Guida Pratica al Music Licensing - Come trasformare la tua passione per la produzione musicale in una fonte di guadagno
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Guida Pratica al Music Licensing - Come trasformare la tua passione per la produzione musicale in una fonte di guadagno

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Guida Pratica al Music Licensing - Come trasformare la tua passione per la produzione musicale in una fonte di guadagno

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Una guida pratica e concreta per tutti gli artisti, producers ed appassionati di produzione musicale, che vogliono trasformare la propria passione in una fonte di guadagno. Come? Grazie ai siti di music licensing, che vendono musica ai professionisti del video making. Se volete guadagnare grazie alla vostra musica, non potete perdere questa importante guida operativa, ricca di osservazioni e consigli utili, così come di un'ampia lista di siti web e società che operano in questo importante settore musicale.

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Dedicato ad Alessandra,

che da sempre mi sostiene

PREMESSA

Benvenuto e grazie per aver acquistato questo eBook. Mi auguro che, una volta completata la lettura di questa guida pratica, ti sentirai soddisfatto della tua scelta e potrai dire di avere ricevuto utili suggerimenti per l'inizio o l'avanzamento della tua carriera nel mondo della musica.
Se hai deciso di leggere questo libro é perché forse sei interessato a capire qualcosa di più del "business" che va sotto il nome di "music licensing". Potresti forse essere interessato a guadagnare grazie alla tua creatività musicale.....cosa più che legittima e degna di lode.
Prima che tu ti possa realmente addentrare nella lettura di questo testo, tengo a precisare che il mio scopo é quello di condividere quanto appreso nei miei anni di produzione musicale, condividere la mia conoscenza e magari darti qualche dritta, più pratica possibile, relativa al "music licensing business".
Spendiamo qualche parola in più a tal riguardo, al fine di circoscrivere l'oggetto primario del libro. Una cosa importante da dire fin dall'inizio, infatti, é che questo libro non é dedicato a chi vuole in generale vendere musica ai propri fans o più genericamente ad un pubblico privato che acquista musica per mero ascolto personale (per capirsi meglio il mercato dei CD ed il mercato di iTunes, Amazon o qualsiasi altro sito di "digital download"). Questo libro é invece dedicato a chi vuole “vendere la propria musica” tramite quelle compagnie o società che vendono licenze d'uso per la sincronizzazione tra musica ed immagini.
Normalmente grazie a queste licenze il compratore acquisisce il diritto di utilizzare determinate tracce musicali per uno scopo diverso dal mero ascolto a casa propria. Spessissimo si tratta di musica per accompagnare immagini e video prodotti per i fini più disparati. Non è un caso infatti che si senta parlare di "sync licensing" o di "synchronization rights" (il diritto di usare un determinato brano musicale in sincrono con un video).
Facciamo due esempi che possano chiarirci le idee:
1. Sei un giovane film maker e hai appena ultimato le riprese del tuo primo cortometraggio. Hai montato il tuo film ed ora ti serve della musica per accompagnare le tue immagini. Ti serve in buona sostanza quello che comunemente si chiama colonna sonora. Se il tuo scopo é quello di proiettare ad un festival il tuo lavoro, pubblicarlo su Vimeo o su YouTube, condividerlo sui tuoi profili social o addirittura farlo proiettare in TV, di certo non potrai usare le musiche originali del tuo film preferito, composte dal tuo compositore preferito, perché non ne hai il diritto. Per poterle usare dovresti avere una licenza d'uso, ovverosia avere pagato una certa somma all'autore ed al suo editore per inserire quella musica nel tuo film. Dovresti avere anche un documento che ti autorizzi ad usare nel tuo cortometraggio le musiche che desideri.
2. Lavori in un un'agenzia pubblicitaria e ti hanno affidato la produzione di uno spot televisivo. Hai già fatto tutto. Belle le riprese, belle le parole dello speaker e la parte finale in cui il prodotto viene esposto in modo chiaro e memorabile. Ora devi inserire della musica di sottofondo che sia in grado di comunicare quelle sensazioni di gioia e soddisfazione, che il tuo prodotto promette di procurare al cliente. Hai cercato e ricercato online ed hai trovato un brano di un artista sconosciuto che ben si addice al tuo spot. Per usare quel brano devi avere una licenza d'uso, un documento che ti autorizzi ad usare nel tuo video quel brano specifico. Non basta averlo comprato su iTunes con pochi centesimi di euro. In quel caso avresti solo il diritto di ascoltarlo sul tuo iPod!
Ecco, il mondo del music licensing business é quello che abbiamo cercato di descrivere con questi due esempi. Un mondo fatto di tanti compositori, spesso poco conosciuti al grande pubblico, che producono musica principalmente per fare da sfondo a video e immagini (come ad esempio programmi televisivi, spot pubblicitari, video aziendali con scopi promozionali). Quindi - in sintesi - se fai musica, hai una buona dose di creatività, se hai delle sufficienti competenze tecniche per produrre tracce musicali di buona qualità, ma soprattutto hai la volontà di proporti al mercato per guadagnare grazie alla vendita di licenze d'uso dei tuoi brani, allora questo eBook può aiutarti.

PERCHÉ INVESTIRE TEMPO E CREATIVITÀ IN QUESTO BUSINESS

Fare musica é una missione per chi la compone. Non é un lavoro ma un'esigenza, è principalmente una passione e non un impegno, prima di tutto un piacere, mai un dovere. Spesso questa passione é accompagnata da un sogno: diventare qualcuno, essere riconosciuto come artista, diventare famoso e guadagnare grazie alla propria musica.
Questi sogni sono legittimi e non dobbiamo vergognarci o sentirci infantili per il solo fatto di averli avuti. Purtroppo però il mondo della musica é cambiato radicalmente da quello che era in passato e quindi, per la grande maggioranza di noi produttori, è necessario un ripensamento ed una riformulazione del nostro sogno di diventare una “star”.
La forte contrazione di mercato a cui abbiamo assistito negli anni, ha molto ridimensionato sia le possibilità di fare carriera, sia le possibilità di guadagnare molto denaro grazie alla vendita di canzoni. Le stesse major labels, ovverosia le più grandi etichette discografiche del mondo, hanno vissuto forti momenti di crisi ed hanno ridisegnato e ridimensionato il proprio modello di business.
Mentre in passato i proventi di un artista derivavano prevalentemente dalla vendita di CD o dischi, e solo successivamente dai concerti e dalle licenze d'uso, oggi il fatturato di un artista - e così anche degli editori discrografici - ha cambiato “fisionomia” ed una voce di primaria importanza è data dalle licenze di sincronizzazione.
In questo decennio abbiamo peraltro assistito allo sviluppo di nuovissime tecnologie di produzione musicale che hanno rivoluzionato il mondo della musica e lo hanno reso “alla portata di tutti”. Oggi ciascuno di noi, con una semplice DAW (digital audio workstation, ovverosia un computer sul quale è installato un programma come Pro Tools, Cubase o qualsiasi altro software di questa tipologia) può comporre, arrangiare, mixare e masterizzare un brano con la qualità di un CD audio professionale.
Nel mondo della produzione video abbiamo assistito ad un fenomeno analogo. La popolazione dei video makers é cresciuta in maniera esponenziale ed in modo direttamente proporzionale alla crescita e allo sviluppo di nuove tecnologie di produzione, più facili ed economiche rispetto al passato.
La proliferazione dei canali televisivi, sia tematici che generalisti, così come l'avvento della TV satellitare, hanno comportato un significativo aumento delle richieste di musica da sincronizzare con le immagini. Questa tendenza, unitamente al fatto che i costi per l'acquisto dei diritti di sincronizzazione di vere e proprie hit musicali possono raggiungere livelli esorbitanti, ha creato numerosissime opportunità per artisti indipendenti, poco noti o del tutto sconosciuti al pubblico.
Infine la tipologia di business in sé considerata non richiede nulla oltre al prodotto (il brano musicale). Che tu abbia 20 anni o 50, che sia italiano o americano, che tu sia di bella presenza o meno, che tu sia un “animale da palcoscenico” oppure una persona introversa, in questo business tu avrai le stesse possibilità di successo degli altri. L'unica cosa che conterà sarà il tuo catalogo musicale ed il modo in cui saprai muoverti online ed offline, promuovendo e pubblicando la tua musica. Questo eBook si prefigge lo scopo di aiutarti a conoscere questo interessante business, non solo dal punto di vista teorico, ma anche dal punto di vista pratico, offrendo suggerimenti concreti per massimizzare il tuo successo.

CHIARIMENTI TERMINOLOGICI

In queste prime pagine mi pare molto importante condividere e spiegare alcuni termini fondamentali per conoscere questo business. Quasi la totalità di questi termini é in inglese. Questo é un aspetto che non va sottovalutato. È infatti importante fin da ora sottolineare - se non persino stressare - questo concetto: chi fra di voi vorrà intraprendere la strada del compositore/produttore di musica per immagini, sarà chiamato ad una serie di attività collaterali alla musica che richiedono un sufficiente livello di conoscenza della lingua inglese.
Tra queste attività va sicuramente menzionata la prassi di descrivere le proprie tracce e di associarle ad alcune parole chiave, che permettano al cliente di una music library di poter rintracciare nel catalogo musicale i brani più allineati alle proprie esigenze.
Ad esempio, se il produttore di uno spot televisivo ha bisogno di una musica di sottofondo che esprima gioia e spensieratezza, sicuramente cercherà tracce musicali che abbiano le parole “gioia” e “spensieratezza” fra le proprie parole chiave. Se inoltre sta cercando una traccia musicale che duri trenta secondi (perchè il suo spot televisivo ha tale durata), non cercherà tracce musicali piú lunghe o molto più corte. Quindi, partendo dal presupposto che spesso le music libraries svolgono il proprio business online e si rivolgono ad un mercato globale di professionisti che operano in ogni parte del mondo, come potrete capire, sapere scrivere in inglese diventa una competenza fondamentale. Il mio consiglio é pertanto quello di imparare l'inglese o quanto meno acquisire un minimo di competenza in tal senso. In caso contrario purtroppo sarete destinati a faticare molto e probabilmente, senza nemmeno che ve ne accorgiate, a farvi sfuggire molte opportunità di guadagno.
Questo mio invito non deve essere preso con allarmismo o stimolarvi addirittura ad abbandonare a priori questa importante branca dell'industria musicale. Ci sono infatti molti siti che possono aiutare a colmare eventuali “gap” (lacune) di competenza. Quello che posso consigliarvi (per me é diventato d'uso quotidiano) é WordReference, un sito dove potete trovare un traduttore online molto ben strutturato, che potrà darvi molti spunti utili. Questo è semplicemente uno fra tanti, per me finora il più utile, ma non è di certo l'unico. Un altro sito che potrei consigliarvi è Grammarly dal quale potrete scaricare un software gratuito che analizzerà le vostre descrizioni in inglese e le correggerà automaticamente, correggendo sia le parole che le espressioni grammaticalmente scorrette.
Un ulteriore consiglio pratico ed utile che posso darvi é quello di vedere che cosa fa la concorrenza. Andate ad esempio a verificare le tracce che vendono maggiormente sul sito dove state pubblicando. Verificate quali sono quelle che più assomigliano al vostro stile di produzione. Verificate quali sono le frasi che i compositori hanno usato per descrivere le proprie tracce, leggete le parole chiave. Cercate di capire quali sono i termini ricorrenti, gli utilizzi suggeriti, le immagini più richiamate nelle definizioni date alle tracce. Tutto può essere utile per raggiungere il vostro cliente potenziale. Purtroppo devo dirvelo: non basta fare una buona traccia musicale per vendere licenze di sincronizzazione. Dare un'efficace descrizione e scrivere le corrette parole chiave é un'attività di fondamentale importanza.
Veniamo ora al cuore di questo capitolo. Scopriamo insieme le parole che dobbiamo apprendere prima di iniziare a “capirci qualcosa”.
Exclusive/Non Exclusive: “esclusivo – non esclusivo”...con questi due termini si intende che un compositore può scegliere se pubblicare la propria musica in maniera esclusiva all'interno di una music library, oppure pubblicare la propria musica su una molteplicità di siti/music libraries, senza dare l'esclusiva a nessuno. Solitamente questa scelta ha un impatto a livello economico (in genere chi produce musica dandola in esclusiva ad una music library riceve, in caso di vendita, una commissione maggiore). Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse da parte delle music libraries ad avere musica in esclusiva, per differenziarsi dalla concorrenza e per evitare il rischio che il cliente possa trovare la medesima traccia musicale su altri siti ad un prezzo diverso, spesso più basso.
Semi Exclusive: “semi-esclusivo”. Con ciò si intende una formula ibrida di esclusività che consente ad esempio al compositore di vendere licenze all'utilizzatore finale senza intermediazione, vendere la propria musica su iTunes per ascolto personale, oppure spedire a music supervisors la propria musica per la sincronizzazione con film o prodotti audiovisivi specifici (ad esempio uno spot pubblicitario). Ovviamente questi accordi semi-esclusivi non consentono di vendere licenze tramite siti di altri concorrenti. Queste formule vanno comprese nel dettaglio di volta in volta a seconda della library contraente.
Reversion Clause: “clausola di reversibilità”. Con tale espressione si intende quella specifica clausola contrattuale per cui, dato un certo accordo di distribuzione esclusiva di un brano o di un catalogo musicale, allo scadere di un determinato periodo (che può essere ad esempio tra uno e tre anni), il brano o il catalogo può tornare nella piena disponibilità dell'autore. In buona sostanza il compositore può riprendere pieno possesso di quel determinato brano o catalogo musicale e venderlo attraverso altre music libraries. Questo è ovviamente molto utile nel caso in cui la library che deteneva il diritto di distribuzione esclusiva non abbia “licenziato” del tutto o in maniera economicamente interessante il brano o catalogo di proprietà del compositore.
Re-titling: “ri-titolazione”, che in buona sostanza significa dare un titolo nuovo ad una traccia che originariamente ne aveva uno differente. Ci sono alcuni cataloghi o music libraries che per prassi acquisiscono la distribuzione non esclusiva di tracce che vengono re-titolate. L'autore delle tracce mantiene, secondo questi accordi di distribuzione, la proprietà dei brani e ne acquisisce le royalties in caso di placements. Ci sono molteplici aspetti da considerare in relazione a questo argomento, spesso negativi e che possono confondere. Ci sono vari articoli che consigliano di stare alla larga da libraries di questo tipo e mi sento di consigliare la stessa cosa, per una serie di ragioni che posso riassumere di seguito:
  • Confusione del cliente che...

Indice dei contenuti

  1. PREMESSA
  2. TUNESAT
  3. INTERVISTE
  4. INDICE GENERALE
  5. PERCHÉ INVESTIRE TEMPO E CREATIVITÀ IN QUESTO BUSINESS
  6. CHIARIMENTI TERMINOLOGICI
  7. MUSIC LIBRARIES, UNA VISIONE GENERALE
  8. TIPOLOGIE ED ASPETTATIVE DI GUADAGNO
  9. ASPETTI QUANTITATIVI
  10. ASPETTI QUALITATIVI
  11. NUMERO ED IMPORTANZA DEI SITI
  12. TIPOLOGIA DEI PLACEMENT
  13. GENERE E STILE DELLE TRACCE
  14. COME CONTATTARE LE MUSIC LIBRARIES
  15. YOUTUBE CONTENT ID SYSTEM
  16. STRATEGIA ED AZIONE
  17. IL RUOLO CENTRALE DELL'AUTOMOTIVAZIONE
  18. LE 5 “P” DEL SUCCESSO
  19. LISTA DELLE MUSIC LIBRARIES
  20. LETTURE CONSIGLIATE e LINK UTILI
  21. PROTEZIONE DEL COPYRIGHT