Sentimento e Risentimento

Attilio del Giudice

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2014
• ISBN:
  9788891155436
• Argomento: Literatur
• Categoria: Europäische Poesie

Poesia e antipoesia, sentimento e risentimento, ironia e amara autoironia, struggenti motivi lirici, rabbia e alta sensibilità al disagio civile. Attraverso un'ampia varietà di temi, Attilio del Giudice ci offre una sorta di rivolta espressiva, in cui ribalta le forme e i canoni tecnici della tradizione poetica e tenendosi, peraltro, lontano dall'ermetismo corrente, propone una poesia in prosa o una narrazione poetica che coinvolgono fortemente il lettore, ora per possibili provocazioni, ora per partecipazione intellettuale e commozione.

1 Condannato

Ormai l’ho saputo. Sono stato condannato.
L’esecuzione forse domani o in giornata.
Sarebbe stato meglio se non fossi nato.

Ora bisognerà morire con dignità.
Trovare un modo elegante e brillante.
Far capire a tutti la mia mentale superiorità.

Potrei indossare una camicia bianca in petto
Aperta come un patriota del Risorgimento.
Calzoni verdi gialli stivaletti così al cospetto

Della vecchia con la falce assumere e applicare
Un ironico sguardo un sorriso noncurante
E dal cuore la tristezza esonerare.

Però se invece la paura mi assale che devo fare?
Me la faccio sotto e mi lascio andare.
Mi metto forte a gridare
Ma che state facendo non voglio morire!

2 Fiorellini di campo

Si era saputo che certi fiorellini di campo
Avevano deciso di organizzare una rivolta
Contro l’invadenza spocchiosa dei ricchi fiori
Delle appariscenti ville senza pudore abusive
Lungo tutto il perimetro della collina.

Si è parlato di trovare alleanze
Si è fatto il nome della ginestra selvatica
Ma la ginestra non ha mostrato interesse
All’audace iniziativa e dal suo alto rango ha sorriso
Non senza tagliente e impietosa ironia.

Li ho visti ieri i fiorellini sfiorati dal vento
Coi loro dolci colori d’acquarello
Fieri al sole della loro discreta bellezza
Orgogliosi d’esser germinati nella scabra terra
Tra le rovine della Roma eterna dei Cesari.

Poveri fiorellini di campo! Per voi provo dolore.
Oggi piove a dirotto. Anche quelli che erano nati
Sotto la quercia secolare a uno a uno
Stanno morendo e galleggiano nelle pozzanghere
Coi loro pallidi colori.

3 Fare la spesa

Faccio la spesa con l’onore, la verità e l’affetto.
Faccio la spesa con di dignità il concetto.

Faccio la spesa col sorriso e le parole sincere.
Faccio la spesa per tutte le ragazze bianche e nere.

Faccio la spesa per le vecchiette che restano in casa.
Faccio la spesa per quelli che non arrivano a fine mese.

Sono un angelo giustiziere. Sono il più importante
Esponente di quel mondo splendido e inesistente.

Sono il rappresentante di un antico sentimento.
Capoufficio stampa della collana Firmamento

Che include, quest’anno, Platone, Campanella, Cristo naturalmente,
Moro Tommaso ed altre Star, che certo conoscete per il miglior travaso

Di musica Poesia Amore Passione Fantasia
Pensiero audace e il rigore di una Filosofia.

Faccio la spesa
Prima che i dirigenti e organizzatori della realtà
Ci scaccino a manganellate e ci spingano a cercare lontano
Un altro pianeta dove esercitare le nostre vecchie convinzioni
Di bontà.

4 I Sogni

Ormai le ore di sonno sono poche e poi ci sono i sogni.
Sogni lontani nel tempo come se non fosse successo niente.
Un amore per donna sconosciuta. Un incontro con uno scrittore
Che mi rimprovera per via di una puttana nera visibile a sera.
Andare a cercare un libro ma non conosco il titolo.
L’esame di maturità che non potrò sostenere e un tale che mi manda
Una minaccia di morte. C’è ancora il Fascismo. Mia madre è ferita.
Nessuno sa che sto piangendo. Mi sveglio da vecchio.
Sono sorpreso di questi sogni di queste oscure trame
Che già estranee cercano l’oblio.
C’è Alessandro ma sono sveglio. C’è un bambino che non mi
E’ concesso d’amare. E’ un’alba rosata di maggio.
I passeri arrivano sul terrazzo alle cinque del mattino.
Il mare sta lì al solito. E’ un Dio non antropomorfo indifferente
Come tutti gli altri per i quali abbiamo tanto pregato da bambini.
Arriva un po’ di luce e i colori
Che erano nascosti come per un agguato
Vengono fuori con le loro armi di stagione e se la ridono.
Mi preparo un caffè.

5 Il trampoliere

Chissà da quale lontana contrada
Sono arrivati gli artisti di strada.
Mi ricordo quando ero bambino
Uno coi trampoli e i capelli a piumino.
Vedendomi piangere da lassù mi chiamò
E con un dolce sorriso mi calmò.
Piango anche oggi. Quanta vita è passata!
Quante speranze in quella vita antenata!
Ora son solo e non c’è il trampoliere.
Chi avrebbe del mio pianto dispiacere?
Lacrime interne certo. Fuori ci vuole un sorriso
Per non essere si capisce umiliato e deriso.

6 Intorno alle verità blasfeme

Leccare il culo a Dio
Non è difficile
Molti da secoli
Ci provano ogni giorno
Ma nessuno sa
Quanto gli piace (a Dio).
E se gli piace un po’
Di certo non ricambia
Il do ut des
Lassù non viene praticato.

Cosi le malvagie azioni
Dei singoli dei popoli
E della Natura medesima
Infin che arrivi il tempo
Che tutto sarà spento
E il pianeta non avrà
Alcun motivo di esistere
O di essere ricordato
Restano intatte
Come vergini vestali
Di oscure terrificanti
cosmologie
Che non si lasciano intimidire
Anche in questo giorno amato
In queste tiepide ore
In questi minuti
Di questo maggio profumato.

7 Le Rapine

Di mestiere facevo il ladro di banche e uffici postali,
Ma non mi capivano e andavano in sollucchero solo per i film
Che avevano attori famosi e questo argomento nella trama.
Così, decisi di cambiar strada e mi iscrissi a un partito moderato.
In verità ero moderato anche prima, infatti non ho mai rapinato
I ricchi. Mi accontentavo democraticamente dei piccoli risparmiatori
Che non fanno notizia nei telegiornali se uno li lascia morire di fame.

Facendo carriera nel partito, i soldi li prendo senza problemi.
Ma devo aspettare il mio turno. Avere un incarico buono
E far capire che la tangente nella giusta misura mi spetta.
All’inizio conviene chiedere poco perché è importante
Il passaparola. Poi con un bel sorriso si pos...

Indice dei contenuti

• Cover
• Frontespizio
• Diritto d'autore
• Prologo
• 1- Condannato
• 2- Fiorellini di campo
• 3- Fare la spesa
• 4- I sogni
• 5- Il trampoliere
• 6- Intorno alle volontà blasfeme
• 7- Le rapine
• 8- La dignità
• 9- La giustizia divina
• 10- La scalata
• 11- La terra dei Tartari
• 12- La vita del palo
• 13- Le parole del narrare
• 14- Le rime baciate
• 15- Ode all’Action Painting
• 16- Per un rinnovamento della poesia
• 17- Voglio essere poeta
• 18- Di tanto in tanto viene fuori
• 19- La cosa spiritosa
• 20- I versi anormali
• 21- Alla luna
• 22- Un’amante di classe
• 23- Sirene
• 24- Santo Stefano
• 25- Mekong
• 26- La Spranga
• 27- Il focolare domestico
• 28- I vecchi fanno ridere o no?
• 29- Da un paese lontano
• 30- Arriverà a momenti
• 31- Tutti al mare
• 32- Sembra ieri
• 33- Nostalgie
• 34- Addio alle ideologie
• 35- Il Gruista
• 36- Il cambio
• 37- I ragazzi che girano
• 38- Come sono pallidi questi padroni
• 39- Tengo famiglia
• 40- Verrà un giorno a Primavera
• 41- Scrivere un romanzo
• 42- Narciso e la morte
• 43- La vergogna
• 44- Il gioco
• 45- I poeti e la gloria
• 46- La controra
• 47- La badante
• 48- Fulvo
• 49- Le conseguenze della poesia d’amore
• 50- Mitilene (Lesbo)
• 51- Sul greto del Tagliamento.
• Ringraziamenti
• Indice
• Attilio