La responsabilità precontrattuale nell’alveo della responsabilità contrattuale - La responsabilità da contatto amministrativo
Per responsabilità della P.A. da contatto amministrativo15 qualificato, ovvero sociale qualificato, si intende la fattispecie che sorge dalla considerazione che il rapporto tra cittadino e amministrazione non può essere equiparato ad una situazione meramente occasionale, nella quale due soggetti entrano in contatto solo in occasione dell’evento illecito ma, al contrario, è il frutto della violazione di quegli obblighi procedimentali che incombono sulla P.A. nell’ottica della tutela del privato.
E’ controverso l’inquadramento della responsabilità da contatto amministrativo qualificato; secondo parte di dottrina e giurisprudenza si tratterebbe di una forma di responsabilità extracontrattuale, derivante dal mancato rispetto dell’obbligo di comportarsi secondo buona fede e correttezza, imposto anche in capo ad una amministrazione pubblica ai sensi dell’art.2043 c.c. e del principio generale del neminem laedere.
Al contrario, secondo diverso orientamento, non sarebbe possibile parlare di responsabilità extracontrattuale, venendo a cadere proprio l’aspetto principale di tale forma di responsabilità, ossia l’estraneità tra danneggiato e danneggiante, che manca nel caso in cui la P.A. e cittadino diventino parti di un medesimo procedimento amministrativo.
In tale prospettiva, tale tesi riconduce la responsabilità della PA, in caso di violazione di interessi legittimi, nell'ambito della responsabilità contrattuale con rilevanti conseguenze sotto il profilo dell'onere della prova in materia di colpa, non gravante sul privato, di termine di prescrizione applicabile, decennale e non quinquennale, di danno risarcibile, si pensi all'art. 1225 c.c.16.
Peraltro, si è osservato come i vizi non invalidanti ( di cui all'art. 21 octies L.241/90) pur se inidonei a fondare un'azione vittoriosa d'annullamento del provvedimento, legittimerebbero l'esperimento di un'azione risarcitoria per violazione degli obblighi nascenti dal contatto amministrativo qualificato.
La sentenza delle SS.UU. della Suprema Corte di Cassazione n. 500 del 1999 in tema di risarcibilità degli interessi legittimi conclude che gli interessi procedimentali preordinati alla soddisfazione dell'interesse legittimo al bene della vita finale si configurano come veri e propri diritti di protezione in favore del privato a fronte dei quali vi sono dei precisi obblighi a carico della PA i quali, ove inadempiuti, determinano una responsabilità della PA che costituisce una lesione al pari di quella di un diritto soggettivo o di un altro interesse, non di mero fatto ma giuridicamente rilevante, che rientra nella fattispecie di cui all’art.2043 c.c17
Sulla configurabilità di una responsabilità precontrattuale della PA si è per lungo tempo dubitato in quanto, per la tutela dell'interesse pubblico e nell'esercizio della discrezionalità amministrativa, la PA sarebbe sempre abilitata e tenuta al recesso dalle trattative avviate a fronte delle quali nessun legittimo affidamento del terzo contraente potrebbe ravvisarsi e trovare tutela.
La giurisprudenza della Suprema Corte ha, tuttavia, osservato che, nella conduzione delle trattative private, la valutazione in ordine alla ricorrenza di una responsabilità precontrattuale in capo alla P.A. “non involge un sindacato sulle scelte discrezionali della P.A.” ma esclusivamente una verifica in ordine al rispetto, da parte della medesima, dei canoni di correttezza e buona fede.
L'inquadramento della responsabilità precontrattuale nell'alveo della responsabilità extracontrattuale per violazione della libertà negoziale o ...