1. PREMESSA
L‘ ottenimento di un livello soddisfacente di qualità di prodotti e servizi dev’essere raggiunto a un livello soddisfacente di costo.
Uno degli ostacoli maggiori che hanno impedito la definizione di efficaci programmi di qualità negli anni passati è rappresentato dall’erronea convinzione che l’ottenimento di una qualità migliore richiedesse costi più alti. L’esperienza industriale mostra che non c’è niente di più falso.
Una qualità non soddisfacente significa un migliore utilizzo insoddisfacente di risorse. Questo comporta spreco di materiali, di lavoro, di tempo, di macchinari – e quindi costi più elevati. Per contro, una qualità soddisfacente significa un migliore utilizzo di risorse e pertanto costi inferiori.
Uno dei fattori principali che ha fatto maturare queste erronee convinzioni, ormai superate, relative al legame fra qualità e costo è stato la indisponibilità di dati significativi. In effetti, negli anni passati, c’era la diffusa convinzione che la qualità non potesse essere misurata praticamente in termini di costo. Questa convinzione era in parte motivata dal fatto che la tradizionale metodologia di valutazione dei costi non prevedeva la quantificazione della qualità. Pertanto, il costo della qualità non si adattava facilmente a essere valutato dalle strutture di valutazione costi allora operanti.
Un’altra ragione sta nel fatto che alcuni di coloro che operavano nel campo del controllo della qualità erano essi stessi contrari a incoraggiare la valutazione dei costi della qualità. Ritenevano che questa quantificazione avrebbe potuto portare a riduzioni drastiche dei costi e quindi tagli agli stessi programmi di qualità.
Al giorno d’oggi, non solo si riconosce la misurabilità dei costi della qualità, ma anche che questi costi sono fondamentali per la gestione e l’implementazione di un moderno sistema qualità, che è diventato una delle strategie aziendali più importanti.
I costi della qualità forniscono il comune denominatore economico, tramite il quale la direzione aziendale e gli addetti alla qualità possono comunicare chiaramente ed efficacemente in termini di linguaggio comprensibile e misurabile.
I costi della qualità sono la base attraverso la quale possono essere valutati gli investimenti nei programmi di qualità in termini di miglioramento dei costi, di aumento dei profitti, e di altri vantaggi per l’azienda. In sostanza, i costi della qualità costituiscono le fondamenta dell’economia dei sistemi qualità.
2. QUAL’È LO SCOPO DELLA MISURA DEI COSTI DELLA QUALITÀ
Dal momento in cui il concetto di costi della qualità e stato messo a punto, la misura e il controllo di questi costi sono diventati elementi essenziali nel sistema di controllo contabile delle aziende.
Attualmente, i costi della qualità possono essere confrontati con il costo del lavoro, dell’ingegneria, delle vendite, e vengono inseriti nel budget delle varie funzioni aziendali, utilizzati nelle più importanti decisioni di investimento, e fanno parte delle principali strategie d’affari condotte da quelle aziende che intendono mantenere e migliorare le loro posizioni di competitività sul mercato.
La valutazione dei costi della qualità è stata da prima interfacciati esclusivo delle funzioni associate alla produzione, che hanno ottenuto grandi vantaggi dalla misura quantitativa dei „costi operativi della qualità“; attualmente, tuttavia, i costi della qualità vengono valorizzati non solo lungo tutto il ciclo di ricerca di mercato – progetto – produzione – ispezione – consegna dei prodotti, ma continuano a essere calcolati nel corso dell’intero, ciclo di vita del prodotto durante il suo esercizio.
Pertanto, l’incidenza dei costi della qualità è molto più ampia e non interessa i soli produttori, bensì anche i rivenditori e i consumatori e, in generale, tutte le attività comprese nell’intero processo di produzione e consumo.
Stando cosi le cose, i costi della qualità sono divenuti un indicatore sempre più importante nell’economia aziendale, visto che l’importanza economica della qualità di prodotti e servizi sta divenendo un aspetto sempre più riconosciuto come essenziale.
Non c’è dubbio che la misura dei costi della qualità orientata al ciclo di vita del prodotto, comprendente i costi della qualità per gli utilizzatori e altri costi della qualità calcolati in senso più ampio, continuerà a evolvere e a essere valutata con sempre maggior precisione, come già attualmente avviene per i costi operativi della qualità dei produttori.
3. I COSTI OPERATIVI DELLA QUALITÀ
I costi della qualità sono valutati nelle aziende in modo da comprendere due aree principali: i costi del controllo e i costi della carenza di controllo.
Questi sono i costi operativi della qualità del produttore, la cui definizione è la seguente: „ I costi associati alla definizione, ottenimento e controllo della qualità, come pure la valutazione della conformità e della sua influenza sulle prescrizioni di qualità, affidabilità e sicurezza del prodotto, nonchè i costi associati alle conseguenze del mancato soddisfacimento delle prescrizioni sia all‘interno dell’azienda, sia presso il consumatore“.
Le principali aree di costi della qualità sono le seguenti:
I costi di valutazione comprendono i costi per il mantenimento del livello qualitativo dell’azienda tramite valutazioni formali della qualità del prodotto. Ciò include aree quali l’ispezione, le prove, le valutazioni esterno dell’azienda, come carenze in esercizio del prodotto e reclami dei clienti.
Poichè i costi operativi della qualità comprendono i fattori chiave associati alla qualità, è importante notare che essi riguardano anche l’ottenimento di caratteristiche quali l’affidabilità, la sicurezza, la manutenzione e altre caratteristiche rilevanti di qualità.
4. LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA QUALITÀ
L’esperienza ha dimostrato l’efficacia dei sistemi qualità nel migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi riducendo i costi della qualità. La ragione del miglior risultato qualitativo è insito nella natura stessa del sistema qualità, che è centrato sulla prevenzione e che prevede un’attuazione pianificata e progressiva.
Ma, per quanto riguarda la riduzione dei costi, la spiegazione è meno ovvia e dev’essere approfondita, specialmente in quanto comprende, a lungo termine, spese minori per le stesse attività di controllo qualità, confrontate con le spese tradizionalmente associate alle attività di ispezione e controllo.
Il motivo del favorevole risultato economico sta nel fatto che con l’adozione del sistema qualità vengono tagliati i due settori principali dei costi della qualità, quelli associati agli insuccessi interni ed esterni, con in piè un effetto benefico sui costi di valutazione, il tutto in seguito a un incremento molto più contenuto del settore meno economicamente influente: quello dei costi di prevenzione.
In assenza di studi formali a livello nazionale o internazionale sui costi della qualità nei vari settori di attività, non è possibile dare valutazioni generalizzate dell’importanza relativa dei vari segmenti di costo nell’industria.
Tuttavia, non si è molto lontani dal vero se si assume che i costi degli insuccessi interni ed esterni rappresentino dal 65 al 70% dei costi della qualità e che i costi di valut...