Nunzio Russo
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Nunzio Russo

Palermo 30 ottobre 1841-22 novembre 1906. Biografia - Studi Antologia di testi

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Nunzio Russo

Palermo 30 ottobre 1841-22 novembre 1906. Biografia - Studi Antologia di testi

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Informazioni sul libro

Il volume è un contributo di ricerca sul presbitero palermitano Nunzio Russo (1841-1906), fondatore dell'Istituto di vita consacrata Figlie della Croce e dichiarato Venerabile da papa Francesco il 1° dicembre 2016, del quale nel 2021 ricorre il 180° anniversario della nascita. Il testo si articola in tre parti: la biografia, la riflessione sul presbitero direttore spirituale e un'antologia di scritti di e su Russo. Presentato l'iter della Causa di canonizzazione, un quadro dei principali dati biografici, la bibliografia e la sitografia e l'iconografia, il testo si conclude con uno studio su un cugino di Russo, il canonico Francesco Russo (1829-1890), fondatore delle Sacramentine.

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Informazioni

Anno
2021
ISBN
9788849869002

Biografia

In questa prima parte del volume, presentiamo la vicenda biografica del presbitero palermitano Nunzio Russo (30 ottobre 1841-22 novembre 1906), protagonista della vita socio-religiosa del capoluogo siciliano[1].

1.Brevi cenni su Palermo nella seconda metà dell’Ottocento

Gli ultimi anni del periodo borbonico

Nunzio Russo nasce quando è Re delle Due Sicilie Ferdinando II (1830-1859). Il rapporto dei siciliani con i Borbone alterna momenti di relativa pace ad episodi di rivolte popolari. Il 12 gennaio 1848 scoppia la rivoluzione federalista per la piena indipendenza da Napoli. Il 15 maggio 1849 i Borbone tornano in Sicilia. Vi resteranno per altri dieci anni, nei quali l’atteggiamento antiborbonico dell’aristocrazia crescerà, seppur soltanto a livello d’animo e non di azione. La borghesia e i democratici invece infittiscono i contatti con gli esuli e con Giuseppe Mazzini.
Negli ultimi decenni del governo borbonico, Palermo conosce un periodo di forti difficoltà. La crisi dell’aristocrazia – che non abdica però al proprio potere e che riscuote sempre un certo prestigio sociale, frutto della prodigalità verso i ceti più bassi – impedisce ogni trasformazione economica della città. Assente è un robusto ceto medio di produttori. Tutto questo fa apparire Palermo come una città stanca e sonnolente. L’amministrazione della giustizia lascia molto a desiderare. Per questo, i problemi si risolvono spesso personalmente o con l’aiuto delle associazioni criminali. La borghesia è costituita soprattutto da burocrati, impiegati e professionisti. C’è anche una piccola élite di imprenditori borghesi che, insieme ad alcuni operatori stranieri, costituisce l’elemento dinamico della società palermitana. Disastrosa appare invece la situazione industriale.
Dal punto di vista intellettuale, gli uomini di cultura mantengono buoni rapporti con gli esponenti delle principali correnti di pensiero del tempo, attraverso un’assidua corrispondenza con i colleghi italiani e stranieri, anche se rimangono legati al Classicismo, senza aderire al Romanticismo e all’Idealismo. Tra gli intellettuali ecclesiastici, nati e/o operanti a Palermo, menzioniamo il filosofo monrealese Benedetto D’Acquisto, m.r., l’erudito calatino Alessio Narbone, si, e il can. Pietro Sanfilippo.
Due sono le Biblioteche pubbliche: quella Comunale e quella dell’ex Collegio gesuitico. Nel 1859, tredici sono le librerie. Uno, il teatro: il Regio Carolino. Il Giornale Officiale di Sicilia è l’unico quotidiano cittadino ed è anche la voce del governo. Vengono stampati comunque una trentina di periodici, organi di associazioni scientifiche e professionali. La stampa resta però soggetta a censura. L’Università gode di scarsissimo prestigio, anche se non mancano alcune illustri figure. Nel 1859 vi sono nove scuole comunali, oltre alle lancasteriane[2].

Dall’arrivo di Garibaldi alla fine del secolo

Il 4 aprile 1860 scoppia la rivolta antiborbonica, che naufraga miseramente. L’11 maggio Giuseppe Garibaldi sbarca a Marsala e il 27 entra a Palermo. Il 19 giugno le truppe borboniche lasciano definitivamente la città. Il Generale, Legato Apostolico[3], si mostra tollerante verso la religione. Il 21 ottobre indice un plebiscito per l’annessione della Sicilia al Regno d’Italia. Il 99,5% dei siciliani aventi diritto al voto si pronuncia per il sì.
Le speranze e gli entusiasmi per l’annessione finiscono però ben presto. Anche il clero, buona parte del quale aveva mostrato simpatia per la rivoluzione, si mostra critico per le seguenti motivazioni: le leggi che avevano minato la ricchezza della Chiesa, i favori nei riguardi dei Protestanti, la diffusione della stampa pornografica e della prostituzione autorizzata, la perdita del monopolio riguardo all’insegnamento, l’esautoramento dall’amministrazione delle opere pie, la diffusione del socialismo, la legge sul matrimonio civile e l’anticlericalismo degli esponenti maggiormente rappresentativi della nuova classe dirigente. L’aristocrazia, dal canto suo, comprende che i maggiori vantaggi politici della rivoluzione li avrebbero avuti la borghesia e il ceto medio dei professionisti. Sempre più incisiva si presenta inoltre la massoneria. Considerevole è l’analfabetismo nella popolazione che, nel 1861, è prossima alle 200.000 unità, residente tutta all’interno delle mura perché, fino al 1862, l’espansione edilizia è quasi del tutto bloccata. Riguardo ai ceti subalterni, tanti sono i domestici delle famiglie aristocratiche e degli ecclesiastici e gli artigiani; pochi, gli operai edili. Numerose sono le persone che vivono in condizione di miseria. Per alleviare tale penosa situazione e soccorrere i tanti indigenti presenti nella città di Palermo, importante si rivelerà l’azione caritatevole di don Giacomo Cusmano (1834-1888)[4].
Il 15-16 settembre 1866 scoppia a Palermo la rivolta popolare antipiemontese “del sette e me...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Sinossi
  3. Frontespizio
  4. Colophon
  5. Introduzione
  6. Sigle
  7. Biografia
  8. La riflessione sul presbitero direttore spirituale
  9. Antologia di scrittidi Nunzio Russo
  10. Antologia di scrittisu Nunzio Russo
  11. Conclusione
  12. Iter della Causa di canonizzazione
  13. Principali dati biografici
  14. Bibliografia e sitografia
  15. Iconografia
  16. Il can. Francesco Russo (1829-1890), le Sacramentine (1888-1896) e la presenza a Palermo delle Religiose dell’Adorazione Perpetua (1896-1912)
  17. Riferimenti bibliografici