Senza Rima

Fabrizio Trainito

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2016
• ISBN:
  9788892608634
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia italiana

Non so cosa voglia dire scrivere poesie. Sicuramente significa confrontarsi con regole, metriche, esigenze ritmiche e tanto altro che finisce sempre maledettamente per "e". Questa non è poesia, è qualcosa di meno impegnativo, di più libero e moderno, di meno raffinato, ma anche di più immediato. Sono storie con il "profumo della poesia", ma senza la rigida veste. Qualcosa che nasce dalle mie emozioni, che viene alla luce grezzo e poco o nulla viene raffinato, ma vi giunge più vivo e vero.

Figlia inquieta

Rapace, come un falco in caccia, selvaggia come una zebra in corsa nella savana.

Sbuffi insofferenti sfuggiti di nascosto a denti serrati, mentre muscoli contratti e impazienti si slanciano improvvisi avanti, pulsanti di rabbia mai sedata.

Aspra, di una crudezza tipica di quei germogli ancora immaturi, che lottano selvatici contro tutto e tutti per trovare un appiglio nel loro primo avanzare, onde poter sopravvivere alla furia del vento.

Cancello di timidezza, in guardia ad ogni passo, ad ogni parola, in tutti quei suoi sofferti e contenuti sospiri.

Intrigo di passioni violente, che a vampate bollenti la avvolgono a spirali,poi quieto stagno nelle sue pause, comunque calma indomita sol fin quando la tregua quel poco dura.

E’ così che io la sento e, ahimè, la amo.

Dedicata a mia figlia Giulia

Verrà la pioggia

Verrà la pioggia

e il vento di ponente

a ripulir l’aria afosa.

Altro non attendo

che di uscir sotto le gocce

per gioir del fresco loro ristoro

sulla mia pelle riarsa.

Così, di tanto in tanto,

anche l’animo mio attende

una serena rinascita.

L’eco dei passi del Capo

Avverto violento lo starnazzare nei corridoi alti.

L’agitazione emerge, cresce, si diffonde, poi tutto sovrasta.

Una parola malmessa, uno sguardo arcigno, un sorriso ironico,

qual polline al vento, tosto si cosparge aroma malvagio.

L’eco dei passi del Capo rimescola grani di paura sedimentati nel tempo,

sveglia quel tremore dormiente e inquieto che ovunque si annida.

Bussano alla porta, sarà forse giunta, infine, la mia ora?

Improvvisa giunse la pioggia

Tambureggianti le gocce ci sorprendono

in riva al mare ancora festanti,

invano trattenendo il tepore dell’ultimo raggio.

Una rapida folata porta ombra e trepidazione,

nubi severe spandono il fresco,

mentre emerge un’acre aroma di secca erba bagnata.

Restio prendo la strada di casa

già punteggiata dalle prime avvisaglie,

umidi i capelli e rigato il volto,

quasi a mostrare umore e timore.

Il pane quotidiano

Esito, insisto, temporeggio, spingo,

accelero, intervengo, recupero, sbuffo.

Perché tutto deve essere così difficile?

Emergo, controllo, incespico, intervengo,

negozio, approvo, collaboro, ottengo.

Se ognuno facesse il proprio dovere!

Rilancio, assisto, incito, c...

Indice dei contenuti

• Indice dei contenuti
• Due parole di premessa
• Le poesie
• L'autore e le sue pubblicazioni