Narrare il contatto col mondo
Percezione e memoria nell'opera narrativa di Juan Jose Saer e di Claude Simon
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Narrare il contatto col mondo
Percezione e memoria nell'opera narrativa di Juan Jose Saer e di Claude Simon
Informazioni sul libro
E' possibile narrare il contatto uomo-mondo? E' possibile raccontare la loro "carne" comune, l'elemento in cui avviene la percezione, secondo l'inedita nozione elaborata da Merleau-Ponty alla ricerca di una nuova ontologia? Il poeta e il narratore sono i cantori del mondo, i soli capaci di farci intuire, come Proust, i rapporti tra visibile e invisibile? Sono queste le domande a cui si è cercato di dare una risposta, attraversando l'opera di due grandi scrittori del '900 che hanno fatto della percezione e della memoria le dimensioni privilegiate della loro inesauribile esplorazione del reale: Claude Simon, Premio Nobel nel 1985, vicino alle concezioni estetiche del nouveau roman, anche se non del tutto assimilabile ad esso; Juan José Saer, uno degli autori più interessanti della letteratura argentina del dopoguerra, vissuto molti anni in Francia a partire dal 1968, ma ancora poco conosciuto in Italia. Questo libro offre una nuova proposta interpretativa dell'opera saeriana, a partire dalla pista indicata dallo stesso scrittore argentino, che non mancò di esprimere il suo forte interesse per la fenomenologia di Merleau-Ponty.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Prefazione. La fitta selva della ricerca
- Introduzione
- Capitolo 1. Merleau-ponty e la letteratura
- Capitolo 2. Punto de vista: un osservatorio sulla critica letteraria in sudamerica. Il problema del realismo
- Capitolo 3. Il ritorno del reale nella critica letteraria europea
- Capitolo 4. Romanzo, metaromanzo, intertestualità
- Capitolo 5. Percezione e memoria nell’opera narrativa di Claude Simon
- Capitolo 6. Percezione e memoria nell’opera narrativa di Juan José Saer
- Conclusione
- Bibliografia