- 220 pagine
- Italian
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Informazioni sul libro
Muoviamo le montagne è «un'utopia di breve distanza, un'utopia neonata, qualcosa di piccolo che può crescere», così la definisce Perkins Gilman, inserendola in una tradizione di pensiero che passa per Platone, Thomas More ed Edward Bellamy. John, perso trent'anni prima durante una spedizione in Tibet, viene ritrovato dalla sorella Nelly, che lo riporta in un mondo del tutto cambiato. In questa nuova America, le donne si sono "risvegliate", hanno capito il loro potenziale e preso le redini del comando, partendo dall'idea che il misoginismo, la povertà e lo sfruttamento lavorativo sono stati la causa d'ogni male in passato. Perkins Gilman, nel 1911, catalizza nel protagonista le rimostranze di un uomo medio del suo tempo di fronte a cambiamenti radicali, che per certi versi ancora oggi possono dirsi futuristici. Dalle norme sociali all'economia, dai mezzi di trasporto al rispetto della natura, dalla religione all'educazione, il libro ripercorre il viaggio fisico e mentale di un uomo in un universo femminista, ecologico e cibernetico.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Colophon
- INDICE
- MUOVERE LE MONTAGNE, O L’UMANITÀ PUÒ CAMBIARE IN MEGLIO?
- PROLOGO
- CAPITOLO 1
- CAPITOLO 2
- CAPITOLO 3
- CAPITOLO 4
- CAPITOLO 5
- CAPITOLO 6
- CAPITOLO 7
- CAPITOLO 8
- CAPITOLO 9
- CAPITOLO 10
- CAPITOLO 11
- CAPITOLO 12
- NOTE ALL’EDIZIONE ITALIANA
- NOTA DELLE EDITRICI
- NOTA BIOGRAFICA DELLA PREFATRICE
- I LIBRI DE LE PLURALI