Furia Vandala: la fine di Roma
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Furia Vandala: la fine di Roma

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Furia Vandala: la fine di Roma

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Informazioni sul libro

Durante il IV secolo, si sono susseguiti una serie di saccheggiamenti e invasioni da parte dei popoli vandali verso le popolazioni e le frontiere romane.
In quel periodo, la pressione da parte delle tribù germaniche si fece molto forte, soprattutto sui confini del Danubio e del Reno, le coalizioni si situavano spesso lungo il Limes romano.Il testo riprende parzialmente la storiografia del tempo per integrarsi ad elementi puramente immaginari, ripercorrendo cosi vicende potenzialmente realistiche le quali interessarono la profonda mutazione dell'esercito romano, e la potenza dell'esercito vandalo.

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Informazioni

Anno
2013
ISBN
9788891119292

Capitolo 1 – I Vandali

Le popolazioni vandale di oltreoceano, erano popolazioni germaniche orientali come i Burgundi3, i Goti4 e i Longobardi5.
Tra i Goti si era sin da giovanissimo distinto un ragazzo, Guglielmo, un uomo robusto e saggio.
Tanto abile nella guerra che nella tattica.
Al punto tale da essere motivo di vanto per gli eserciti Vandali.
Fu cosi che durante l’inizio del declino dell’impero romano d’Occidente6, la tribù dei Vandali, capeggiata da Guglielmo si unì alla tribù degli Alani7 e si stabilì nella penisola iberica.
I romani non apprezzarono l’espansione di Guglielmo verso nuove terre, poiché questo dalle steppe dell’Est si diresse verso il Danubio, con il tentativo di insediarsi.
Intanto però, Guglielmo comprese la necessità di fondare un esercito, poiché un accorpamento di uomini non era sufficiente e cosi, diede vita ad un vero e proprio reclutamento.

3 I Burgundi (Burgundes) erano una tribù germanica dell'Est che potrebbe aver migrato dalla Scandinavia verso l'isola di Bornholm, che nella forma del norvegese antico era detta Burgundarholmr (l'isola dei Burgundi) e da qui poi verso l'Europa continentale. Nella Þorsteins saga Víkingssonar, Veseti si stabilì in un'isola (holm) che era chiamata Borgund's holm, ovvero Bornholm.
La traduzione di Alfredo il Grande di Paolo Orosio usa il nome Burgenda land. Il poeta e antico mitologo Viktor Rydberg (1828-1895), (Our Fathers' Godsaga) asserisce da un'antica fonte medioevale Vita Sigismundi, che gli stessi Burgundi mantenevano tradizioni orali sulla loro origine Scandinava.
4 I Goti (in latino Gothones) furono una federazione[1] di tribù germaniche orientali che invasero l'Europa nell'ultimo periodo dell'Impero Romano d'Occidente, che, secondo le loro stesse tradizioni, erano originarie dell'isola di Gotland e della regione di Götaland in Svezia. Ad ondate sbarcarono sulle coste del Mar Baltico e da qui si spinsero a sud conquistando le popolazioni che trovarono sul loro cammino. Due tribù strettamente apparentate, i Gutar e i Götar, che rimasero in Scandinavia, sono anche annoverate fra i Goti con i nomi, rispettivamente, di Gotlandi e Geati.
Arrivati a contatto con il mondo romano nella zona della foce del fiume Danubio e del Regno del Bosforo Cimmerio attorno al 230, erano considerati più vicini agli Sciti che ai Germani, e furono a più riprese nemici dei vari imperatori e a volte alleati contro altre popolazioni barbariche nel corso di tutto il III eIV secolo. Sappiamo che la prima suddivisione interna di questa federazione di tribù, fu tra le due maggiori tribù (si pensa fossero non meno di dodici): quella dei Tervingi ad Occidente e Grutungi ad Oriente.[3]
La divisione successiva in Visigoti (ramo occidentale) e Ostrogoti (ramo orientale) avvenne solo sul finire del IV secolo, anche se è diventato uso comune accomunare i primi ai Tervingi ed i secondi ai Grutungi: i nomi in tedesco di tali rami ("Westgoten" e "Ostgoten") chiariscono in maniera meno criptica la connotazione geografica dei loro nomi.
Nel IV secolo e V secolo furono spinti ad occidente dagli Unni e, dopo la fine dell'Impero Romano d'Occidente (476), fondarono diversi regni romano-barbarici: il regno visigoto, corrispondente grosso modo all'attuale Spagna, e il regno ostrogoto, che comprendeva l'Italia.
5 I Longobardi furono una popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell'Elba fino all'Italia. Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l'intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba; durante lo spostamento, avvenuto risalendo il corso del fiume, i Longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio (fine V secolo), poi in Pannonia (V secolo), dove consolidarono leproprie strutture politiche e sociali, si convertirono - solo parzialmente - al Cristianesimo ariano e inglobarono elementi etnici di varia origine, germanici per la massima parte.
Entrati a contatto con il mondo bizantino e la politica dell'area mediterranea, nel 568, guidat...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Frontespizio
  3. Copyright
  4. Indice
  5. Prefazione
  6. Capitolo 1 – I Vandali
  7. Capitolo 2 – La magnificenza dell’esercito
  8. Capitolo 3 – Forze in campo
  9. Capitolo 4 – La flotta sbarca in Africa
  10. Capitolo 5 – Gloria romana
  11. Capitolo 6 – Lo scontro finale
  12. Conclusioni
  13. Bibliografia
  14. Sitografia