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Adelante Palabra
Informazioni sul libro
In un amplesso cosmico con madre natura, per usare due immagini della raccolta, Barbara Appiano riesce a esprimere con simboli comuni, come l’acqua, le idee più alte. Le sue parole sono, quindi, le urla dei pensieri condannati alla censura in una lotta per la libertà interiore, in cui il poeta è assimilato a un vigile urbano, chiamato a gestire il traffico in una metropoli affollata dalle macchine della poesia mutante. Si produce, così, un ordine disordinato, ossimorico, perché se la libertà non ha padri, Barbara Appiano si pone l’obiettivo di educare alla democrazia delle lettere, figlia della libera pazzia di erasmiana memoria. Ci esorta, dunque, ad apparire folli a quanti si piegano ai modelli e alle mode dominanti, per rivendicare la nostra essenza, da riscoprire, prima di tutto, nello spazio della fantasia e dell’immaginazione. Prof. Sonia Francisetti Brolin
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Prefazione
- Note biografiche
- Introduzione
- Amarcord
- Orizzonti spenti
- Itinerario
- Ingenuità dell’inganno
- Tutti uguali, tutti diversi
- Sottovuoto
- Autostop
- Adotta una poesia a distanza
- Il miraggio
- Crepuscolo
- A luci spente
- Jogging
- La pochezza
- L’acqua che galleggia
- La miopia e l’utopia
- I nani e i giganti
- Schegge Il cielo nell’acqua: cosmica trasparenza.
- Intermezzo
- Ruggine