Sempre la solita storia (illustrato)
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Sempre la solita storia (illustrato)

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Trasformare un programma scolastico di storia in una serie di scene teatrali? L'idea potrebbe sembrare a prima vista bizzarra. Lavorando con questa generazione di bambini e ragazzi, però, ci si rende presto conto che essi sono molto legati alla quotidianità e faticano sempre di più a capire e ricordare fenomeni e fatti accaduti in un tempo lontano, col quale essi stentano a trovare dei collegamenti, nonostante tutte le strategie didattiche messe in atto. Al contrario, invece, essi diventano molto più recettivi, se vien chiesto loro di immaginare lo svolgimento di alcuni fatti come se si trattasse di una sequenza cinematografica, dove i personaggi parlano, lottano, corrono, vivono. Più che "spiegare" loro il contesto in cui sono avvenuti certi fatti, diventa importante chieder loro per un attimo di "vivere" quei momenti. I bambini e ragazzi vi possono riconoscere una parte della vita dei loro nonni e bisnonni e, in alcuni casi, anche alcuni dei problemi con i quali le loro stesse famiglie hanno a che fare ogni giorno. Una storia, questa, che raramente viene scritta nei libri."Recitando si impara": un insieme che diverte e fa pensare Tutto ha inizio con il solito simpatico ragazzino alle prese con il recupero dell'insufficienza di storia, situazione ben nota a molte famiglie, spesso rassegnate a trascorrere più di qualche domenica ad aiutare i figli sui libri. Questa volta, però, al posto delle solite minacce e prediche, una nonna saggia chiede al nipote di ripercorrere la storia come le immagini di un film. Di fronte alle varie situazioni, il ragazzino non può fare a meno di porsi domande, di meravigliarsi, di scandalizzarsi; la nonna, dosando abilmente i suoi interventi, trasforma i vari episodi in un'occasione per far ragionare il nipote da cittadino e aiutarlo a riflettere senza false coperture sui comportamenti e le responsabilità di ognuno nel corso della storia. Ne esce un insieme che diverte e fa pensare allo stesso tempo, dove non è mai assente uno sguardo costruttivo di speranza verso il futuro, proprio perché non si ripeta "sempre la solita storia".

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Informazioni

Anno
2013
ISBN
9788891113764
SCENA 1
Sparta e Atene
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Personaggi: Nonna, Nipote, Spartano, Ateniese, Mercante, Artigiano, Contadino, Donna, Straniero, Schiavo.
(Nonna e Nipote restano sempre a lato della scena, Spartiata e mercante al centro)
MERCANTE: Signore, col mio lavoro ho conquistato una discreta posizione. Ormai sono un uomo conosciuto, ho molta esperienza e avrei qualche buona idea su come governare la nostra bella città di Sparta.
SPARTIATA: Scordatelo. Noi a Sparta siamo un’oligarchia, ossia una forma di governo, dove solo pochi sono ammessi. Accettiamo solo gli Spartiati, i nobili discendenti degli antichi Dori. Grazie a noi e alla potenza delle nostre armi, Sparta è diventata così importante e temibile. La nobiltà di sangue non si compra col denaro.
Comunque, se hai queste velleità, vai ad Atene: lì sono così matti da mettersi a discutere anche con gente venuta dal nulla (esce seguendo la freccia in direzione di Atene, dove sta pronto l’Ateniese).
ATENIESE: Benvenuti ad Atene, artigiani e mercanti. Voi non siete nobili, ma sapete lavorare sodo, ed è grazie al vostro lavoro che la città di Atene sta diventando ricca e potente. Saremo lieti di sentire le vostre proposte per il governo della città.
(entrano due contadini e, a qualche passo di distanza, la donna, lo straniero, lo schiavo)
CONTADINO 1: Io ho molta esperienza con la terra, potrei dirvi quali sono le terre più fertili…
ATENIESE: Mi dispiace, ma i contadini non sono ammessi…
CONTADINO 1: Ma signore, la mia terra rende bene, tanto che vendo una parte del mio raccolto.
ATENIESE: Allora sei un mezzo mercante anche tu. In tal caso sei il benvenuto!
CONTADINO 2: Io, invece, quando non coltivo la campagna, lavoro il legno e così arrotondo i miei guadagni.
ATENIESE: Allora sei un mezzo artigiano. Bene, puoi dire la tua anche tu.
NIPOTE: Ho capito. A Sparta, se uno non era nobile, non aveva speranza. Ad Atene, invece, artigiani e mercanti potevano partecipare al governo. E anche i contadini. Certo, non come contadini, ma se riuscivano a diventare artigiani o mercanti. Insomma, non occorreva avere sangue blu.
NONNA: Aspetta, prima di cantar gloria…
STRANIERO: Io pensavo…
ATENIESE: Pensavi? Con quegli abiti, da dove vieni?
STRANIERO: Dall’Asia Minore, signore.
ATENIESE: Allora sei uno straniero. Mi dispiace. Gli stranieri possono vivere e lavorare ad Atene. Ma solo chi è cittadino ateniese può partecipare al governo della città.
DONNA: Io sono nata e cresciuta ad Atene…
ATENIESE: Ho detto “cittadino”, non “cittadina”. Hai capito? Sei una donna, vai a casa a filare la lana, è quello il tuo posto. E stai zitta!
SCHIAVO: Signore…
ATENIESE: Come osi parlare senza che nessuno ti abbia chiesto alcunché? Schiavo, taci e lavora!
NIPOTE: Ma che razza di democrazia è questa? Contadini, donne stranieri, schiavi sono esclusi. In pratica, solo chi guadagna abbastanza soldi può permettersi anche di dire la sua.
NONNA: Hai capito bene. Infatti viene chiamata “democrazia imperfetta”, perché non coinvolge tutti. Però è il primo esempio di potere condiviso, dove un gruppo di cittadini può esprimere le proprie opinioni sul governo della propria città. Siamo più di 2500 anni fa: dati i tempi, era già molto. La libertà, i diritti, le pari opportunità, come vedi, hanno richiesto tempo e fatica per affermarsi e, purtroppo, non sono mai una conquista definitiva. Tocca ad ognuno di noi fare di tutto per non perderli.
SCENA 2
Giulio Cesare
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Personaggi: Nonna, Nipote, Cesare, Luogotenente, Vercingetorige, Senato, Pompeo, Bruto
NONNA: Gira la pagina… Roma (cartello portato in scena)
NIPOTE: Dei Romani il personaggio che mi piace di più è Giulio Cesare. Ho visto anche il film.
NONNA: Eh, ma la storia non era così semplice… Vedi, mentre Sparta e Atene erano già città importanti, Roma era ancora poco più che un villaggio di capanne sui colli attorno al fiume Tevere e con fatica cercava di imporsi sulle altre popolazioni italiche: Etruschi, Sabini, Sanniti…
NIPOTE: Ma ai tempi di Cesare Roma sembrava una potenza imbattibile…
NONNA: Infatti. La sua forza stava nella grande organizzazione del suo esercito e nella sua forma di governo.
NIPOTE: I sette re, i consoli, i censori, i tribuni della plebe…Non sono mai riuscito a ricordare tutte quelle cariche pubbliche e che cosa faceva ognuno; e in quella verifica ho beccato piccone.
NONNA: Non riesci a ricordare, perché non hai capito la cosa più importante!
NIPOTE: Che sarebbe?
NONNA: Dopo il periodo turbolento dei re, Roma capì che non poteva andare avanti senza tener conto di tutte le sue forze sociali, cioè patrizi e plebei, pena continue rivolte. Così inventò un sistema di governo capace di distribuire i vari incarichi tra persone diverse.
NIPOTE: Furbi! Così nessuno riusciva a diventare troppo potente. E Cesare, allora?
NONNA: Beh, prova a metterti nei panni suoi e di chi viveva accanto a lui.
(Cesare e Pompeo entrano e si posizionano al centro della scena, Cesare mette la mano destra sulla spalla di Pompeo)
CESARE: Pompeo, amico mio. Mettiamoci d’accordo: io sono abile nelle campagne militari, tu hai salvato Roma dalla fame sconfiggendo i pirati che affondavano le nostre navi piene di grano provenienti dall’Egitto, Crasso ha i soldi. Noi tre potremmo formare un bel triumvirato.
POMPEO: Va bene! (mette la sua mano destra sulla spalla di Cesare)
C...

Indice dei contenuti

  1. Premessa
  2. Antefatto
  3. SCENA 1 Sparta e Atene
  4. SCENA 2 Giulio Cesare
  5. SCENA 3 Augusto
  6. SCENA 4 Il Limes, i Patti di Confine e i Regni romano-germanici
  7. SCENA 5 La Chiesa e i Franchi
  8. SCENA 6 Vita nel feudo Anarchia feudale
  9. SCENA 7 Le nuove invasioni del X secolo
  10. SCENA 8 La rinascita delle città
  11. SCENA 9 Venezia e la Via della Seta
  12. SCENA 10 La peste e la crisi del 1300
  13. SCENA 11 Formazione degli Stati nazionali in Europa La scoperta dell’America
  14. SCENA 12 Inghilterra 1600 e 1700
  15. SCENA 13 Scienza moderna e Illuminismo
  16. SCENA 14 Le divisioni nella Chiesa
  17. SCENA 15 L’Assolutismo in Francia e la Rivoluzione francese
  18. SCENA 16 Italia 1400-1700
  19. SCENA 17 Napoleone
  20. SCENA 18 Il Risorgimento
  21. SCENA 19 Storie di vita quotidiana nel Novecento
  22. SCENA 20 I nuovi equilibri mondiali
  23. Appendice Alcuni suggerimenti d’uso