Che storia la storia
eBook - ePub

Che storia la storia

Visitatori a tempo nel grande circo della menzogna

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Che storia la storia

Visitatori a tempo nel grande circo della menzogna

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

L'ignoto è l'eterno presente.
L'intelligenza è usata per adorare l'invisibile e negare il visibile.
L'imperversante rovesciamento democratico è l'espressione fallimentare del capitalismo.
Il disumanesimo è il figlio fertile dell'imperialismo lobbistico del potere economico e politico, sempre più concentrato nelle mani delle élite (corporation e banche in testa). E così vendiamo armi, permettendo l'assassinio e il genocidio, nella completa indifferenza della maggioranza dei cittadini.
I prodotti "equo solidali" sono più accessibili ai ricchi. Fra una manciata d'anni saranno più numerosi e gli odierni "equo solidati" ancora più poveri.
Nel mondo sono rimasti vivi solo sei rinoceronti bianchi.
La scuola continuerà a essere partnership inclusiva del circo mediatico della menzogna e la storia non sarà ancora un'altra storia. Se proprio a scuola si perpetua la storia di sempre, sarà forse necessaria una rivoluzione educativa epocale?

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Che storia la storia di Giovanni Randazzo in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Storia e Teoria e critica storica. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2014
ISBN
9788891169969
UN NUOVO APPROCCIO ALL’INSEGNAMENTO DELLA STORIA È POSSIBILE! UTOPIA? VEDREMO!
I fatti storici che oggi s’insegnano, di cui sono pieni i libri di storia, devono diventare gli approfondimenti per le studentesse e gli studenti volenterosi, per coloro cioè che vogliono conoscere e indagare, per chi ha spirito investigativo.
L’ampio “respiro” dell’umanità intera è ciò che invece va reso noto a tutti. Va fatta respirare la propria e altrui dimensione umana, in relazione al Tutto che è l’ignoto presente. L’uomo non è fine né mezzo: egli è! Essere vivente tra gli esseri viventi, è parte del Tutto, con il pieno diritto a vivere su questa terra da ospitato, né da padrone né da schiavo. Non è la storia dei fatti che bisogna mutare, bensì l’approccio ai fatti della storia; solo questo cambiamento potrà permettere al singolo uomo di accettare l’incerto e l’inatteso.
Gli aborigeni australiani hanno un proverbio: “Noi siamo tutti dei visitatori di questo tempo e di questo luogo, siamo solo di passaggio. Il nostro obiettivo, qui, è quello di osservare, imparare, crescere e amare … e poi facciamo ritorno a casa”.
Alcuni elementi da prendere in considerazione in un’ipotetica e provocatoria attività scolastica, che qui mi appresto a riportare ai fini di un nuovo approccio allo studio disciplinare, sono di seguito elencati in ordine alfabetico e non in maniera esaustiva o completa:
ANALFABETISMO
COMUNICAZIONE (ANCHE IN RELAZIONE AI TRASPORTI)
RADIOFONICA
TELEFONICA
TELEGRAFICA
TELE-VISIVA
CONDIZIONI DI VITA
DEGLI ANZIANI
DEI BAMBINI
DEI DISABILI
DELLE DONNE
DEI MALATI
DEI MALATI CRONICI
EMIGRAZIONE
FAME
GUERRE (DIRETTE E INDIRETTE)
IMMIGRAZIONE (RICCHEZZA PERCEPITA)
INVESTIMENTI SULLA CULTURA
ARTE (TUTTE LE ESPRESSIONI!)
CINEMA
DANZA
SPETTACOLI
TEATRO
ISTRUZIONE
SISTEMA SCOLASTICO OBBLIGATORIO
SISTEMA FORMATIVO
SISTEMA UNIVERSITARIO
MISERIA
MORTALITÀ ETÀ E CAUSE
NATALITÀ
POTERE D’ACQUISTO
RICERCA (IN TUTTI GLI AMBITI!)
SALUTE E SANITÀ
SISTEMA SANITARIO NAZIONALE
SISTEMA SANITARIO PRIVATO
SCOPERTE E INVENZIONI
SFRUTTAMENTO
UMANO
DEGLI ANZIANI
DEI LAVORATORI
DELLE LAVORATRICI
DEI MINORI
AMBIENTALE
SERVIZIO MILITARE/SOCIALE
SICUREZZA (IN TERMINI LEGISLATIVI ED ESECUTIVI DI FATTO)
SOVRAFFOLLAMENTO
SPERANZA DI VITA
SVILUPPO AGRARIO
SVILUPPO INDUSTRIALE
TRASPORTO
AEREO
ANIMALE
AUTOMOBILISTICO
AUTOSTRADE
CANALI
FERROVIARIO
MARITTIMO (NAVALE)
PONTI
STRADE
TRAFORI
URBANO (MISTO)
VIADOTTI
Nulla di nuovo, lo so; si immagini, però, di voler costruire un PPT sul tema «Immigrazione, emigrazione, invasione, …».
[Si prenda confidenza con la tematica leggendo i rapporti: www.caritas.it/.../Presentazione_Rapporto_immigrazione_FORTI
www.integrazionemigranti.gov.it
hdr.undp.org - Sintesi - Rapporto sullo sviluppo umano 2013
www.felcos.it - Presentazione del Rapporto UNDP 2013 sullo sviluppo umano, "L'ascesa del sud: il progresso umano in un mondo in evoluzione" - Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP)].
Ogni elemento dell’elenco sopra indicato, pienamente o marginalmente, può o deve diventare oggetto di approfondimento per argomentare in modo esaustivo la problematica e farla divenire “matrice cognitiva” dell’insegnante.
Lo spunto potrebbe essere dato da un recente articolo apparso su un settimanale italiano del luglio 2014, che titolava: “Invasione! Si temono 120 mila sbarchi e un miliardo di spesa. Un costo che l’Italia da sola non può sostenere”. A fargli eco è poi un articolo di agosto su un quotidiano locale che scriveva: “La marea profughi: altri 800 nel Veneto”. Al suo interno, l’articolista ricorda al lettore che questa Regione ha presenze inferiori alle altre, che l’Italia è solo un Paese di passaggio, perché di fatto i profughi si dirigono verso la Germania, l’Olanda, il Belgio e i Paesi Scandinavi, dove intravedono maggiori speranze di una vita migliore. Ma se il lettore appartiene alla categoria media degli italiani o addirittura non legge i quotidiani come la maggioranza dei nostri studenti? Titoli del genere creano stereotipi e pregiudizi incresciosi.
Ricordiamolo. Le ultime statistiche PIAAC (Programma for the inernational assestment of adult competencies), OCSE (Organizzazione di cooperazione e di sviluppo economico), PISA (Programme for International Student Assessment) hanno rilevato una preoccupante ignoranza degli italiani. Tra i 16 e i 65 anni (l’età di lavoro presa in considerazione, pari a circa il 71% della popolazione nel 2006) si rileva: totale incapacità di decifrare singole parole 5%; non capiscono o non sanno scrivere una breve frase 33%; oltre il 50% sono coloro che hanno difficoltà nella comprensione dei testi scritti e orali.
Ma vuoi vedere che questa incapacità comunicativa e di espressione è poi la fonte delle violenze che tante persone impongono ai propri simili? Il riferimento non è ai soli extracomunitari, ma anche verso i genitori, i figli, le mogli, le fidanzate, i dipendenti …. Se poi aggiungiamo la precarietà o povertà economica, il pericolo violenza è veramente alto. E non possiamo nemmeno meravigliarci se i nostri politici, e non solo i nostri, considerino l’istruzione una spesa e non un investimento. Ecco il risultato dell’ignoranza! Molti lo ritengono un discorso non correlabile, ma non è così.
C’è però chi non si ferma all’evidenza e vuole comprendere.
«Perché lei afferma» è la voce di una studentessa di terza media «che la scoperta del sistema eliocentrico fu sconvolgente e di una importanza notevole per le sorti dell’umanità?».
La richiesta è di un’Alunna che non riusciva, a suo dire, a mettere in relazione fatti tra loro apparentemente così distanti nel tempo e nella sostanza.
«Tu sai cosa fece e cosa accadde a Nicolò Copernico (1473 – 1543) e conosci le sorti riservate a Galileo Galilei (1564 – 1642). Nel 1590 due olandesi, Zaccharias Janssen e suo figlio, osservarono che, aumentando il numero delle lenti in un tubo, regolandone la distanza e la grandezza, l'oggetto osservato diventava incomparabilmente più grande. Era l'antesignano del microscopio composto e del cannocchiale sviluppato poi da Galileo in Italia. Un altro olandese, Anton van Leeuwenhoek, considerato il padre del moderno microscopio, riuscì, dando delle particolari curvature alle lenti, a raggiungere fino a circa 300 ingrandimenti! Riuscì in questo modo a vedere batteri, la minuscola vita in gocce d'acqua di palude e migliaia di altre cose invisibili fino allora. Sarebbe interessante capire come avvenivano le comunicazioni tra ricercatori e scienziati dislocati in diverse aree geografiche, in assenza di telefoni e posta elettronica.
Prendiamo ad esempio il telescopio ottico di Hans Lippershey (Paesi Bassi – 1608), poi perfezionato da Galilei per compiere osservazioni astronomiche, con opportune modifiche divenne utile anche alla navigazione. Nacque così la necessità di misurare con esattezza la longitudine, cioè la distanza dal meridiano-base. Nacque l’esigenza di costruire il barometro (Italia, Evangelista Torricelli, 1643), l’orologio a pendolo (Paesi Bassi, Christian Huygens, 1656), cronometri (Inghilterra, John Harrison, 1762). Nessuno di questi strumenti ha un rapporto diretto con la scoperta copernicana né con l’innovazione tecnologica che dalla metà del Settecento fu alla base della rivoluzione industriale. Tuttavia cogliamo la stretta correlazione tra una scoperta scientifica, il suo successivo impiego nella tecnologia e nella vita di tutti i giorni e il desiderio di andare ancora oltre da parte di alcune persone. Ricorda che nel 1680, in Inghilterra e in Germania, separatamente, Isaac Newton e Goffried W. Leibniz sviluppano il calcolo infinitesimale, base dell’analisi matematica. Lo vedrai più avanti quando analizzerai l’Ottocento. Gran parte delle invenzioni fu eseguita da artigiani che avevano lo spirito della ricerca, del miglioramento, del cambiamento. L’incontro fra scienza e tecnologia industriale avverrà soltanto...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Frontespizio
  3. Diritto d'autore
  4. STRABILIANTE, INCERTO, RIVOLUZIONARIO!
  5. OCEANO UMANITÀ
  6. UN NUOVO APPROCCIO ALL’INSEGNAMENTO DELLA STORIA È POSSIBILE! UTOPIA? VEDREMO!
  7. Indice