Capi locali e colonialismo in Eritrea
Biografie di un potere subordinato (1937-1941)
- 404 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Alla fine della guerra contro l'Etiopia – tra il 1936 e il 1941 – i funzionari coloniali italiani, militari e civili, dovettero gestire l'amministrazione e la vita quotidiana dei territori di vecchia e recente conquista, fronteggiando insieme le attività di resistenza armata, fino alla dissoluzione dell'impero.Il volume, servendosi dei documenti scritti e iconografici dell'archivio del commissariato coloniale di Agordat, ricostruisce dispositivi e pratiche della gestione del potere in una sezione dell'impero, il bassopiano occidentale eritreo, inserita nella rete di scambi tra il Mar Rosso e l'interno sudanese.Interpretando le "mini-storie" di vita e le note amministrative contenute nelle schede biografiche, corredate anche dalle foto individuali, lo studio analizza la relazione, contraddittoria e sempre in fieri, con i poteri subordinati, incorporati nei capi politici e religiosi, e inoltre con i notabili di ufficio e gli interpreti, figure necessarie di un'ambigua intermediazione tra colonizzatori e colonizzati.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Occhiello
- Frontespizio
- Colophon
- Indice
- Introduzione
- 1. Il bassopiano occidentale eritreo come doppia periferia
- 2. Dispositivi dell’amministrare. Il territorio come laboratorio vivente
- 3. Economia della periferia
- 4. Forme e dinamiche del potere in relazione al regime coloniale
- 5. Le biografie politiche
- 6. L’intermediazione ambigua
- Conclusioni
- Illustrazioni
- Biografie dei capi e dei notabili del commissariato del Gasc e Setit (1937-1941)
- Bibliografia
- Indice dei nomi di persona
- Indice dei nomi di luogo e delle genti
- Quarta