Analisi logica: la grammatica senza segreti
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Analisi logica: la grammatica senza segreti

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Analisi logica: la grammatica senza segreti

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Informazioni sul libro

Come si fa l'analisi logica di una frase? Come si distinguono i complementi? La prima parte dell'ebook è dedicata all'esposizione chiara e completa della sintassi della frase con tutte le definizioni e un numero notevole di esempi. Nella seconda parte viene proposta una miriade di frasi da analizzare con la soluzione di tutti gli esercizi proposti. C'è spazio anche per l'illustrazione del metodo da utilizzare per non commettere errori nell'analisi logica con quale "trucchetto" molto utile a studenti e insegnanti.

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Informazioni

Anno
2016
ISBN
9788892614291

I COMPLEMENTI INDIRETTI

I complementi indiretti sono numerosissimi e assolvono alle più svariate funzioni logiche. Hanno tutti in comune il fatto di essere costituiti da sintagmi preposizionali. Sono quindi introdotti da preposizioni (semplici, articolate, improprie) o da locuzioni prepositive. Per distinguere un complemento dall’altro occorre analizzare bene la frase e ragionare sul ruolo che un determinato sintagma ha nella proposizione.

IL COMPLEMENTO DI SPECIFICAZIONE

Il complemento di specificazione specifica il significato del nome a cui si riferisce.
Risponde alle domande: di chi? Di che cosa?
E’ introdotto dalla preposizione “di” semplice o articolata (del, dello, della, dei, degli, delle).
Esempi.
La casa di Andrea si trova in montagna.
Il quaderno di matematica è a quadretti.
La paura di sbagliare è spesso paralizzante.
La torta della nonna è dolcissima.
Il complemento di specificazione può essere rappresentato da un nome o da qualsiasi altra parte del discorso sostantivata. E’ formato quindi da:
  • un nome. Esempi. Il cagnolino di Marta. La casa degli zii. Il foglio del quaderno;
  • un articolo. Esempio. Il plurale di “la” è “le”;
  • un pronome. Esempi. Ricordatevi di noi. Il timore di qualcosa;
  • un aggettivo sostantivato. Esempi. La casa dei vicini. La lista dei quotidiani;
  • un verbo. Esempi. La paura di ammalarsi. La voglia di leggere;
  • un avverbio. Esempio. La paura del domani.
Il complemento di specificazione può esprimere:
  • un possesso. Esempi. Questa borsetta è di Martina. Sul tavolo c’è il libro di Luca;
  • un rapporto di parentela o una relazione affettiva. Esempi. Il marito di mia sorella fa il giornalista. Il padre di tuo marito è un bravo pianista;
  • l’autore di un’opera. Esempio. Ho letto tutte le novelle di Pirandello;
  • una qualità. In questo caso è sovrapponibile a un aggettivo qualificativo. Esempi. Le notti d’estate (estive) sono calde. Ieri è stata una giornata di pioggia (piovosa).
Di solito il complemento di specificazione è retto da un nome. Talvolta però può dipendere da altre parti del discorso. Diciamo allora che il complemento di specificazione può dipendere:
  • da un nome. Esempi. La maniglia della porta è rotta. Il fratello di Mario è molto preparato;
  • da un aggettivo. Esempi. Tuo padre è orgoglioso di te. Roberto è timoroso di tutto;
  • da un verbo. Esempi. Gino non si occupa dei figli. Mi sono fidato troppo di te.
Quando è retto da nomi che esprimono sentimenti (amore, odio, paura, desiderio, stupore, ammirazione ecc.), il complemento di specificazione può avere valore soggettivo o oggettivo a seconda che sia soggetto o oggetto del nome da cui dipende. Per capirlo occorre trasformare il complemento in una frase.
L’amore di una madre per i suoi figli è straordinario. Potremmo trasformare il complemento di specificazione nella frase: una madre (soggetto) ama.
Si tratta quindi di una specificazione soggettiva.
Tutti hanno paura della mamma. Potremmo trasformare il complemento di specificazione nella frase: tutti temono la mamma (complemento oggetto).
Si tratta quindi di una specificazione oggettiva.

LA PARTICELLA PRONOMINALE “NE”

Anche la particella pronominale “ne” può avere la funzione di complemento di specificazione.
Esempio.
Te ne ricordi solo ora? → Ti ricordi solo ora di questa cosa? (complemento di specificazione).
In questo caso la particella pronominale “ne” svolge la funzione logica di complemento di specificazione.

IL COMPLEMENTO DI TERMINE

Il complemento di termine indica la persona, l’animale o la cosa a cui si rivolge l’azione espressa dal verbo. In altre parole indica l’elemento su cui termina l’azione compiuta o subita dal soggetto della frase.
Risponde alle domande: a chi? A che cosa?
E’ introdotto dalla preposizione “a” semplice o articolata (al, allo, alla, ai, agli, alle).
Esempi.
Giulio ha chiesto informazioni a Marisa.
Molte persone sono intolleranti al glutine.
Il complemento di termine può essere rappresentato da:
  • un nome. Esempi. Ho telefonato a Luisa. Ho regalato un gioco al cane. Abbiamo consegnato un premio all’associazione;
  • un aggettivo sostantivato. Esempio. Si deve sempre portare rispetto agli anziani;
  • un pronome. Esempi. Abbiamo chiesto a te di restare. Ci ...

Indice dei contenuti

  1. INTRODUZIONE
  2. DEFINIZIONE DI SINTASSI
  3. LA FRASE
  4. IL SOGGETTO
  5. IL PREDICATO
  6. L’ATTRIBUTO
  7. L’APPOSIZIONE
  8. I COMPLEMENTI
  9. I COMPLEMENTI DIRETTI
  10. I COMPLEMENTI INDIRETTI
  11. CHE COS’E’ E COME SI FA L’ANALISI LOGICA DI UNA FRASE?
  12. ESERCIZI
  13. SVOLGIMENTO DEGLI ESERCIZI
  14. ALTRI EBOOK PUBBLICATI