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Uomini e fiumi
Informazioni sul libro
Il Po, massimo fiume italiano, con i tributari delle Alpi e dell'Appennino, ha edificato nei secoli la valle padana, terra dove oggi si concentra una grande parte della produzione agricola italiana. Le zone più produttive sono oggi le «terre basse», un tempo paludi e acquitrini, dove i fiumi divagavano a piacimento. Qui la fatica umana è stata nel tempo capace di domare le loro acque con fragili argini di terra e di prosciugare con canalizzazioni le «zone umide» per ricavarne terra coltivabile.Questo libro concentra l'indagine su un periodo, tra 1450 e 1620, durante il quale massimo fu lo sforzo di uomini, tecnici, proprietari e governi per trasformare le terre basse in prati, risaie e terre da grano. A forza di braccia luoghi inospitali si trasformarono in un grande cantiere per creare terra coltivabile e nuovi insediamenti agricoli. Al centro della narrazione la fatica di migliaia di contadini, investimenti e conflitti di interesse tra Stati e comunità che unirono e divisero tecnici, proprietari e governi sull'una e sull'altra sponda del fiume.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Occhiello
- Frontespizio
- Colophon
- Indice
- Abbreviazioni
- Introduzione
- 1. Il cammino dei fiumi
- 2. L’acqua e la terra
- 3. Governare le acque
- 4. L’acqua amica. Ristrutturazione agricola e irrigazionenelle campagne padane del Quattrocento
- 5. L’acqua nemica. Bonifica e difesa idraulicanella bassa padana del Quattrocento
- 6. Fame di terra e problemi d’acque nel Cinquecento
- 7. Terra arabile dalle paludi: i retratti veneti
- 8. Sulla riva destra del Po
- 9. Verso il Delta
- 10. Verso Porto Viro
- 11. Porto Viro: le ragioni veneziane e i confini ferraresi
- 12. Il Reno e le acque romagnole nel Cinquecento
- 13. La Bonificazione Generale delle tre province (1598-1620)
- 14. In forma di epilogo
- Bibliografia
- Indice dei nomi di persona
- Indice dei nomi di luogo