Aggiornato al Sismabonus 110%, è un testo di riferimento per progettisti (ingegneri, architetti, geometri) che indica come valutare la sicurezza di una struttura muraria esistente. Il volume è calibrato sia per analizzare una struttura muraria esistente sia per valutare il miglioramento sismico indotto dagli interventi progettuali. In particolare vengono fornite indicazioni per effettuare in modo semplice il passaggio di classe necessario per accedere alle agevolazioni fiscali del 110%. Il decreto Rilancio, infatti, aumenta al 110% il Sismabonus ordinario, una grande opportunità per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio in zona di rischio sismico. Per una struttura muraria esistente vengono date indicazioni per inquadrare l'epoca della costruzione, valutare le vulnerabilità e il rischio sismico, progettare e mettere in essere opportuni interventi, certificare il passaggio di classe necessario per accedere al Super Sismabonus. La trattazione è in linea con le indicazioni degli Eurocodici, delle nuove NTC 2018 e della circolare 7/2019, ed è arricchita dal software "Travilog 6 Muri" e da utili fogli di calcolo in Excel scaricabili dall'indirizzo www.hoeplieditore.it nella pagina dedicata al volume.
Domande frequenti
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Sì, puoi accedere a Murature esistenti e Super Sismabonus 2020 di Antonio Cirillo in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Tecnologia e ingegneria e Ingegneria edile. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
La storia delle costruzioni ha coinciso per molti secoli con quella delle costruzioni in muratura. Un numero molto grande di edifici non monumentali e meno impegnativi architettonicamente fu fatto in legno; purtroppo, a causa di incendi, distruzioni e demolizioni, questi edifici non sono giunti fino a noi.
Figura 1.1 – Ricostruzione di una abitazione del neolitico.
Figura 1.2 – Ricostruzione grande edificio a Uhr.
Figura 1.3 – Antico cantiere del Medioevo.
Figura 1.4 – Ricostruzione della Porta di Ishtar a Babilonia.
Figura 1.5 – Ricostruzione ipotetica di Roma Imperiale.
Figura 1.6 – Pieter Bruegel il vecchio. La torre di Babele, simbolo del costruire senza regole.
La diffusione delle costruzioni in ferro ebbe inizio solo nel XIX secolo, e nel XX secolo quella del cemento armato.
Le costruzioni più belle che ancora oggi possiamo vedere sono in grandissima parte in muratura ed esse sono una delle più importanti testimonianze delle civiltà che si sono succedute e dell’ardita tecnica assurta dall’arte edificatoria.
Le cattedrali gotiche costituiscono senz’ombra di dubbio l’apice dell’arte del costruire in muratura portante.
Le costruzioni erano realizzzate sotto la direzione dei magister lapidum che erano in pratica l’equivalente degli attuali ingegneri strutturisti e si tramandavano spesso gelosamente i loro segreti di padre in figlio.
Le conoscenze tecniche costruttive del passato sono la base fondamentale per ogni intervento conservativo sull’eredità architettonica. Infatti, per la modellazione e l’analisi strutturale nonché per la verifica di stabilità, non si possono utilizzare in tali edifici le idealizzazioni strutturali della trave, del telaio, della lastra piana – tipiche dell’ingegneria strutturale moderna – quindi bisogna fare ricorso a studi specifici.
1.1.1 Tipologie costruttive antiche
Monoliti e megaliti
In località in cui erano disponibili dei blocchi di pietra “adeguati”, si sono erette strutture composte da piloni e travature in pietra, strutturate con semplice appoggio. La struttura è in qualche modo antesignana delle nostre attuali costruzioni prefabbricate con travi e pilastri. Esse sono, per la natura stessa della concezione strutturale, vulnerabili al sisma, che le sconnette facilmente.
In Puglia la struttura è calibrata con lastra sottile di copertura e piloni grossi, aiutati ai lati dal terrapieno, sistema che ha dato alla struttura stessa la possibilità di sopravvivere. Stonehenge è sopravvissuta probabilmente poiché non è stata mai investita da un sisma.
Figura 1.7 – Dolmen in Puglia e sito di Stonehenge.
Mura ciclopiche
Per ottenere murature resistenti agli attacchi dei nemici, furono realizzate strutture murarie composte da brandi blocchi.
Ma solo quelle con immorsamenti e piani di connessione idonei sono sopravvissute, non solo agli attacchi nemici ma anche alla prova dei terremoti. Si osservi la particolare conformazione poligonale dei conci.
Figura 1.8 – Porta dei Leoni a Micene.
Figura 1.9 – Mura ciclopiche in Perù.
Figura 1.10 – Mura di Alba Fucens.
Figura 1.11 – Mura ciclopiche di Alatri.
Se le mura sono collegate con piombo, facilmente colabile a caldo nelle scanalature, i blocchi vengono ottimamente collegati con un materiale duttile e plastico, che consente all’insieme una possibilità di deformazione elastoplastica in grado di assecondare le distorsioni statiche imposte dal cedimento dei fondali e dalle dinamiche imposte dal sisma. Nelle figure si osservi il particolare delle connessioni tra le murature.
Figura 1.12 – Olimpia, Crepidomia, particolare connessione tra i blocchi.
I templi
I templi sono il perfezionamento delle costruzioni preistoriche, e sono realizzati con colonne e trabeazioni.
Il limite è imposto dalla lunghezza della trabeazione realizzata in pietra. Spesso l’azione di controvento e l’assorbimento delle azioni orizzontali era affidato al naos, alla cella muraria interna alla fila delle colonne.
Le coperture erano realizzate con capriate in legno, per cui quasi tutte sono andate completamente distrutte per il degrado del legno o per l’azione di incendi.
Figura 1.13 – Mnesicle, anta della Pinacoteca dei Propilei.
Figura 1.14 – Il Partenone, Acropoli di Atene, 437- 432 a.C.
Figura 1.15 – Rondelet: bronzo e ferro per collegare conci di templi e pietre.
Considerazioni sull’inclinazione delle colonne
Alcuni templi presentano col...
Indice dei contenuti
Cover
Frontespizio
Copyright
Indice
Prefazione
Introduzione
Capitolo 1: Storia, muri e tecnologia
Capitolo 2: Analisi delle costruzioni murarie esistenti
Capitolo 3: Norme sulle costruzioni esistenti
Capitolo 4: Edifici esistenti in muratura da eurocodici
Capitolo 5: Vulnerabilità al sisma
Capitolo 6: Criteri degli interventi
Capitolo 7: Tipologie di interventi
Capitolo 8: Riduzione rischio sismico
Capitolo 9: Estratto dalle linee guida per interventi su edifici storici
Capitolo 10: Appendice fiscale ristrutturare con il sisma bonus 110%
Capitolo 11: Fogli di calcolo in excel
Capitolo 12: Sismabonus: Edifici esistenti con il software travilog
