progressismo e conservazione, spi...

Indice dei contenuti

• Introduzione
• 2. Religione e filosofia della storia in Hegel
• 3. Alessandro Manzoni e la crisi dell’ottimismo storico hegeliano
• Conclusione