Dialoghi sulla verità nelle Scritture
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Dialoghi sulla verità nelle Scritture

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Dialoghi sulla verità nelle Scritture

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Un libro in forma dialogica sui significati della "Verità" presente nelle Scritture.

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Informazioni

Anno
2015
ISBN
9788891186232

ORA XII

LA LIBERTÀ DELLA VERITÀ

Esiste un discorso di verità, nel quarto vangelo[55], che esprime l’effetto più importante della verità stessa, il quale è riassumibile in una parola unica che risponde al nome di “libertà”. In questo caso è fondamentale precisare come siano presenti due verbi “liberanti” nei vangeli, i quali corrispondono al greco leytheróo e polýo. Il primo è molto raro, compare solo in tre episodi del vangelo quadriforme, uno per ogni vangelo escluso il vangelo di Marco e tre volte nel libro dell’Apocalisse declinato ad indicare la condizione opposta della schiavitù; mentre il secondo è più frequente ed abbraccia tutte e quattro le redazioni del vangelo. Tra essi esistono differenze sostanziali la più importante delle quali è il livello di libertà che tali verbi indicano. Infatti, mentre polýo descrive la liberazione da un vincolo, sia esso una malattia o lo stesso legame tra marito e moglie, leytheróo indica la libertà assoluta, quella prodotta da chi vive o da chi è la stessa verità. A tal proposito il dialogo tra Adamo e Socrate riempirà di contenuti quest’ultima affermazione, confermando l’unicità del Kalós.
Adamo: Allora Socrate hai terminato la lettura?
Socrate: Abbi pazienza Adamo, sto attraversando ventisette[56] libri correndo e non è facile.
Adamo: Già, ma l’ora sta giungendo al termine, la dodicesima, dopo di ché non so se avremo ancora tempo per leggere.
Socrate: Hai ragione Adamo, ma dovresti sapere che le ore di questo giorno hanno una durata di giustizia e misericordia, confido dunque in quest’ultima per avere il tempo necessario a terminare la lettura.
(Altro tempo trascorre, poi finalmente Socrate termina di leggere)
Socrate: Adamo!
Adamo: Eccomi! Hai finito?
Socrate: Sì, avvicinati, perché la verità è come lo spirito e non va gridata[57].
(Adamo corre e si affianca a Socrate)
Adamo: Parlami dunque.
Socrate: Il discorso è semplice, dunque difficile.
Adamo: Continua.
Socrate: La libertà è descritta da due verbi, da due azioni.
Adamo: Dunque non è immobile!
Socrate: No, Adamo. Tali verbi però sono molto differenti e descrivono due libertà diverse, eppure complementari.
Adamo: Quanto dici è forse legato alla mia origine di terra e di soffio di Dio?
Socrate: Sì, Adamo. Il verbo di liberazione di terra è comunque molto presente[58], in tutti i vangeli, mentre la libertà prodotta dalla verità è rara, molto rara[59].
Adamo: Allora parlamene subito, perché credo che tale libertà sia fondamentale, fondi cioè l’altra libertà, quella che scioglie i legami di terra.
Socrate: Ascolta queste parole Adamo: “Ora, essendo essi venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro coloro che ricevevano il didramma e dissero: ‘Il vostro maestro non paga [il] didramma?’. Dice: ‘Sì’. E quando venne nella casa, Gesù lo prevenne, dicendo: ‘Che te ne pare, Simone? I re della terra da chi ricevono tasse o tributo? Dai loro figli o dagli estranei?’. Ora, avendo egli detto: ‘Dagli estranei’, gli dichiarò Gesù: ‘Quindi, i figli sono liberi (leýtheros). Ma affinché non li scandalizziamo, andato al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che sale su, e aprendogli la bocca troverai uno statere. Presolo, dà(llo) loro per me e per te’”[60].
Adamo: Ti ho ascoltato Socrate, ma prima di dire qualunque cosa vorrei ascoltare le altre rare parole che hai letto.
Socrate: E sia. “Ora, noi speravamo che egli fosse colui che stava per liberare (lytróomai) Israele; ma con tutto ciò, è il terzo giorno che sono accadute queste cose”[61]. Ed infine: “Diceva dunque Gesù ai giudei che avevano creduto a lui: ‘Se voi rimanete nella mia parola, siete davvero (lethôs) miei discepoli, e conoscerete (ghinósko) la verità (létheia), e la verità (létheia) vi libererà (leytheróo). Gli risposero: ‘Siamo stirpe di Abramo, e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come tu dici: ‘Diventerete liberi (leýtheros)’?’. Rispose loro Gesù: ‘In verità (mèn), in verità (mèn) vi dico che chiunque fa il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non rimane nella casa per sempre; il figlio (vi) rimane per sempre. Se dunque il Figlio vi libererà (leytheróo), sarete realmente liberi (leýtheros). Io dico ciò che ho visto (oráo) presso il Padre; anche voi dunque fate ciò che avete udito (koúo) presso il padre (vostro)’”[62].
Adamo: Ora qualcosa mi è chiaro. Il solo uomo “veramente” libero nelle Scritture è Gesù, il Kalós.
Lui è l’unico che si dichiara figlio libero, il solo che sia atteso come liberatore e che si riconosc...

Indice dei contenuti

  1. ORA I
  2. ORA II
  3. ORA III
  4. ORA IV
  5. ORA V
  6. ORA VI
  7. ORA VII
  8. ORA VIII
  9. ORA IX
  10. ORA X
  11. ORA XI
  12. ORA XII