Come scrivere
Quello di riuscire a costruirsi una personalità online è un aspetto del blogging che sta diventando preminente, non soltanto per riuscire ad instaurare un rapporto meno aleatorio con i lettori, ma anche per il buon posizionamento di un sito sui motori di ricerca. Da quando infatti Google ha lanciato il suo social network, Google Plus, i risultati delle ricerche e gli algoritmi su cui queste si basano sono andati decisamente modificandosi: se oggi un lettore cerca un argomento di suo interesse, ciò che il motore di ricerca gli restituirà non saranno soltanto i contenuti corrispondenti alle parole chiave digitate, ma tutta una serie di informazioni utili e rilevanti rispetto ai suoi personali interessi e alla sua rete di contatti. E' la cosiddetta Social search, una ricerca che si adatta alle esigenze di ogni singolo utente, grazie al fatto che Google è quasi praticamente in grado di comprendere chi noi siamo, in base al nostro profilo, e il senso delle frasi che digitiamo, andando ad analizzare all'interno dei siti che scansiona intere stringhe di testo piuttosto che le singole corrispondenze. Per questo è inutile che io ti spieghi dove andare ad inserire le parole chiave nei tuoi post e con quale frequenza per ben posizionarti tra i risultati di ricerca, perché se un algoritmo è capace di interpretare i bisogni di una persona, allora, quello che devi fare tu è soddisfare quei bisogni: mettiti nei panni dei lettori e scrivi utilizzando le parole che loro stessi utilizzerebbero. Cerca di estendere le chiavi di ricerca che hai già trovato tramite gli strumenti che ti ho indicato precedentemente; lavora sui sinonimi e su tutti i possibili argomenti che ne verranno fuori e risulteranno rilevanti per la tua nicchia di lettori.
Quando riuscirai a diventare autorevole su un determinato tema, allora, Google ti ricompenserà mostrando direttamente il tuo volto tra i risultati delle relative ricerche. Ecco quanto allora diventa importante avere un'immagine adeguata. In quel di Mountain View, infatti, oltre ad un nuovo social network, si sono inventati anche un modo per permettere agli autori del Web di contrassegnare i propri contenuti con una sorta firma che corrisponde a link e foto del profilo su Google Plus. Un'idea semplice e allo stesso tempo rivoluzionaria. E' l'Authorship Programm, per qualcuno soltanto una furbata, un tentativo di Google di risollevare le sorti del suo social così scarsamente popolato, per altri invece l'ennesimo fattore di posizionamento che andrà ad influenzare pesantemente la visibilità di un sito.
Ma vediamo nel dettaglio come puoi rivendicare la paternità dei contenuti che andrai a creare sul tuo blog tramite l'Authorship e come questa potrebbe contribuire nel farti guadagnare la fiducia dei lettori.
La procedura prevede che ogni tuo post contenga un link al profilo di Google così strutturato:
<a href="https://plus.google.com/+nomeprofilo?rel=author">Google</a>
E' proprio questo parametro ?rel=author a consentire a Google di riconoscerti come autore dei contenuti che appaiono sulle sue pagine di ricerca.
Successivamente dovrai inserire anche un secondo link, ma che punti al tuo blog dalla pagina di Google Plus, nella sezione "Contributore di".
Al termine della procedura, se la foto del profilo (deve mostrare chiaramente il tuo volto, mi raccomando) e i collegamenti risulteranno validi, inizieranno ad apparire come corollario ai tuoi post tra i risultati delle ricerche.
Ora, non è che contrassegnare i tuoi contenuti con un rel=author basti ad assicurarti un buon posizionamento (Google mantiene sempre il mistero sui fattori di calcolo del Rank), però è chiaro che un articolo contrassegnato con nome e foto dell'autore risulterà più credibile agli occhi dei lettori, che saranno così più invogliati a cliccare, condividere e magari decidere di continuare a seguirti, se riterranno di qualità i tuoi contenuti. E' una sorta di circolo virtuoso: più crescerà la tua reputazione in un determinato settore e più in alto verrà mostrata la tua "foto"; più in alto apparirai, più crescerà la tua reputazione e così via...
E' chiaro quindi quanto Google stia dando sempre maggiore importanza a chi crea il contenuto, oltre che al contenuto stesso, e a quante e quali relazioni ogni autore riesce ad instaurare nella sua cerchia di interesse.
Regole scrittura online
Una volta compreso il concetto di autorevolezza è importante ribadire che non esiste alcuna autorevolezza per chi crea contenuti di scarsa qualità. Puoi scrivere l'articolo più interessante del mondo, ma se lo presenti come un flusso continuo di testo, di minuscoli caratteri che si susseguono uno accanto all'altro, difficilmente attirerai l'attenzione del lettore. E' il momento, perciò, di aggiungere un ulteriore termine per definire il concetto di qualità: oltre a contenuti utili e interessanti, dovrai realizzare contenuti che siano accessibili.
Si sa che la lettura a schermo è alquanto faticosa per l'occhio umano, che tende a scorrere la pagina soffermandosi soltanto su ciò che cattura il suo interesse. Quando si scrive sul web, quindi, bisogna curare i testi sia sotto l'aspetto stilistico che della forma, inserendo dei "marcatori" che attirino l'utente e lo guidino nella lett...