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Notre-Dame brucia
Informazioni sul libro
L'Europa sta andando in fumo come l'impalcatura di Notre-Dame, quella "impalcatura della civiltà" di cui parlava lo scrittore Paul Bowles. I francesi quella sera hanno pianto, mentre un grande incendio stava per distruggere la grande cattedrale di Parigi. Ma cosa piangevano? La fine di un capolavoro artistico? Di un'opera architettonica? O forse di una parte di loro stessi, l'immagine di una civiltà post-cristiana in frantumi? La civiltà è sempre un paradosso. Anche se ha radici profonde, soltanto un sottile rivestimento la separa dal caos. E una civiltà senza identità e demografia come la nostra non ha futuro e si sbriciola come la guglia di Notre-Dame. È il nostro mondo di domani. Un mondo senza bambini, di immigrazione e di crisi della civiltà. Possiamo ricostruire il World Trade Center. Non possiamo ricostruire Notre-Dame.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Prefazione La cattedrale che non smetterà di bruciare
- 1. “Né un attacco né un incidente, ma un suicidio”
- 2. Quello che l’uomo distrugge, ci vuole molto tempo a ricostruirlo
- 3. Non sappiamo più pensare il futuro
- 4. La fase finale della scristianizzazione
- 5. Siamo vivi grazie alla flebo dell’immigrazione
- 6. “L’hai guardata bene? Sta morendo”
- 7. Da Macron a Merkel, i leader europei senza figli
- 8. Populismo e porte aperte
- 9. Il futuro è apparso in una città inglese
- 10. Gentrificazione e immigrazione
- 11. Il Vaticano sa
- 12. La domanda di Hollande
- 13. Preghiera
- 14. Il suicidio del cristianesimo occidentale
- 15. Muri e Mohammed
- 16. A duecento metri dalla GrandPlace, è l’Arabia Saudita!
- 17. L’ultimo tedesco
- 18. I tre scenari
- 19. I numeri di cui non si parla a Bruxelles
- 20. Valzer viennese
- 21. L’estate è finita in Francia
- 22. Contro il nuovo imperialismo occidentale
- Bibliografia