Quando Israele era bambino

La sapienza dei chassidim

Daniel Lifschitz

• Editore: Edizioni OCD
• Anno: 2021
• ISBN:
  9788872298824
• Argomento: Theology & Religion
• Categoria: Jewish Theology

Quando Israele era bambino, opera che Daniel Lifschitz meditò tutta la vita, è una piccola enciclopedia della sapienza chassidica. Un lascito prezioso della più inveterata tradizione narrativa dell'ebraismo, l'arte del racconto, ma anche un viaggio di discernimento nel mondo della sofferenza dei chassidim, per ritrovare nell'oggi un centro, una radice. E quale migliore radice di quella santa d'Israele?

Quando Israele era bambino

Daniel Lifschitz

1. Abitudini

Un giovane chiese al Rabbi di Ritzin di aiutarlo a rompere con le sue cattive abitudini affinché potesse servire il Signore.

Il Rabbi rispose: «È molto più duro romper un’abitudine malvagia che spaccare una roccia. Sii onesto nelle tue preghiere e nel tuo studio della Torah e il male sparirà poco a poco».

2. Accettare il mondo e la storia

Un chassid di Rabbi Moshe di Kobryn era molto povero. Egli si lamentò un giorno con lo tzaddiq che la miseria gli era d’ostacolo allo studio e alla preghiera. «Oggi», disse Rabbi Moshe, «la più grande devozione, al di sopra di ogni studio e di ogni preghiera, è l’accettazione del mondo e della propria storia».

3. Accogliere tutti

Disse il Rabbi di Berdichev: «Ho imparato ad accogliere a casa mia anche gli ignoranti e i più semplici. Non si comporta così anche il Signore? Quando arriverà il tempo della risurrezione e il Signore preparerà il banchetto per i giusti, mi sarà accordato il privilegio di unirmi agli ospiti. Se qualcuno domanderà: “Come mai è stato accolto tra di noi quest’ignorante?”, gli sarà risposto: “Merita d’essere qui perché anche lui ha dato ospitalità nei suoi banchetti a chi era più ignorante di lui”».

4. L’onore dell’accompagnamento

Quando Rabbi Elimelech di Lisensk, dopo la visita a una sua comunità, tornò a casa sua, i chassidim lo accompagnarono per un lungo tratto.

Quando la sua carrozza giunse alla porta della città, il Rabbi la fece fermare, scese e istruì il cocchiere di continuare da solo. Poi si unì al corteo, camminando con coloro che lo accompagnavano.

I chassidim gli chiesero stupiti perché si stava comportando così. Egli rispose: «Quando ho visto con quanto amore mi rendevate l’onore dell’accompagnamento, non ho potuto resistere di condividerlo con voi».

5. Accusare

Il Rabbi di Berdichev udì un predicatore itinerante accusare gli ebrei di violare le leggi della Torah.

Sollevò gli occhi al cielo ed esclamò: «Signore dell’Universo, questo Maggid è spinto a fare accuse dure contro i tuoi figli perché ha bisogno delle poche monete che gli vengono date per le sue preghiere. Dagli, o Signore, le sue poche monete in un’altra maniera ed evitagli così di parlar male di Israele».

6. Non adirarsi contro Dio

Rabbi Yitzchaq Meir di Ger perse tutti i suoi tredici figli. Quando morì il più giovane, la madre rifiutò di essere consolata1. Il Rabbi le disse: «I nostri figli non sono morti invano. Quando, in avvenire, qualcuno subirà una simile disgrazia, si ricorderà che Yitzchaq Meir perse i suoi tredici figli senza adirarsi contro Dio e sarà aiutato a fare lo stesso».

7. Gli affari del Rabbi di Sassov

Rabbi Moshe Leib di Sassov fu persuaso da suo suocero ad entrare in affari.

Quando i mercanti di Sassov lasciarono la città per andare al mercato di Brody, il Rabby partì con loro. Appena arrivati a Brody il Sassover entrò in una sinagoga e sprofondò nello studio della Torah, ritor...

Indice dei contenuti

• Frontespizio
• Prefazione
• Presentazione
• Quando Israele era bambino
• Il chassidismo: storia e spiritualità
• Glossario
• Bibliografia
• Abbreviazione delle fonti
• Indice tematico