L'entreneuse e il musicista
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L'entreneuse e il musicista

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L'entreneuse e il musicista

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Informazioni sul libro

Il libro parla di due ragazzi giovani, lei entreneuse e lui un bravo musicista. E' un libro autobiografico. Si conoscono nel night, nasce un grande amore, poi lui conosce il sesso che lo cambia completamente diventandone schiavo fino al punto che inizia a maltrattare e violentare psicologicamente la sua ragazza per via della cantante della band di anni 30. Arrivando al tentato suicidio dell' entreneuse e un procurato aborto forzato per i continui tradimenti di lui. La storia finisce tragicamente con dolore e la perdita del loro bambino che non potranno più dimenticare.......

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Informazioni

Anno
2014
ISBN
9788891146847
Argomento
Literature
Categoria
Drama
Sono al computer, è una fredda sera di novembre, precisamente il 23/11/2013 a Milano. Ero lì nella camera di mio figlio, seduta davanti al computer, appena tre mesi che lo uso, è stato necessario perché mio figlio di 23 anni è andato per un periodo a Londra per una esperienza lavorativa e anche per imparare l’inglese, e mi disse: «Mamma, impara a messaggiare su FB perché così ci scriviamo. Non è difficile». Allora per forza maggiore ho imparato.
Naturalmente so usarlo, il computer, perché anche se ho 62 anni lavoro ancora, per cui lo utilizzo; certamente essere impiegata nella pubblica amministrazione si segue un programma stabilito, ma, comunque lo utilizzo quasi spesso.
Sono separata da cinque anni con tre figli grandi: il primo ha 35 anni, la seconda 30 e l’ultimo 23, il piccolo della casa. Ho anche tre bellissime nipotine, di 4 anni, un anno e 6 mesi.
Mi sono sposata a 26 anni e mio marito ne aveva 30, un amore ostacolato. Mi sono sposata anche per uscire dal night, volevo avere un bambino che riempisse il vuoto che avevo nel cuore, e sono nati tre figli, meravigliosi. Sono stata una buona madre, ho sacrificato parte della mia vita per loro, sono orgogliosa di loro. Mi hanno dato tanto.
Ma il vuoto che ho non si placa mai. Ogni figlio è unico. Quella sera di novembre al computer cerco di rintracciare su FB una mia amica d’infanzia, clicco sul nome, ma non la trovo, però mi imbatto in un nome conosciuto, familiare, mi soffermo su questa persona e penso di aver già sentito quel nome, e penso bene ed ad un tratto eccolo, è lui. Un po’ è cambiato, è pelato con pancia e occhiali, ma lo riconosco dagli occhi, entro nel suo diario, dove ci sono alcune foto di lui, ed eccolo… è proprio lui. Riconosco la sua foto di quando era un ragazzo di vent’anni, di quando eravamo innamorati… piango, rido. Sento rabbia, odio, dolore molto dolore… è come se un tornado mi avesse preso in pieno. Catapultandomi nel ricordo di quegli anni, ho pensato, dopo aver pianto tanto: ma che mi prende? Sono passati 37 anni. Cos’è che provo ancora per quel ragazzo ormai fatto uomo? Amore? Odio? Passione? Dolore? Tutto insieme. Provavo tutti questi sentimenti. Sentivo una energia, una sensazione di amore, ho chiuso gli occhi e pensavo a lui, a quando facevamo l’amore con passione. Erano belli quei tempi.
Ricordo che ero una bella ragazza, giovane, di 21 anni, ero andata via da casa nel 1974 dal mio paese natale. Approdai a Roma in cerca di un lavoro, mi recai in un’agenzia di baby sitter, ma non mi piaceva molto perché non ero mai libera e non potevo vivere la mia vita di ragazza provinciale di 21 anni in una grande città. Ero andata via di casa per essere prigioniera? Mai. Quando facevo la baby sitter purtroppo dovevo sempre difendermi dai papà di questi bambini. Naturalmente ero giovane e molto bella, è chiaro che le ragazze venissero molestate. Ricordo un episodio, un noto cardiochirurgo che era primario in un noto ospedale di Roma, lavoravo a casa sua e tenevo tre bambini, due femminucce e un maschietto. Purtroppo lui ci provava sempre. Io dormivo in una piccola stanza, mi ero ammalata, avevo la bronchite e tossivo spesso di più la notte.
Una notte venne nella mia stanza, aprì la porta senza bussare e mi chiamò e disse: «Nadia, sono venuto a visitarti, hai troppa tosse, ti do le medicine». La stanza era al buio e naturalmente non si vedeva granché, ma lui volle visitarmi (a modo suo); mi scoprì il petto e invece di visitarmi mi prese la mano e la mise sul suo pene già pronto. Mi irrigidii e dissi: «Cosa sta facendo, nooo» quasi alzando la voce, ma lui mise una mano sulla bocca facendomi segno di stare zitta perché la moglie si sarebbe svegliata e disse: «Ti visiterò domani».
Andò via. Il giorno dopo ero rimasta sola perché la moglie e i bambini andarono dalla nonna e a casa rimase il medico. Non avendo il giorno libero, quel giorno son dovuta restare lì. Mi chiamò in camera sua e disse: «Adesso ti posso visitare bene. Sdraiati e togliti le mutandine perché farò una visita ginecologica». Avevo la tosse. Risposi: «No, cosa dice, non voglio».
«Sei vergine ancora? Puoi dirlo, non vergognarti». Non risposi. Me ne andai. Mi venne dietro e mi prese dalle spalle, mi voltò e mi baciò con violenza. Mi divincolai, ma lui mi teneva stretta e disse: «Sei bella, anche se sei vergine non preoccuparti, non ti farò male». Mi difesi, ma lui era un uomo alto 1.90 e grosso fisicamente, per cui era forte. Mi tenne ferma con le braccia e mise la mano nelle mutande; mi toccò e disse eccitato: «Sei bella, molto bella, vedrai che piacerà anche a te». Sono riuscita a scappare dalle sue braccia, nel mentre la porta si apre ed entrano i bambini e la moglie. Poi andai via da quella casa. Ritornai all’agenzia di baby sitter e dissi: «Non vado più lì, mi sono dovuta difendere da quel porco». Andai fuori, nella sala d’aspetto; lì c’era una ragazza straniera, facemmo amicizia, mi disse che era tunisina. Si chiamava Dalila, aveva la mia stessa età, 21 anni. Un bel giorno siamo partite per un annuncio che diceva: «Cercasi ballerine in Alta Italia» precisamente ad Arona. Ed eccoci qua ad Arona, siamo arrivate alla stazione di Milano e lì ci aspettava il capo ballerino Claudio, un tipo eccentrico e simpatico.
Ci porta a cena a mangiare in un ristorante, poi ci porta in un night, locale notturno. «Il tucano».
Noi non capivamo che...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Frontespizio
  3. Copyright
  4. Capitolo